14 marzo 1861
«Memorabile annunzio»
Nell’arco di poche ore esce dal palazzo del Comune di Milano questo proclama firmato dal sindaco Beretta e dalla giunta:
«Cittadini!
Vi diamo il più fausto, il più solenne, il più memorabile annunzio che mai sia stato udito da una generazione d’italiani: il Regno d’Italia è fondato; la nazione, rappresentata in Parlamento, ha proclamato a Re d’Italia Vittorio Emanuele e i suoi successori.
In meno di due anni abbiam visto alleata la Francia, amica l’Inghilterra, persuasa quasi l’istessa Germania; abbiamo visto fugato l’Austriaco, dispersi da un soffio di popolo i principi suoi vassalli, disfatta una monarchia militare da mille giovani eroi; cento volghi divisi ed ignoti riabbracciarsi e risorgere nazione.
Varese, Magenta, Solferino, San Martino, il plebiscito della Toscana e dell’Emilia, Marsala, Calatafimi, Palermo, Castelfidardo, Ancona, il plebiscito delle Marche e dell’Umbria, di Napoli e di Sicilia, Maddaloni, Capua, Gaeta – questa meravigliosa epopea di vittorie e di concordie italiane è passata sotto gli occhi nostri rapida come il pensiero. Il nome geografico di ieri è oggi potenza in Europa. Oggi possiamo dire ai fratelli di Roma e di Venezia: Confortatevi! L’Europa non tarderà a farci ragione.
E noi, cittadini, benediciamo il dolore che ci ha fatto concordi; lodiamo Iddio che ci ha fatto nascere in Vittorio Emanuele un miracolo di Re, e che, per la prima volta, ha trasformato un natalizio di Re nel natalizio di un popolo».
[Op. 16/3/1861]