vanity, 13 settembre 2010
Fumogeno contro Bonanni
• La Federmeccanica, cioè l’associazione che riunisce i padroni delle industrie metalmeccaniche, ha denunciato il contratto nazionale di lavoro del 2008, l’unico firmato anche dalla Fiom. Questo contratto scadrà il 31 dicembre dell’anno prossimo. In questo modo, dal 1° gennaio 2012, la Fiom (sindacato metalmeccanici della Cgil), ricorrendo eventualmente in tribunale contro gli accordi separati che la Fiat sta stipulando (per esempio a Pomigliando), non avrà più un testo a cui riferirsi per far valere le proprie ragioni. Non ha sottoscritto infatti l’altro contratto, quello firmato nel 2009 da Cisl e Uil. A questa decisione ha fatto seguito l’attacco Fiat al sindacato dello stabilimento Sevel di Val di Sangro (provincia di Chieti, la stessa di Marchionne): la direzione aziendale ha annunciato che chiederà i danni per uno sciopero di otto ore, a suo dire ingiustificato, proclamato all’interno della fabbrica. È in questo clima che va inquadrato il lancio di un fumogeno contro Bonanni, che martedì 7 settembre era andato a parlare alla festa del Pd di Torino: l’ordigno ha sfiorato la guancia del sindacalista, provocandogli un buco nella giacca e niente di più. Bonanni ha dovuto abbandonare il palco. La polizia accusa del gesto Rubina Affronte, 24 anni, figlia di un pubblico ministero e frequentatrice del centro sociale Askatasuna che aveva già organizzato una contestazione a Schifani sabato 11 e che ha accolto Bonanni con fischi, grida di “vergogna, vergogna”, lo striscione “Marchionne comanda, Bonanni obbedisce” e piogge di false banconte da 50 con la scritta «Il denaro è un buon servo e un cattivo padrone». [Giorgio Dell’Arti]