12 aprile 1978
Tags : Aldo Moro, il sequestro e l’uccisione
Ventottesimo giorno del sequestro Moro
• Giorgio Amendola (Pci) al Corriere: «Gli esponenti del partito armato sono una estrema minoranza; a sentire certe cifre, non più di qualche migliaio, compresi quelli che stanno in carcere. Ma il vero pericolo, la minaccia più grave, non riguarda solo il partito armato; sta piuttosto nella copertura, nella cintura di protezione, che esiste un po’ dappertutto ed è composita, e coinvolge anche certi nomi del mondo della cultura. (...) Nel ’68, durante quello che fu chiamato l’anno degli studenti, lo sbandamento finì per verificarsi un po’ dappertutto, e riconosco che nemmeno noi ne fummo pienamente immuni. In altri termini, la nostra colpa fu di dare nei confronti di quella irruzione giovanile un apprezzamento eccessivamente positivo, senza comprendere subito che la classe operaia era estranea a simili fenomeni (...)». [Cds 12/4/1978]