Franco Venturini, IoDonna 27/2/2016, 27 febbraio 2016
LA RICETTA DELL’AMORE
L’amore e i suoi eterni misteri, a cominciare dalla durata: come accade ogni anno dopo il giorno di San Valentino, veniamo bombardati da inchieste, ricerche, sondaggi che con autorevole distacco vorrebbero fornirci la ricetta giusta. Anche a costo di scoprire l’acqua calda. Qualcuno pensa che in questi tempi di crisi l’elemento decisivo per la stabilità di coppia sia l’uso del denaro. Il matching, cioè, deve essere prima di tutto finanziario e riguardare l’armonia degli investimenti. Perché un investimento sbagliato o non comunicato in anticipo “è peggio di un tradimento carnale”. Stabilito che non è bene fare lo stesso mestiere del partner – e qui è l’Università del Bedfordshire a pontificare – sono invece consigliate professioni audacemente definite “affini”. Nel dettaglio: vanno fortissimo esperti di pubblicità con musicisti, poliziotti con impiegati di banca, avvocati con architetti o con piloti d’aereo, ricercatori scientifici con farmacisti. E comunque quelli che hanno le storie d’amore più lunghe sono gli ingegneri (Radford University), in aggiunta ai religiosi sposati dove ciò è consentito. E poi, la scoperta più sensazionale: nelle coppie sposate esiste un rapporto tra la spesa affrontata per la cerimonia e la durata del matrimonio. Nel senso che più hai speso e meno dura l’amore, meno hai speso e più lunga è la felicità domestica. Ma questo riguarda una minoranza, perché i matrimoni sono in diminuzione costante. A prevalere è invece il fidanzamento seriale, uno ogni sei-otto mesi va benissimo.