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 2010  agosto 23 Lunedì calendario

Il vertice del Pdl

• Un vertice che venerdì scorso ha impegnato il Pdl per sei ore ha prodotto alla fine (e comunque in tempo per il tg delle 20) un documento di una dozzina di pagine in cui sono elencati cinque punti programmatici essenziali, sui quali, probabilmente il prossimo 30 settembre, Berlusconi intende chiedere la fiducia. Essi sono: il federalismo, il fisco, il Sud, la sicurezza e la giustizia con l’obbligo di far passare il cosiddetto “processo breve” che terrebbe al riparo Berlusconi dai guai giudiziari anche se la Corte costituzionale bocciasse il prossimo dicembre la legge sul legittimo impedimento. Nella conferenza stampa successiva, il presidente del Consiglio ha detto che non può esserci «un governo dei perdenti» e domenica scorsa ha annunciato che non si deve cedere a «formalismi costituzionali». Intanto Bossi insiste sulla necessità di andare alle elezioni entro novembre o al massimo dicembre, con una tale foga da far sospettare che alla fine possa essere lui stesso a far cadere il governo. Il senatùr ha già annunciato che un accordo del Pdl con Casini sarebbe motivo di rottura e motivo di rottura anche la nascita di un “partito di Fini”, che sarà effettivamente annunciata il prossimo 5 settembre alla festa tricolore di Mirabello (provincia di Ferrara). È interessante chiedersi che accadrebbe se Napolitano desse poi proprio a Bossi l’incarico di tentare un nuovo governo…. Anche in questa vicenda la questione è sempre la stessa: in caso di caduta di Berlusconi, Napolitano “può” far cercare a qualcuno una nuova maggioranza in Parlamento (tesi dell’opposizione e dei finiani) o “deve” sciogliere le camere (tesi del restante centro-destra)? [Giorgio Dell’Arti]