Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1928  aprile 13 Venerdì calendario

Arrestato il fratello di Silone

• Nei pressi di Brunate, vicino a Como, la polizia arresta Romolo Tranquilli, fratello di Secondo, meglio noto con lo pseudonimo di Ignazio Silone. È accusato dell’attentato perché in possesso di una mappa che per gli inquirenti riprodurrebbe piazzale Giulio Cesare (in realtà è la piazza di Como, luogo dell’incontro tra Silone e Luigi Longo). A carico di Romolo vi è inoltre la testimonianza della domestica Adalgisa Valesi, che riconosce in lui l’attentatore, benché in precedenza avesse indicato un’altra persona, Augusto Lodovichetti. Le contraddizioni della testimone non fermano gli inquirenti che vedono in Romolo l’intellettuale di collegamento tra il gruppo comunista e l’ambiente internazionale degli esuli. L’intenzione della milizia è di chiudere l’inchiesta con un processo a rito direttissimo, a porte chiuse. Tranquilli nega di aver partecipato alla strage, ma sarà sottoposto a duri interrogatori e a torture che gli producono gravi lesioni ai polmoni, fino a causarne la morte (il 27 ottobre 1932). [Cds 14/4/1928]

• La versione ufficiale sposta a oggi l’incidente alla caserma della milizia avvenuto ieri.