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 2016  febbraio 27 Sabato calendario

OPZIONI E TARIFFE IL LISTINO DEL SEME


Se di mestiere vendi geni, vuoi che siano di qualità. E la qualità costa, anche quando si tratta della fiala di sperma di una banca del seme, proveniente da un donatore quasi sconosciuto che si è sottoposto a rigorosi controlli medici (malattie genetiche comprese). Diciamo quasi, perché pagando un po’ di più si possono acquistare molte informazioni: un pacchetto di tre mesi, durante i quali si ha accesso al profilo completo di ogni donatore, con la California Cryobank costa circa 220 euro. Per spendere meno si può acquistare, à la carte, 22 euro per l’analisi della calligrafia o sentire la sua voce, 26 euro per le fotografie da bambino. Con circa 60 euro si può fare il photomatch con vari donatori (massimo sei) e dare un’occhiata a come sarebbero i vostri figli. Presa una decisione, il prezzo per singola fiala si aggira tra i 600 e i 700 euro.
Altre realtà come la Cryos International di Ole Schou, la più grande banca del seme al mondo, svariati dettagli li forniscono gratuitamente nei profili extended. Forse è anche per questo che nel 2012 il colosso danese con sede ad Aarhus aveva già superato i 250 milioni di dollari di guadagno, più di 100 dalle sole esportazioni. Oltre il 90% dello sperma, proveniente da 400 donatori, viene spedito in più di 80 Paesi.
L’homepage Cryos non perde tempo. Possiamo scegliere l’etnia del donatore, il suo colore d’occhi e quello dei capelli. Se volessimo 0,50 ml di sperma purificato di Hernando (nome di fantasia), un graphic designer ispanico, 1,87 cm, capelli neri e occhi castani, il costo andrebbe dai 329 euro di un campione MOT5 (cinque milioni di spermatozoi per millilitro) ai 660 euro di quello MOT20 (20 milioni), sempre Iva esclusa. Hernando ha un profilo extended che possiamo consultare anche senza registrarci: ha fornito le sue foto da bambino, raccontato i suoi gusti e interessi dal cibo allo sport, parlato della sua famiglia. Possiamo anche sentire la sua voce, ed è un donatore non anonimo: compiuti i 18 anni, i bambini nati da lui potranno conoscerlo.
Marco (nome di fantasia) ci costerebbe molto meno. È un profilo basic, uno studente che vuole rimanere anonimo: niente foto, niente voce, non sapremo mai se suona il piano o gli piacciono le lasagne. Una fiala MOT5 costa 63 euro, una MOT20 281 euro. Su un altro profilo c’è una stellina, vuol dire che nessuno ha ancora comprato da quel donatore. Con 12.000 euro possiamo garantirci l’esclusiva, il che implica l’acquisto di tutte le sue fiale. Se volessimo acquistarle per un utilizzo futuro (o, nel caso di un uomo, ricorrere alla crioconservazione in vista di interventi chirurgici o terapie come radioterapia e chemioterapia) il deposito costerebbe 126 euro per un anno, test e congelamento esclusi.
La spedizione del campione nei Paesi europei ha costi diversi in base alla richiesta di ghiaccio secco o azoto liquido: nel primo caso 174 euro, nel secondo 219 euro. La Cryos fornisce tutte le indicazioni per fare un’inseminazione fai-da-te, che è possibile anche con le fiale di sperma raw, grezzo, che costano meno. Ma suggerisce di rivolgersi a una clinica specializzata: ricorrendo alla fertilizzazione in vitro (Ivf) o all’inseminazione intrauterina (lui), che richiedono sperma purificato, il tasso di successo è molto più alto.
Alla Cryos solamente un candidato su dieci diventa donatore dopo i controlli e guadagna circa 30 euro a donazione, ma il compenso può cambiare in base a “quantità e qualità”, ad esempio tra un MOT5 e un MOT50+. A detta di Schou, che di tutta la faccenda fa una questione molto personale (oltre che economica), quando hanno aumentato il compenso a 70 euro non sono arrivati più candidati, né quelli già reclutati donavano più spesso. Alla California Cryobank sarebbe solo l’l% dei candidati a superare la selezione diventando donatore. C’è l’obbligo di donare almeno una volta a settimana con un compenso di circa 110 euro per donazione: farlo tre volte a settimana significa portarsi a casa uno stipendio di oltre 1.300 euro mensili (e sì, bisogna pagarci le tasse). Per il numero massimo di figli che possono nascere da ogni donatore, ciascun Paese ha le sue regole: in Italia sarebbero massimo 10, in Danimarca 25, ma tra la fitta rete di export e la difficoltà nel monitorare la “vita” delle fiale, è probabile che i numeri siano altri.