Giuseppe Turani, Quotidiano Nazionale 27/7/2014, 27 luglio 2014
Qualche notizia ulteriore sui personaggi di Ventotene. Ursula ha avuto tre figlie da Colorni e tre da Spinelli
Qualche notizia ulteriore sui personaggi di Ventotene. Ursula ha avuto tre figlie da Colorni e tre da Spinelli. Eva Colorni, morta giovane, è stata la prima moglie di Giorgio La Malfa e poi del premio Nobel economia Amartya Sen. Renata Colorni ha curato, fra le altre cose, la traduzione italiana di tutto Freud. Fra le ragazze Spinelli, spicca Barbara, giornalista e deputato europeo, fidanzata a suo tempo di Tommaso Padoa Schioppa. Uno zio Spinelli, Veniero, fratello di Altiero, partecipa alla guerra di Spagna come aviatore nella squadriglia Malraux, poi fugge in America e sposa Ingrid Warburg, nipote dei famosi banchieri (un suo zio è stato vicepresidente della Fed). Il fratello di Ursula, Albert, è stato un grande economista, candidato al premio Nobel e importante gestore di piano Marshall. ARTICOLO DI GIUSEPPE TURANI Questa è una storia che sembra la sceneggiatura di “Casablanca”, il film con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman (anche se sembra che il film racconti in realtà la vita di Randolfo Pacciardi, combattente in Spagna e futuro ministro della difesa in Italia), solo che è vera. All’inizio la vicenda si svolge a Algeri, fra il 1939 e il 1940. Qui è arrivato, in fuga dalla guerra di Spagna (vinta dal generale Francisco Franco) Veniero Spinelli. Veniero non è noto alle cronache italiane, ma è il fratello del più famoso Altiero (che al confino di polizia insieme a Ernesto Rossi scrisse il primo manifesto per gli Stati Uniti d’Europa). Veniero, quindi, è anche lo zio di Barbara Spinelli. Nel 1940 si trova in Nord Africa perché faceva l’aviatore nelle Brigate Internazionali in Spagna a fianco della repubblica. Fa parte della Escuadrilla Espagna, una formazione di volontari creata e guidata dall’intellettuale francese André Malraux. In tutto sono venticinque persone (soprattutto volontari, ma anche qualche mercenario) e come aerei usano alcuni vecchi velivoli che Malraux è riuscito a farsi prestare dai suoi amici del governo francese. Contro di loro la Germania di Hitler ha mandato la divisione Condor: più di 600 aerei ultimo modello e alcune migliaia di uomini. Ci sono anche gli italiani mandati da Mussolini, ma sono meno numerosi (sembra che abbiamo partecipato, comunque, al bombardamento di Guernica). La squadriglia di Malraux perde e nel 1939 è costretta alla ritirata (come tutto il resto delle Brigate Internazionali). E’ la fine di un’avventura e di una testimonianza. A quel punto Spagna, Germania e Italia sono sotto il controllo di dittatori. Scappare è difficile. Tutti si disperdono in giro per il mondo e Veniero finisce in Nord Africa. Un po’ di Legione Straniera e poi riesce a fuggire in America (esattamente come il protagonista di “Casablanca”), Solo che non ha documenti e è un clandestino. Nella capitale americana sono tanti quelli come lui, ma non sono amati. L’Fbi li cerca e, quando li trova, li mette in galera o li espelle. Veniero Spinelli, però, incontra Ingrid Warburg, una ragazza che sembra venire da un altro mondo. I Warburg fanno i banchieri dal Cinquecento. Sembra che in realtà la famiglia abbia origine nel Nord Africa, ma nelle genealogie ufficiali si ricorda come capostipite un certo Andrea del Banco, di Pisa. Naturalmente sono ebrei. Da Pisa si trasferiscono in Germania, prima a Warburg (a un certo punto si chiameranno Von Warburg) e poi a Amburgo. Sono bravi, hanno molto talento, sono molto attenti a fare i giusti matrimoni e alla fine diventano fra i più importanti banchieri del mondo. Ma non solo. Quella dei Warburg è una famiglia dai molti talenti. Si racconta, ad esempio, che all’inizio del secolo scorso il capostipite della famiglia rinunciò alla primogenitura (che voleva dire il controllo della banca) a favore del secondogenito in cambio di questo: promettimi che mi comprerai tutti i libri d’arte che ti chiederò. Sembra quasi uno scherzo, ma oggi il Warburg Institute vanta la più ricca collezione di libri d’arte del mondo. Ma i Warburg sono molte cose tutte insieme: nel secolo scorso i Warburg sono i titolari delle più importanti banche di Germania, America e della Russia. Il fondatore del sistema della Riserva Federale (banca centrale) degli Stati Uniti è un Warburg, c’è, naturalmente, lo storico dell’arte di cui si è appena detto, ma si contano anche alcun i consiglieri economici di presidenti degli Stati Uniti, un chimico che diventerà premio Nobel e un professore di economia a Oxford. Se mai al mondo è esistita una famiglia che ha fatto del potere e del sapere una missione, questi sono i Warburg. Veniero Spinelli incontra dunque Ingrid in America. Anche lei è un personaggio singolare. Ha studiati a Amburgo e fra i suoi amici più cari c’era Adam von Trott (che partecipò all’attentato a Hitler nel 1920). Il padre di Ingrid, Fritz, era detto uno dei “famous five”, i cinque fratelli Warburg che controllavano le banche più importanti allora esistenti. Ingrid studia a Heilderberg e poi a Oxford, conosce i più importanti intellettuali dell’epoca e anche i rampolli delle famiglie più potenti. Sembra destinata, come tutte le Warburg, a un matrimonio con un banchiere. Ma la storia gira in un altro senso. Poiché sua madre era svedese, è riuscita a scappare dalla Germania nazista e si è rifugiata a New York. Invece di andare ai balli della borghesia della capitale americana, ha messo in pedi un’organizzazione che si incarica di “estrarre” dai paesi sotto il dominio di Hitler gli intellettuali rimasti là. Le devono la vita il fratello di Thomas Mann (Heinrich), la filosofa Hanna Arendt, e molti altri. Inoltre partecipa a moltissimi comitati di sostegno ai militari e ai profughi. Sotto questo aspetto Ingrid è tutto meno che un “ragazza Warburg”. Quando incontra il comunista italiano in fuga, Veniero Spinelli, scoppia un amore totale. I due non si separano più. Insieme frequentano i circoli culturali di New York e fanno amicizia con tutti gli intellettuali che là hanno trovato rifugio. Tutti sanno che Veniero è un clandestino, ma nessuno osa toccarlo: è con Ingrid, una celebrità New York. Ma Veniero è sempre senza documenti. Ingrid, che incontra spesso Eleanor Roosevelt (la moglie del presidente), gli espone il problema. Ma Eleanor ogni volta risponde: “Quel tuo fidanzato è un comunista, dovremmo farlo arrestare dall’Fbi, altro che documenti”. In realtà, la moglie del presidente vuole bene a Ingrid, apprezza il lavoro che fa, e alla fine cede: procura a Veniero i documenti necessari. Dopo la guerra, la coppia si trasferisce a Roma, dove metterà al mondo cinque figli. Dopo la morte di Veniero, Ingrid scriverà un bellissimo libro di memorie, tribolato come tutta la sua vita: cominciato in italiano, si arricchisce di brani in inglese e, alla fine, Ingrid butta tutto a mare e lo scrive in tedesco (“Il tempo della coscienza – Ricordi di un’altra Germania” – Il Mulino)