14 marzo 1861
Il voto che fonda il Regno d’Italia
Nel pomeriggio a Torino, dopo una breve discussione, la Camera approva all’unanimità il disegno di legge, già votato in questa stessa forma dal Senato, che conferisce al re Vittorio Emanuele II il titolo di Re d’Italia. Prima del voto, il deputato della sinistra Angelo Brofferio, avvocato torinese, ha lamentato il fatto che la legge non sia d’iniziativa popolare ma sia stata proposta dal governo. Ha replicato Cavour, poi è intervenuto anche Nino Bixio, che ha criticato la forma della legge assicurando comunque il suo voto. Alla fine, i sì sono 294: i due voti mancanti sono di due deputati che per loro stessa ammissione hanno fatto confusione con le palline, bianca o nera, da mettere nelle urne. Applausi infiniti quando viene comunicato l’esito della votazione. [U.It. 15/3, Atti parl. 14/3/1861]