24 dicembre 1999
Tags : Giovanni Paolo II
Si apre il Giubileo del Duemila
Aggrappato
al pastorale che fu di Paolo VI, papa Wojtyla apre la Porta santa inaugurando
così il Giubileo del Duemila, un appuntamento preparato da molto tempo e per il
quale ha speso molte energie. Il rito viene seguito da un miliardo e mezzo di
telespettatori, nell’insieme dei 58 paesi collegati in mondovisione; dieci
milioni sono gli italiani sintonizzati su Raiuno. «Eccolo nell’atrio della
basilica di San Pietro, alle 23.20, che si avvia alla Porta santa: curvo nel
piviale screziato, quasi incespica e il cerimoniere si affretta a sorreggerlo.
Ma subito dopo canta sicuro “Haec porta Domini” (questa è la porta del
Signore). In silenzio sale i tre gradini, aiutato dai due cerimonieri e spinge
le ante. La porta è di bronzo, pesante. Il papa è più curvo del solito nella
spinta: non somiglia in nulla al Giovanni Paolo II gagliardo e diritto, che
colpì la porta con tre colpi di martello quando l’aprì per l’Anno santo
straordinario del 1983. […] Ha raccontato più volte che in conclave, più di
ventuno anni fa, il cardinale Wyszynski gli disse: “Se ti eleggono, tu dovrai
introdurre la Chiesa nel terzo millennio”. Ecco ce l’ha fatta, ha tenuto fede a
quel vaticinio». [Luigi Accattoli, Cds 27/12/1999]