3 agosto 1922
Azione di «pulizia» squadrista
• A Mestre (Ve) ferrovieri di sinistra feriscono gravemente il ventiseienne Antonio Cattapan (morirà il 24 settembre): 400 fascisti distruggono tutte le sedi «sovversive» della cittadina. A Livorno, dopo scontri con altri 2 morti e una trentina di feriti, 8 plotoni di squadristi si schierano dinanzi al municipio e il comandante dei fasci Perrone Compagni intima alla giunta socialista le dimissioni, minacciando di aprire il fuoco: sindaco e assessori rassegnano il mandato, i fascisti s’impossessano dell’edificio. Dopo un lungo assedio e l’uccisione di 6 difensori è espugnata la Camera del lavoro di Alessandria: nella notte vengono incendiati il Teatro del popolo e la tipografia del giornale L’Idea Nuova. Saccheggiata la Camera del lavoro di Padova. Incendiate nel Ravennate la cooperativa muratori di Massa Lombarda e il circolo socialista di Fusignano. Devastati a Parma il circolo ferrovieri e la tipografia Picco. Distrutti il circolo anarchico e il ritrovo ferrovieri di Ancona. Occupata nella notte la Camera del lavoro di Piacenza: è trasformata in sede dei sindacati fascisti. 11 presidio di camicie nere alla casa comunale di Pesaro viene tolto alla notizia della decadenza della giunta socialcomunista; in provincia, a Schieti, il carabiniere Sante Di Ruscio cade negli scontri coi comunisti. Occupati i municipi di Varese e di Pistoia. A Bari, durante l’assalto alla città vecchia, i fascisti uccidono gli operai socialisti Vito Cafaro e Giuseppe Passaquindici, occupando poi la Camera del lavoro. Saccheggiata la Camera del lavoro di Campobasso. [Franzinelli1]