vanity, 11 settembre 2010
Al rogo duecento corani
• Il mondo ha trattenuto il fiato per colpa del reverendo Terry Jones che, dalla sua chiesa di Gainsville (Florida), ha annunciato il rogo di duecento corani. Scopo: impedire la costruzione di una moschea in prossimità dell’area di Ground Zero e «mostrare che alcuni elementi dell’Islam sono molto pericolosi». Mentre da tutto l’Oriente si annunciavano manifestazioni e ritorsioni tremende, lo staff della Casa Bianca è riuscito a dissuadere il pastore, il quale, dopo parecchi ripensamenti, ha rinunciato. La cerimonia in memoria dell’attentato s’è svolta così pacificamente, col sindaco Bloomberg che sabato scorso, davanti alle due vasche quadrate che simboleggiano le Torri Gemelle, ha letto uno dopo l’altro i nomi delle 2.752 vittime. Terry Jones, qualificato come «cretino da rinchiudere» da Gino Strada, è in realtà uno dei tanti uomini d’affari che lucrano, attraverso messaggi estremi, sulla religione. Predicazioni contro gli omosessuali, contro le religioni sbagliate, i figli vanno picchiati col bastone, ecc. La cosiddetta chiesetta di Gainsville è circondata da un parco di otto ettari che vale tra i due e i quattro milioni di dollari, lui vende su Internet magliette, tazze, spille e copie del suo libro Islam of the Devil. Il merchandising ha avuto un’impennata pazzesca grazie alla storia dei corani. Su Facebook il reverendo ha fatto 11.158 amicizie in un paio di giorni. [Giorgio Dell’Arti]