vanity, 6 settembre 2010
La sorte di Sakineh
• Il mondo è in ansia per la sorte di Sakineh Mohammadi-Ashtiani, un’iraniana di 43 anni con due figli (che la difendono) accusata di adulterio, già punita con 99 frustate nel 2006, e in procinto ad ogni ora di essere lapidata dal regime. Carla Bruni, intervenuta ufficialmente in sua difesa, è stata qualificata dal quotidiano ultraconservatore Kayhan come “puttana” (fahisha). Le pressioni da parte dei governi di tutto il pianeta, compreso il nostro, non si contano. La lapidazione è un’esecuzione capitale: avvolti in un sudario bianco, i condannati sono interrati fino alla cintola se uomini e fino alle ascelle se donne. Chiunque voglia può associarsi ai boia professionisti e lanciar sassi. La norma stabilisce che questi non devono essere troppo grandi, per evitare che il condannato sia ucciso al primo o al secondo tiro. Ma neanche tanto piccoli da non potersi definire “pietre”. [Giorgio Dell’Arti]