4 agosto 1922
Prosegue l’offensiva squadristica
• Il ferimento del caposquadra Marcello Vaccari riaccende la violenza fascista a Livorno, con l’uccisione del consigliere comunale socialista Luigi Gemignani e la devastazione di abitazioni e di negozi di altri amministratori; la ritorsione costa la vita a 2 cittadini estranei alla politica: un quattordicenne e un settantacinquenne; una ventina i feriti. Gravi scontri nel Genovese (4 morti) e nel Parmense (3 vittime). L’occupazione dei municipi determina le dimissioni delle amministrazioni socialiste di Alessandria (dove in serata viene incendiata la Casa del popolo, mentre a Valmadonna è ucciso un antifascista), Firenze, Gallarate (Va), Savona, Voghera (Pv). Distrutte la sedi delle Camere del lavoro di Firenze e di Muggia (Ts), dove perde la vita lo squadrista ventiseienne Alessandro Mini. Incendiata la Camera del lavoro di Asti. Uccisi a Genova gli operai Luigi Scotti e Vittorio Tintori e il ferroviere Zola, Invasa l’abitazione padovana del deputato socialista Dante Gallani. Uccisi a Pontelongo (Pd) i «sovversivi» Assunto e Giulio Perin. Alla morte dello squadrista ventinovenne Gino Germini, nell’invasione della cooperativa socialista di Scandiano (Re), seguono l’incendio della casa del sindaco e l’occupazione del municipio. A San Lazzaro di Savena (Bo), vengono uccisi 3 «sovversivi»; incendiata la cooperativa muratori e barrocciai di Riccione (Rn). Saccheggiati il circolo operaio socialista di Treviso e la Casa del popolo di Udine. Devastate in provincia di Firenze le Società di mutuo soccorso di Tavarnuzze e di Legnaia. L’onorevole Italo Capanni e il capitano Carlo Pirelli guidano una spedizione di squadristi fiorentini contro gli antifascisti di Pistoia: ucciso il «sovversivo» Fabio Gori. [Franzinelli1]