12 dicembre 1969
Le indagini puntano a sinistra
A Milano a partire dal tardo pomeriggio «si scandaglia negli ambienti delle “guardie rosse” e delle “guardie nere”». [Cds 13/12/1969] Polizia e carabinieri fermano oltre 160 persone e perquisiscono le sedi di una dozzina di movimenti rivoluzionari. Mancano all’appello alcuni anarchici. Il consigliere istruttore Antonio Amati, incaricato dell’inchiesta su 19 attentati dinamitardi per i quali sono in carcere sei anarchici, consiglia di iniziare le indagini proprio in quegli ambienti. [Giorgio Zicari, Cds 17/12/1969] «Al dottor Allegra (Antonino, responsabile dell’ufficio politico della questura di Milano, ndr) è stato domandato a quali correnti politiche appartengano i fermati: “Militano chi in movimenti di estrema destra e chi in gruppi di estrema sinistra», ha dichiarato. Il funzionario Calabresi dice: “Certo è in questo settore che dobbiamo puntare: estremismo, ma estremismo di sinistra. A Roma hanno fatto esplodere una bomba al Monumento del Milite Ignoto. Non sono certo quelli di destra che fanno queste azioni. Sono i dissidenti di sinistra: anarchici, cinesi, operaisti”». [Remo Lugli, Sta. 13/12/1969]
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