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 2016  febbraio 26 Venerdì calendario

CHI (NON) VUOLE LA BANCONOTA LILLA

Alla maggioranza di noi, che di banconote da 500 euro ne ha viste poche, non interesserà probabilmente molto. All’Europol, l’agenzia europea di polizia, fa però parecchio piacere sapere che la Banca centrale europea ha avviato una discussione sul ritiro dalla circolazione del biglietto lilla, che anzi ha già preso una decisione informale di procedere in quella direzione. Secondo le autorità, Europol in testa, la banconota da 500 è lo strumento “preferito” da criminalità organizzata e terroristi per condurre operazioni finanziarie senza lasciare traccia. Qualcuno la chiama “Bin Laden”. La questione è però più complicata. E non solo perché si tratta del biglietto che rappresenta un terzo del valore del contante in circolazione nell’Eurozona.
Mario Draghi ha chiarito che la questione è in considerazione solamente in quanto «nella pubblica opinione c’è una convinzione crescente» che quella banconota aiuti le attività illegali. Nient’altro. Le proteste e i timori, però, sono forti in alcuni Paesi, Germania in testa. A due livelli. Il primo riguarda il diritto di usare lo strumento di pagamento preferito. In molti Paesi c’è un tetto all’uso del contante. In altri, come in Germania, no. Il governo tedesco, però, ha proposto l’introduzione di un limite massimo a cinquemila euro. Da qui, nasce la protesta: la combinazione del limite massimo e l’abolizione della banconota da 500 euro fa dire a molti di essere di fronte a una doppia stretta dei controlli e a una limitazione delle libertà individuali. Il quotidiano Bild ha titolato “Giù le mani dai nostri soldi”. Draghi ha però affermato che l’abolizione del biglietto lilla non ha nulla a che fare con tetti all’uso del cash: quel che si ritira si ristampa in tagli inferiori.

nulla è neutro. Il secondo livello di opposizione viene da alcuni economisti tedeschi vicini alla Bundesbank. Sospettano che l’abolizione della banconota da 500 euro sia un pezzetto della politica monetaria della Bce. Con i rendimenti vicini allo zero e spesso negativi, molte persone preferiscono tenere i risparmi in contante, accumulare banconote sotto al materasso, tanto l’inflazione non c’è. I sospettosi ritengono che eliminare il biglietto da 500 sia un modo per disincentivare il risparmio e spingere la spesa delle famiglia. Draghi ha detto che la politica monetaria non c’entra, lo stesso metodo di risparmio si potrà fare con le banconote da 200 euro. Ma niente – nemmeno i tagli delle banconote – è ormai un affare politicamente neutro.