2 giugno 1946
I politici al voto
• Il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi ha
votato a Roma, in via delle delle Fornaci, a due passi dalle mura vaticane. S’è
messo in coda con gli altri elettori, ha declinato per un poco l’invito che
questi gli facevano di passare avanti e poi ha ceduto alle loro insistenze,
aggiungendo con un sorriso “Farò presto, tanto so per chi devo votare!”. Il
capo della Democrazia Cristiana ha quindi ripetuto in bianco il suo gesto per
accontentare i fotografi che lo attendevano da un’altra parte del palazzo. Fra
gli altri leader, Pietro Nenni (Psiup), con l’inseparabile basco, ha aspettato
pazientemente il suo turno conversando con i vicini di coda, il ministro della
Giustizia Palmiro Togliatti (Pci) ha votato in una sezione di Frascati. Il re Umberto
II, atteso per il voto in via IV Novembre, oggi non s’è visto. La regina invece è arrivata al seggio di largo Brazzà intorno alle otto e mezzo, ha rifiutato la scheda del referendum, rendendo così nullo il suo voto per la Costituente, e ora rischia una multa, stando alla legislazione vigente, dalle 200 alle 300 lire. [Mes. 4/6/1946]