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 1978  aprile 12 Mercoledì calendario

Milano 1928, una strage senza colpevoli

• In occasione del cinquantenario della strage alla Fiera di Milano, Lelio Basso scrive sul Corriere della Sera: «A distanza di 50 anni nulla si sa degli autori dell’attentato […] ed è strano che nessuno, né uno storico né un parente delle vittime, abbia cercato di far luce su una strage, non meno grave nei suoi effetti di quelle tristemente famose del Diana o di piazza Fontana». [Lelio Basso, Cds 12/4/1978]

• Perché non si è fatta luce sulla strage? «La risposta, probabilmente, è più semplice di quanto si possa pensare. È la paura della verità. La paura di scoprire che, dietro alla bomba di piazzale Giulio Cesare ci fosse una verità imbarazzante. Imbarazzante perché, al di là delle dichiarazioni, la parte politica che si ispirava all’antifascismo di Giustizia e Libertà temeva di scoprire un qualche suo coinvolgimento. Imbarazzante per Mussolini stesso, il quale non aveva alcuna intenzione di spingere i suoi sottoposti a concludere l’inchiesta, anche lui timoroso che la verità venisse a galla. E per il capo della polizia? Aveva realmente interesse a scoprire i responsabili? Oppure, come scrisse Guido Leto, questo fu il più grande cruccio di tutta la sua carriera? Troppo tempo è passato da allora, e le vittime della strage del 12 aprile 1928, uccise dalla bomba esplosa davanti al civico 18, dalle sevizie della Milizia o dagli intrighi di polizia senza scrupoli, sono destinate a rimanere senza giustizia». [Giacchin 2009]