Mirella Delfini, La scienza giorno per giorno, Firenze, Clichy, 2016, 23 giugno 2016
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Notizie tratte da: Mirella Delfini, La scienza giorno per giorno, Firenze, Clichy, 2016. Pp. 431Vedi Libro in gocce in scheda: 2362069Vedi Biblioteca in scheda: manca12 gennaio 1861
Notizie tratte da: Mirella Delfini, La scienza giorno per giorno, Firenze, Clichy, 2016.
Pp. 431
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12 gennaio 1861. Il medico ungherese Ignaz Semmelweis insiste con i suoi colleghi che sono le loro mani sporche a infettare i pazienti, soprattutto le puerpere, che spesso si ammalano di febbre e muoiono. Dà ordine ai suoi aiutanti di disinfettarsi le mani ogni volta con cloruro di calcio e nella sua sezione la mortalità tra le donne scende dal 12 al 2%. Molte donne vogliono andare a partorire nel suo reparto. I colleghi dalle mani sporche si indignano e fanno di tutto per allontanarlo. Semmelweis viene rinchiuso in manicomio, dove muore per setticemia nel 1865, dopo essersi iniettato il siero di un cadavere.
La regina Vittoria, assistendo a un esperimento di Michael Faraday, chiede allo scienziato: «Cosa si può ottenere con l’elettricità?». Risposta: «Non lo so, Maestà. Ma qualcuno prima o poi ci metterà su delle tasse».
Quando Karl Marx chiede nel 1867 di potergli dedicare Il Capitale, Charles Darwin risponde «grazie, no».
Nel settembre del 1861 al meccanico francese Pierre Michaud viene in mente di aggiungere due pedali alla draisina, il mezzo a due ruote su cui ci si sedeva a cavallo, mossa con la spinta dei piedi sul terreno. Il nuovo mezzo di trasporto si chiama velocipede.
Quando il matematico David Hilbert viene a sapere che un suo studente ha abbandonato l’università per diventare un poeta: «Non mi sorprende. Non aveva abbastanza immaginazione per diventare un matematico».
A febbraio del 1862 il naturalista Henry Walter Bates scopre che alcuni animali copiano l’aspetto di altri per essere evitati dai predatori (mimetismo batesiano). Per esempio l’innocua Eristalis tenax si finge vespa velenosa, la farfalla Papilio dardanus imita l’aspetto delle non commestibili dei generi amaris e danaus.
La farfalla Melese laodamia emette onde sonore che confonde il pipistrello e non gli permettono di localizzarla. Alla Melese si sono ispirati per le loro emittenze di disturbo i tecnici antiradar della Raf.
La battaglia di Hampton Roads, combattuta nei mari della Virginia l’8 e 9 marzo 1862, la prima in cui furono usate navi corazzate con lastre di ferro.
Il medico Julius Robert von Mayer tenta il suicidio e finisce in manicomio dopo gli insulti ricevuti per una sua teoria: una certa quantità di energia meccanica non può scomparire senza che si generi un’equivalente energia termica. Gli era venuta in mente dopo aver vissuto a Giava occupandosi di salassi: il sangue arterioso (ricco di ossigeno) non è tanto diverso come colore da quello venoso, povero di ossigeno. È probabile che - data l’alta temperatura esterna - il corpo abbia meno bisogno di sottrarre ossigeno al sangue per generare calore. Lo tirano fuori dal manicomio solo quando il fisico John Tindall dimostra la sua teoria.
Il 4 novembre 1862 il medico nordamericano Richard Gatling inventa la mitragliatrice, un’arma con dieci canne rotanti che le permettono di sparare 350 colpi al minuto.
I Maya costruivano finti guerrieri con copricapo costituiti da zucche svuotate e riempite da api. Quando i nemici li colpivano sulle teste, le zucche si spaccavano e le api si avventavano su di loro.
Il 10 gennaio 1863 a Londra si inaugura il primo tratto di linea metropolitana: 6 chilometri e 400 metri tra le stazioni di Farrington Street e Bishop’s Road. I treni sono ancora a vapore.
Nell’ottobre 1863 Adolf von Bayer mescola acido malonico e urea. Ottiene una nuova sostanza che battezza barbiturico. Il suo assistente Hermann Fischer racconta che il nome deriva dalla servetta Barbara, che forniva sempre l’urina per gli esperimenti. Fischer ha poi detto che il motivo del nome era un altro: dopo avere sintetizzato la nuova sostanza, il chimico era andato a bere in una taverna dove gli artiglieri della città festeggiavano la loro protettrice, Santa Barbara. Il nome è un omaggio a lei.
Nel 1865 il fisico tedesco Friedrich August Kekulé racconta com’è arrivato a scoprire la struttura della molecola del benzene: «Ero davanti al camino e mi sono appisolato con la mente fissa sul benzene. A un certo punto ho sognato dei serpenti e uno di essi s’è attorcigliato mettendosi la coda in bocca. Ho sussultato e capito che il benzene gli poteva somigliare». In realtà già nel 1845 era uscito un libro di un chimico francese (A.Laurent) dove c’era il disegno della struttura ottagonale del cloruro di benzoile, molto vicino al benzene di Kekulé.
«Non c’è un detto più bugiardo di quello che il genio si afferma sempre: in realtà novantanove geni su cento muoiono sconosciuti e il centesimo ha successo solo passando un mare di guai» (Rudolf Diesel).
Il 10 ottobre 1865 lo stampatore americano John Wesley Hyatt annunciò d’aver inventato la celluloide. Aveva lavorato al progetto attratto dai 10mila dollari messi in palio dalla ditta Phelam e Collender di New York City, che fabbricava biliardi e stava cercando un materiale per sostituire le zanne d’elefante di cui erano fatte le palline.
Quando Peter Mitterhofer presenta la sua macchina da scrivere al ministero del Commercio di Vienna, nel 1866, gli rispondono che «una macchina per scrivere non può avere alcun futuro».
Si racconta che lo scienziato Charles Babbage ebbe l’idea di una macchina per fare i calcoli correggendo quelli compiuti da alcuni impiegati dell’Astronomical Society: «Come vorrei che i calcoli fossero fatti a vapore!» (by steam, perché era quella l’unica macchina disponibile nel suo tempo).
Si dice che gli inventori dell’automobile siano Gottlieb Daimler e Karl Benz, ma erano in molti a lavorare sul progetto. C’è anche Siegfrid Marcus che nella seconda metà degli anni Sessanta dell’Ottocento presenta il prototipo di una macchina con motore a benzina e l’accensione elettrica. È stato anche il primo a prendere una multa per disturbo della quiete pubblica col rombo del motore. La polizia gli sequestrò anche il mezzo.
Christopher Latham Sholes, editore e giornalista americano, vende il brevetto della macchina da scrivere alla fabbrica d’armi Remington per 120mila dollari. Ha già la tastiera “QWERTY”. Uno dei primi a usarla è stato Mark Twain, che ha battuto a macchina uno dei suoi racconti umoristici dedicandolo proprio alla macchina da scrivere (anche se si cita il suo Vita sul Mississippi come primo lavoro scritto a macchina).
Il 17 novembre 1869 il Re Isma’il d’Egitto inaugura il Canale di Suez, dopo dieci anni di lavori. Offre a Giuseppe Verdi 80mila franchi per comporre una musica di festeggiamento. L’italiano rifiuta, dicendo che non vuole fare musiche d’occasione. Però poi ci ripensa, convinto da Camille du Locke, direttore dell’Opéra Comique di Parigi, il quale gli aveva detto che gli egiziani avrebbero chiamato Wagner al posto suo. Nel 1871 presenta l’Aida nel teatro del Cairo.
Meucci inventa il telettroforo, che gli permette di parlare con la moglie Ester, malata a letto al terzo piano di casa, mentre lui lavora in cantina. Lo brevetta il 28 dicembre 1871. Rinnova il brevetto nel 1873 ma poi, in miseria, non riesce a trovare i 10 dollari che gli occorrono per pagarlo di nuovo. Così nel 1876 Alexander Bell all’esposizione di Filadelfia può presentare come novità il suo telefono. Solo nel 2002 Meucci è riconosciuto come il vero inventore del telefono.
Nel 1875 la Cirio apre a Torino la prima fabbrica di pomodori in scatola.
Il 18 aprile 1877 Giovanni Schiaparelli, direttore dell’Osservatorio di Brera, osserva, grazie all’opposizione che lo pone a soli 57 chilometri di distanza dalla Terra, Marte da vicino. Usa il nuovo telescopio rifrattore Merz da 22 cm e disegna una mappa molto dettagliata del pianeta. Solo che scrive “canals” (canali artificiali) per descrivere dei segni sul terreno anziché “channels” (canali naturali). Così tutti credono che su pianeta ci siano marziani, artefici dei “canals”.
Nell’autunno del 1878 i medici italiani si accorgono che i giovani maschi sono troppo gracili e il 25% è inabile alla leva. Viene imposta la ginnastica a scuola.
Albert Einstein (nato il 14 marzo 1878 a Ulm ma poi naturalizzato in Svizzera) a tre anni impara a parlare.
George Howard Darwin, figlio di Charles Darwin, nel 1879 formula l’ipotesi che la Luna si sia staccata dalla Terra a causa di una collisione con un altro pianeta che aveva dimensioni simili a quelle di Marte. Il segno dell’impatto è l’Oceano Pacifico. La teoria, poco apprezzata a quei tempi, è stata recentemente rivalutata.
Il 2 giugno 1885 il piemontese Giovanni Gilardini brevetta l’ombrello automatico, che si apre spingendo un bottoncino.
Nel 1886 il fisico tedesco Heinrich Rudolf Hertz scopre che onde elettromagnetiche di lunghezza appena superiore a quelle della luce possono viaggiare nello spazio come la luce. Però crede che non riescano ad andare oltre una distanza di un metro e mezzo. Sarà Marconi a dimostrare che è possibile trasmettere segnali a migliaia di chilometri.
Il 3 luglio 1886 l’ingegnere tedesco Karl Benz presenta un veicolo a motore con quattro ruote. Tra gli sguardi dei passanti lo guida per qualche decina di metri lungo la Ringstrasse di Mannheim. Non ha serbatoio, così Eugen Benz, primogenito dell’ingegnere, segue il veicolo e vi versa carburante quando rimane a secco.
Il serbo Nikola Tesla, senza un soldo, sbarca in America per andare a chiedere lavoro a Edison. Ha una lettera di presentazione firmata da l’ingegner Charles Batchelor, il miglior tecnico dell’Edison europea: «Conosco due grandi uomini e Lei è uno di quelli. Questo giovane è l’altro». Edison si irrita subito. Quando Tesla, poi, gli parla della corrente alternata si arrabbia, lo umilia, offrendogli tuttavia un lavoro da ingegnere a pochi soldi. Alla fine il serbo non riceve neanche un dollaro e si licenzia. Nel 1887, con il gruppo della Western union telegraph, viene fondata la Tesla electric company, con Tesla come capo.
Edison, per sostenere la sua corrente continua contro quella alternata di Tesla, faceva pubblici esperimenti in cui con quest’ultima fulminava, sotto gli occhi di tutti, cani e gatti randagi. Una volta uccise un’elefantessa di nome Topsy. Tesla però riuscì a dimostrare che la pericolosità delle due correnti è identica, e che il danno avviene solo superando una certa tensione (Volt) e una certa quantità (Ampere).
Quando morì, Tesla aveva nella sua stanza numerosi brevetti. Sono stati tutti presi dall’Fbi e secretati.
Per disegnare la Torre, l’ingegner Maurice Koechlin, assistente di Gustave Eiffel (il finanziatore), si ispira alle parole del matematico e scienziato Carl Culmann, che studia da anni l’osso del femore. Questi è convinto che rappresenti il modello migliore per una costruzione leggera eppure capace di sopportare gravi pesi.
Nel 1889 Herman Hollerith (1860-1929) brevetta l’utilizzo di schede perforate e fonda nel 1896 la società Tabulating machine company, che nel 1924 sarebbe divenuta la Ibm. La macchina di Hollerith viene utilizzata per l’elaborazione del censimento degli Stati Uniti.
Studiando una malattia delle piante, il biologo Dmitrij Iosifovič Ivanovskij nel 1892 ipotizza l’esistenza di agenti patogeni più piccoli dei batteri. Li chiama “virus” (che significa “veleno”).
Alexander John-Émile Yersin nel 1894 individua il bacillo della peste e lo chiama Pasteurella pestis in onore di Louis Pasteur. Il bacillo sarà poi chiamato Yersinia pestis.
Il 13 marzo 1895 Guglielmo Marconi appare per la prima volta sul «Corriere della Sera» in un articolo che annuncia la gran novità: il telegrafo senza fili, che poi è la radio. Lo sperimenta a Villa Grifone, vicino a Bologna.
Lo stesso giorno il quotidiano parla anche di una grande impresa, la ferrovia Transiberiana in costruzione, che traversa le steppe siberiane mettendo in comunicazione l’Europa con gli estremi territori dell’Asia. È lunga 7.112 km e costa il corrispettivo di un miliardo di lire.
Nel 1895 Wilhelm Conrad Röntgen, fisico tedesco, si accorge per caso che un particolare tipo di raggi catodici riesce ad attraversare un corpo opaco e a fare apparire un’immagine su un foglio di carta. La prima immagine che crea in questo modo è quella della mano della moglie, con tanto di anello. Röntgen si rifiuta di brevettare l’invenzione perché vuole che tutti possano servirsene liberamente. Prenderà il primo Premio Nobel per la fisica della storia, nel 1901.
Nel 1897 Felix Hoffman, diluendo con l’anidride acetica l’acido salicilico ricavato dalle foglie del salice, ottiene una pasta bianca che scoprirà essere molto utile in caso di febbre: è l’acido acetilsalicilico, cioè l’aspirina. Invece diluendo con l’anidride acetica la morfina ottiene la Diacetilmorfina, ovvero l’eroina.
Nella primavera del 1901 Guglielmo Marconi inizia a Poldhu, in Cornovaglia, gli esperimenti per le comunicazioni senza fili. L’antenna della stazione da cui trasmette è fatta da 20 piloni in legno, alti sessanta metri, infissi nel terreno lungo una circonferenza del diametro di 66 metri. Questi pali sostengono 400 cavi elettrici che convergono, a forma di cono rovesciato, su un edificio posto al centro della circonferenza, dove vengono collegati all’apparato trasmittente che è all’interno dell’edificio e invia le onde. Il brevetto è datato 2 giugno 1897, presentato a Londra. A dicembre la prima trasmissione transatlantica.
Nel 1902 James Murray Spangler, un inserviente stanco di pulire i tappeti a mano, inventa un tubo con una ventola: l’aspirapolvere.
Karl Landsteiner, biologo e fisiologo austriaco, scopre che esistono quattro principali gruppi sanguigni (A, B, AB, 0) e che essendo il sangue quasi un tessuto, non si può impiantare in un individuo se non è compatibile. Prima di lui le trasfusioni erano molto rischiose.
Nel 1903 il fisiologo olandese Willem Einthoven, utilizzando un galvanometro messo a punto da lui stesso, riesce a riportare su carta fotografica un tracciato che descrive l’attività elettrica del cuore. È il primo elettrocardiogramma della storia. Molti innamorati si rivolgono a lui per poter poi mostrare alla persona amata la prova delle loro sofferenze sentimentali.
A marzo del 1905 Albert Einstein manda alla rivista Annalen der Physik l’articolo Un punto di vista euristico relativo alla generazione e alla trasformazione della luce. Sarà per questo lavoro, in cui parla per la prima volta dei fotoni, che sedici anni dopo avrà il Nobel. A maggio invia un altro articolo sui moti browniani, cioè delle particelle che vagano nell’acqua o in un raggio di Sole, spiegando che si possono prevedere in base agli urti molecolari. A giugno, dopo cinque settimane di lavoro, invia un saggio Sull’elettrodinamica dei corpi in movimento. Lo imbuca e si mette a letto per quindici giorni, stremato. Ci riflette ancora per tutta l’estate e poi scrive l’aggiunta all’articolo, con l’equazione E=mc². Cioè l’energia si può tramutare in massa e la massa in energia, grazie a un numero inesistente in natura, ma valido lo stesso: la velocità (celeritas) della luce al quadrato.
Nel 1906 August von Wasserman riesce individuare il treponema pallidum, batterio responsabile della sifilide. L’avevano portato in Francia da Haiti gli uomini di Cristoforo Colombo.
La cioccolata, chiamata da Voltaire «il bruno elisir pagato con la sifilide».
Nel 1908 all’Ufficio Brevetti britannico propongono di abolire il British patent office con la motivazione che oramai è già stato inventato tutto.
Il 1 gennaio 1914 il pilota statunitense Tony Jannus dà il via alla prima linea aerea regolare della storia. È un volo di 23 minuti che collega Tampa a St. Petersburg, in Florida: 30 chilometri. Costo del biglietto: 400 dollari. Il primo passeggero: il maggiore americano A.C. Pheil. In Russia Igor Sikorsky, uno dei più grandi progettisti aeronautici, fa volare il primo quadrimotore della storia, il Moromets.
Nel 1915 il chimico tedesco Fritz Haber, alla direzione del Kaiser Wilhelm institute a Berlino, mette a punto un gas asfissiante che l’esercito tedesco scarica (146 tonnellate) su Langemark in Belgio e poi, in modo più massiccio, a Ypres. Muoiono 18mila francesi. Haber è anche l’inventore del fosgene, che nello stesso periodo viene usato dagli austro-ungarici sul fornte italiano, e dello Zyklon B, usato in seguito nei campi di sterminio. Clara Immerwahr, la moglie dell’inventore e chimica anche lei, si suicida, a lui assegnano il premio Nobel nel 1918 (la motivazione è: per aver sintetizzato l’ammoniaca).
Il 7 novembre 1919 il Times di Londra scrive che Einstein ha ideato la teoria della curvatura della luce e aggiunge che sono arrivate conferme da due spedizioni scientifiche britanniche avvenute nel mese di maggio durante l’eclissi totale di Sole, visibile il giorno 29 da Sobral in Brasile e dall’Isola Principe in Nuova Guinea.
Nel 1928 il medico tedesco Ernst Gräfenberg (1881-1957) trova un metodo per impedire che lo spermatozoo fecondi un ovocito: si tratta di una spiralina d’argento che va inserita nell’utero. Blocca il viaggio dello spermatozoo e modifica l’ambiente chimico dell’utero rendendolo inospitale per l’embrione.
Il batteriologo inglese Alexander Fleming nel 1928 si accorge che una colonia di batteri allevati nel suo laboratorio è stata uccisa da una muffa verdastra sviluppatasi per caso. La muffa viene chiamata Penicillum notatum. Ci vorranno altri dieci anni e l’intervento di due scienziati (Howard Florey e Ernst Chain) per mettere a punto il farmaco penicillina.
Nel 1934 il chimico Wallace Hume Carothers inventa un tessuto sintetico per sostituire la seta. Si chiama Polimero 66, che più tardi è diventato il nylon. Questo nome sarebbe l’acronimo di «Now you’ve lost, old Nippon» («Ora ha perso, vecchio Giappone»), perché questo Paese, durante la Seconda guerra mondiale, aveva reso impossibile l’importazione dalla Cina della seta, che gli americani usavano per i paracadute.
Nell’autunno del 1934 Enrico Fermi è il primo nella storia della fisica a spaccare l’atomo nei laboratori di via Panisperna, a Roma.
Nell’autunno del 1936 Rita Levi Montalcini si laurea in medicina. Nel 1939 si trasferisce in un laboratorio neurologico di Bruxelles dove resta fino all’invasione del Belgio. Poi si muove per anni tra Stati Uniti e Italia. Nel 1951-1952 scopre il fattore di crescita del tessuto nervoso, noto come Ngf, che gioca un ruolo molto importante nella riproduzione e differenziazione delle cellule nervose sensoriali e simpatiche.
Nel 1937 l’astrofisico Fritz Zwicky misurò le velocità di alcune galassie nell’Ammasso della Vergine dopodiché, applicando la legge di Newton, ne calcolò la massa totale. Poi, però, cominciò a misurare la luce totale proveniente dall’ammasso e, sapendo quanto pesano le galassie che emettono una certa quantità di luce, ricalcolò la massa totale senza badare alla quantità di luce: trovò solo un decimo di quella che doveva essere la massa vera. Lanciò quindi l’idea che, insieme alla materia ordinaria, che emette luce, esiste anche un qualche genere di materia “oscura”, che non interagisce con nulla.
Edwin Hubble, astronomo e astrofisico americano, alla fine degli anni Trenta si rende conto che le galassie si allontanano accelerando la loro velocità di fuga. Scopre, poi, che molte galassie credute della Via Lattea sono invece esterne a essa.
Nell’autunno del 1941 l’ingegnere tedesco Konrad Zuse realizza il primo computer basato sul sistema numerico binario e totalmente programmabile, lo Z3. Lo costruisce in Germania grazie a componenti di telefonia riciclati e montati da lui.
Nel 1944 Alan Turing e altre brillanti menti misero in funzione Colossus, il primo calcolatore capace di provare a enorme velocità tutte le combinazioni possibili per decifrare i messaggi codificati da Enigma. Questa è una macchina inventata dal tedesco Artur Scherbius che permetteva di scambiare messaggi con 15.576 codici praticamente indecifrabili.
Il 16 luglio 1945 al poligono di Alamogordo, nel New Mexico, si svolge il primo test nucleare della storia (chiamato “Trinity”). La bomba atomica era stata costruita nei laboratori di Los Alamos (Nuovo Messico) da un team internazionale di scienziati.
Nel 1951 il biologo americano Gregory Goodwin Pincus scopre che l’ormone femminile del progesterone aiuta l’embrione a fissarsi nell’utero una volta iniziata la gestazione e inibisce le ovulazioni successive. Ha l’idea, quindi, di riprodurre farmacologicamente quel che succede nella donna incinta. Studia una pillola a base si estrogeni e progesterone che impedisce una eventuale gravidanza.
Il 18 aprile 1955 Albert Einstein muore all’ospedale di Princeton. Viene cremato secondo la sua volontà, senza cerimonia funebre. Il suo cervello viene consegnato al dottor Harry Zimmermann, dell’ospedale Montefiore di New York, per essere studiato.
«Il buon Dio è sottile, ma non è malizioso» (Einstein).
Il 4 ottobre 1957 l’Unione Sovietica mette in orbita il primo satellite artificiale, lo Sputnik I. È una sfera di alluminio del diametro di 58 centimetri, pesante 86,3 chili, da cui escono quattro antenne lunghe circa 3 metri. Vola a 28mila chilometri l’ora a 900 chilometri di altezza. Orbita intorno alla terra una volta ogni 95 minuti.
Il 3 novembre 1957 l’Unione Sovietica lancia lo Sputnik II con a bordo la cagnetta Laika. Ha aria, acqua e cibo per una settimana, ma quando la fine si avvicina le somministrano una dose di veleno. L’esperimento con Laika serve agli scienziati per fare calcoli prima di mandare l’uomo nello spazio.
Nell’autunno del 1960 lo scienziato italiano Renato Dulbecco in America scopre che certi virus trasformano le cellule sane in cellule cancerose. In seguito riuscirà a preparare anticorpi per il cancro della mammella. Prenderà il Nobel nel 1975.
Nel 1960 il fisico austriaco Bruno Touschek realizza all’Infndi di Frascati Ada, il primo anello di collisione per accelerare le particelle. In questi anelli si scontrano elettroni e positroni perché nell’urto a velocità prossime a quelle della luce vengano fuori altre particelle e si possa ottenere una trasmutazione di elementi chimici. È l’antenato del collisore del Cern, lungo circa 27 chilometri, dove si scoprirà il bosone di Higgs nel 2012.
Nel 1960 l’archeologo Jonathan Leakey scopre in Tanzania i fossili di un ominide capace di costruire utensili in pietra, vissuto circa un milione e mezzo di anni fa e lo battezza Homo habilis. Sua madre, Mary Leakey, l’anno precedente aveva scoperto lo Zinjanthropus Boisei. Suo fratello Richard, 24 anni dopo, trovò l’Homo erectus.
Il 12 aprile 1961 l’aviere russo Jurij Alexejevič Gagarin, 27 anni, è il primo essere umano a volare fuori dall’atmosfera, a bordo della capsula Vostok. Va su fino a 327 km e vola alla velocità di 28.000 km l’ora.
Il 25 maggio 1961 il presidente americano Kennedy annuncia che gli Usa porteranno l’uomo sulla Luna.
Nell’autunno del 1963 la paracadutista russa Valentina Tereskhova resta per 70 ore e 50 minuti nello spazio. È la prima donna.
Nel 1964 la Olivetti inizia a produrre i primi computer di dimensioni ridotte: 48 x 61 x 19 cm. Il brevetto viene copiato dalla Hewlett e Packard che nel 1967 viene condannata a pagare 900.000 dollari di royalties alla Olivetti. Dei circa 44.000 modelli venduti ne esistono 8 ancora funzionanti.
Il 3 dicembre 1967 a Città del Capo il cardiochirurgo Christiaan Barnard compie il primo trapianto di cuore su un uomo, Louis Washkansky. Il paziente, però, vivrà solo altri 18 giorni. Il secondo trapiantato arriverà a 600 giorni.
Nel 1969 negli Stati Uniti ci sono 63.000 computer.
Il 4 aprile 1969 un cuore artificiale costruito da Domingo Liotta viene impiantato su un quarantesette di nome Haskell Karp, in Texas. Il cuore riesce a battere solo per 63 ore. Poi il paziente deve subire un altro trapianto, ma muore dopo 31 ore.
Il 16 luglio 1969 gli Stati Uniti lanciano nello spazio l’Apollo 11 con tre uomini a bordo. Dopo quattro giorni il comandante Neil Armstrong mette piede sulla Luna.
Nel 1973 l’Agenzia per i progetti di ricerca avanzata del Dipartimento della difesa degli Stati Uniti avvia un programma di studio per interconnettere reti di calcolatori. L’obiettivo è di sviluppare un sistema che permette di comunicare tra reti diverse collegate insieme. È chiamato “internet project”. In questa prima fase la rete è composta da qualche decina di nodi (i computer che compongono la rete) tutti negli Stati Uniti o in basi americane all’estero.
Nell’aprile del 1973 Martin Cooper. Della sezione ricerca e sviluppo della Motorola, inventa il telefonino. Si racconta che ha fatto la sua prima telefonata da un cellulare il 3 aprile 1973 a un potenziale concorrente. Ci sono voluti dieci anni prima che la Motorola producesse un modello commercializzabile, che costava 4.000 dollari (3.000 secondo altri).
Dicembre 1976. Indro Montanelli nel trigesimo della morte del medico Pietro Valdoni che aveva curato Palmiro Togliatti «quando era stato ferito alla testa dalla rivoltella dell’attentatore Pallante». Dopo l’intervento gli mandò una parcella salatissima. Quando Togliatti gli inviò il pagamento, sul biglietto che l’accompagnava scrisse: «Eccole il saldo, ma è denaro rubato». Il medico rispose: «Grazie per l’assegno. La provenienza non mi interessa».
Nella primavera del 1977 nasce l’Apple II, il primo computer per il quale viene usata l’espressione «personal computer». È anche il primo modello di successo prodotto su scala industriale. Steve Jobs e Steve Wozniak l’anno precedente avevano già costruito nel loro garage l’Apple I, un computer ancora molto diffile da usare. L’Apple II ne è una rielaborazione, è di colore beige e ha la tastiera.
Il 25 luglio 1978 nasce, al General Hospital di Oldhan, Louise Brown, prima bambina concepita con la fecondazione artificiale. Il medico che si è occupato di questo tipo di inseminazione è Patrick Streptoe, assistito dal dottor Robert Edwards.
Nel 1978 il paleontologo americano Donald Johanson in Etiopia trova un’ominide femmina vissuta circa 3,2 milioni di anni fa. Si chiamerà Australopitecus afarensis, più nota come Lucy (dalla canzone dei Beatles Lucy in the Sky with Diamonds che stavano ascoltando al momento del ritrovamento).
L’Aids è stato riscontrato per la prima volta il 5 giugno 1981, quando ad Atlanta si registrano strani casi di polmonite in cinque uomini gay. In principio non viene dato un nome specifico alla malattia: il Cdc (Center for disease control) si riferisce all’Aids solo citando le infermità associate. Secondo alcuni la pandemia di Hiv/Aids che ogni anno uccide più di due milioni di persone al mondo è partita dal Congo belga, all’inizio del secolo, a causa di un uomo che aveva fatto l’amore con una femmina di scimpanzé.
Nell’inverno del 1983 lo studente americano Fred Cohen diffonde il primo virus informatico. Scrive il ragazzo: «Definiamo virus informatico un programma capace di infettare altri programmi modificandoli in modo da includere una copia, possibilmente evoluta, del virus stesso». Grazie all’invenzione del virus prende la laurea. Ora è a capo di una impresa che si occupa di “strategic security”.
MyDoom, il più recente virus a diffusione globale, ha spinto Microsoft a mettere una taglia milionaria sulla testa dell’ideatore, e ha convinto il Dipartimento di Stato Usa a catalogare gli attacchi dei virus come atti terroristici.
Nel 1984 la Apple, dopo Lisa (il primo computer con interfaccia grafica e mouse), presenta il Macintosh, con le icone a finestra e il puntatore. Il primo modello è in vendita a 2.495 dollari. Ottiene un successo di mercato senza precedenti.
Il 27 marzo 1986 si ha notizia di un incidente alla centrale atomica di Chernobyl. Il giornalista Sergio Zavoli, che va sul luogo un anno dopo, viene a sapere che 35mila soldati-operai erano sfilati di continuo davanti al contenitore del nucleo ancora acceso, con il compito di lanciare ciascuno una badilata di cemento, sabbia e piombo: una ogni trenta secondi, giorno e notte senza soste.
Nel 1987 il primo animale transgenico: un topo femmina capace di secernere latte al tPa, un anticoagulante utile in cardiologia.
Il 24 aprile 1990 viene lanciato nello spazio il telescopio Hubble. Con il suo specchio primario di 2,4 m di diametro può spingere il suo sguardo lontanissimo.
Il 19 settembre 1991 nel ghiacciaio alpino di Similaun, a più di tremila metri di altitudine, viene trovata la mummia di un uomo vissuto 3.300 anni prima di Cristo. Viene chiamato Otzi. Nel 2001, grazie a una radiografia, si scopre nella sua spalla sinistra la punta di una freccia: probabilmente l’uomo fu assassinato. Confrontando il Dna dell’uomo del Similaun con quello di 3.700 donatori di sangue anonimi si è visto che 18 di questi «condividono un antenato vissuto tra i 10.000 e i 12.000 anni fa con l’uomo venuto dal ghiaccio». Tutti, infatti, hanno in comune una rara mutazione genetica conosciuta come G-L91.
Il 5 luglio 1996 nasce nel Roslin Institute, in Scozia, la pecora Dolly, il primo mammifero clonato con successo. Era stata concepita prelevando cellule dalla ghiandola mammaria di una pecora di sei anni. Da questa, estratto il patrimonio genetico poi trasferito nelle cellule uovo denucleate (cioè private a del nucleo) di un’altra pecora. Queste cellule sono state mantenute in coltura nella speranza che dessero origine a un embrione. Furono necessari 277 tentativi prima che si formasse l’embrione della futura Dolly, che venne impiantato nell’utero di una terza pecora. Dolly muore il 14 febbraio 2003, per eutanasia (soffriva di artrite e adenomatosi polmonare).
Il 13 gennaio 2000 a Lione il professor Jean Michel Dubernard fa il primo doppio trapianto di mani e avambracci su Denis Chatelier, un pittore di trentatré anni che le aveva perse nel 1996, manipolando un razzo fatto in casa dai suoi nipoti.
Grigorij Jakovlevič Perelman nel novembre 2002 risolve la “Congettura di Poincaré”. Gli riconoscono la Medaglia Fields, il premio più ambito per i matematici, che regala un milione di dollari al vincitore. Perelman sparisce e non va a ritirarlo. Anni dopo fa sapere di avervi rinunciato. Un blogger lo fotografa dentro alla metropolitana di San Pietroburgo.
Nel settembre 2009 Mazen A. Kheirbek, professore di neurobiologia, e René Hen, docente di psichiatria, giungono alla conclusione che gli umani producono nuovi neuroni a ritmo costante fino alla tarda età. Ne aggiungono circa 1.400 al giorno. In passato, invece, si sosteneva che il cervello adulto fosse incapace di generare nuovi neuroni.
Nel 2010, dopo sei anni di lavori, tra i ghiacci dell’Antaride si inaugura Icecube, l’osservatorio astronomico per i neutrini. Si tratta di un chilometro cubo di ghiaccio trasparente, che inizia a 1.450 metri sotto la superficie del ghiaccio e prosegue in profondità, contenente 5.160 rivelatori sensibilissimi alla luce. Circa centomila neutrini ogni anno vengono catturati, e ne viene misurata la provenienza e l’energia, come un normale telescopio ottico fa con la luce che viene dal cielo.
Il 10 febbraio 2011 il quotidiano The Economist rende noto che esiste la stampa tridimensionale: «Diventa economico creare singoli oggetti tanto quanto crearne migliaia, quindi mina le economie di scala. Essa potrebbe avere sul mondo un impatto così profondo come lo ebbe l’avvento della fabbrica». Gli oggetti disegnati vengono creati da una specie di stampante che sputa resine o altri materiali.
Nel luglio 2012 al Cern di Ginevra trovano la particella che si chiama Bosone di Higgs. « Verso il 1970, i fisici hanno una descrizione quasi definitiva della realtà: il Modello Standard. C’è solo un problemino: la teoria funziona, purché non esista la massa! (…) Già dalla fine degli anni Sessanta alcuni colleghi hanno pronta la soluzione. Ci ha detto Einstein che nessun oggetto dotato di massa può raggiungere la velocità della luce. Invertiamo il concetto: se un corpo materiale non può raggiungere la velocità della luce, significa che la massa ce l’ha, no? Ebbene: è come se, nel Modello Standard, ogni particella nascesse alla velocità della luce (senza massa) ma appena incomincia a esistere si trovasse immersa nel campo di energia che pervade tutto l’universo, e fosse costretta a rallentare per pura e semplice frizione contro questo campo». Quindi ogni campo di energia, se spremuto con sufficiente forza, deve emettere una particella caratteristica. Questa particella appare al Cern di Ginevra nel 2012, confermando, per ora, il Modello Standard.
All’inizio di agosto 2012 il rover Curiosity atterra su Marte per raccogliere informazioni sul pianeta.
Nell’aprile 2015, in base all’osservazione delle rocce raccolte da Apollo 11, Alessandra Mastrobuono-Battisti e altri scienziati all’ Israel institute of technology di Haifa sostengono che Theia, pianeta scomparso, era simile alla Terra e con essa impattò a una velocità inimmaginabile. Lo scontro modificò la Terra e creò la Luna. La gigantesca fusione fece evaporare gli elementi volatili, come lo zinco, lasciandone sulla crosta lunare altri molto simili a quelli della crosta terrestre, dall’ossigeno al tungsteno. Dice Mastrobuono-Battisti: «Studiando le collisioni in altri sistemi solari, abbiamo scoperto una regola quasi costante: i pianeti che vanno a scontrarsi, in genere, hanno una composizione simile ai pianeti impattati».