20 marzo 1861
Espediente finanziario
«Mentre il credito pubblico versa su tutti i mercati d’Europa in condizioni sommamente sfavorevoli, e mentre occorre al paese italiano di procurarsi somme non indifferenti di denaro in un tempo più o meno prossimo, è naturale che si parli, come di mezzo per trovarne, dell’alienazione di quella parte di beni nazionali che, secondo l’uso di molti paesi d’Europa, viene per solito esercitata dall’industria privata. Vogliamo accennare all’alienazione della rete erariale delle strade ferrate delle provincie antiche. È da lungo tempo che se ne parla e che si ventila sulla convenienza o sconvenienza di questa misura; ma fu gran fortuna che il Governo non vi si appigliasse prima d’ora. (...) Nell’anno 1861 si può calcolare senza pericolo ad un prodotto lordo di 20 milioni di lire e così ad un prodotto netto di 11 milioni. Per poco che la condizione generale del traffico si migliori non si tarderà a salire ai 12 ed ai 13 milioni. (...) Da tuttociò si rileva che se il momento sarebbe meno sfavorevole che pel passato per venire ad una alienazione, esso non sarebbe nemmeno il più favorevole pel venditore». [G.Ge. 20/3/1861]