15 aprile 1978
Tags : Aldo Moro, il sequestro e l’uccisione
Trentunesimo giorno del sequestro Moro
•
Comunicato numero 6, il più breve tra quelli diffusi dal 16 marzo a oggi.
«L’interrogatorio al prigioniero Aldo Moro è terminato», le prime parole di
ottanta righe battute a macchina. Le ultime: «Non ci sono dubbi, Aldo Moro è
colpevole e viene pertanto condannato a morte». «Non ci sono segreti (...). Le
responsabilità di Aldo Moro sono le stesse per cui questo Stato è sotto
processo. La sua colpevolezza è la stessa per cui la Dc e il suo regime saranno
definitivamente battuti, liquidati e dispersi dall’iniziativa delle forze
comuniste combattenti». Solito copione: quattro telefonate anonime a giornali e
Ansa in città diverse: Genova, Torino, Milano, Roma. È la prima volta che le Br
comunicano in anticipo una condanna a morte. [Cds 16/4/1978]
•
In tarda mattinata il segretario del Psi Craxi è andato a casa di Moro, per
dire alla moglie che i socialisti sono pronti a sostenere qualunque iniziativa
che aiuti a ricondurre in libertà il presidente della Dc. Craxi fa sapere che
considera «dovere fondamentale dello Stato» la liberazione di Moro. [Cds
16/4/1978]