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 2016  febbraio 20 Sabato calendario

’GABRIELE L’HA STRANGOLATA, POI L’ABBIAMO BUTTATA NELLA DISCARICA’’ - LA CONFESSIONE DELL’AMICO NEL CASO DELLA PROFESSORESSA SCOMPARSA - LE MILLE IDENTITÀ DELL’EX STUDENTE DI 22 ANNI CHE L’HA SEDOTTA, LE HA ESTORTO I RISPARMI E POI HA AMMAZZATO GLORIA ROSBOCH. INDAGATA ANCHE LA MADRE, CHE L’AVREBBE COPERTO

Gloria Rosboch era sparita il 13 gennaio, il cadavere trovato nel pozzo di una discarica in campagna - Fermati il suo ex allievo di 22 anni, che l’ aveva truffata per 187 mila euro, la madre e un 53enne. Lui si presentava così, nelle mille identità, anche femminili: ’’Gabriele è un essere fuori schema, fuori ruolo, fuori controllo’’...
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1.IVREA, TRE ARRESTI PER LA PROF SCOMPARSA

Marco Bardesono per il ’’Corriere della Sera’’





Gabriele Defilippi è in stato di fermo nella caserma dei carabinieri, accusato di concorso in omicidio, indicato dal suo complice come l’ assassino della sua ex insegnate di francese, scomparsa da Castellamonte (Torino) il 13 gennaio scorso. Con lui sono finiti in manette la madre e un uomo di 53 anni, Roberto Obert.



le mille facce di gabriele defilippi
le mille facce di gabriele defilippi

Gloria Rosboch, la professoressa, voleva fuggire con Gabriele, l’ ex allievo di 22 anni (ventisette meno di lei), e ricominciare tutto da capo, nauseata dai ritmi sempre uguali di un paese di provincia.



A Gabriele aveva affidato la sua vita e tutti i suoi risparmi, 187 mila euro in banconote da 500. Lui li aveva presi e poi era svanito. Aveva lasciato Castellamonte, cambiato numero di cellulare, modificato i suoi numerosi profili sui social network. Dopo un anno di inutili tentativi di incontrarlo, Gloria, su suggerimento dei genitori, lo aveva denunciato per truffa, ma sarebbe stata disposta a ritirarla se Gabriele fosse tornato a casa e chiarito con lei.



Gloria Rosboch è morta fissando il volto del suo carnefice mentre lui le stringeva le mani intorno al collo. Il corpo della donna è stato trovato ieri nel tardo pomeriggio in una vasca di decantazione di una discarica di San Ponso, a metà strada tra Castellamonte, cittadina nel cuore del Canavese dove sia lei che Gabriele vivevano, e Torino. Una zona isolata, in mezzo alla campagna. A terra era ancora visibile il solco lasciato dal corpo della donna che, prima di essere gettato in acqua, è stato trascinato per una ventina di metri.



i genitori di gloria rosboch
i genitori di gloria rosboch

È stato Obert, di Forno, un piccolo centro a poca distanza dal luogo dove è stato ritrovato il cadavere dell’ insegnante di francese, a raccontare il delitto. Ieri pomeriggio, convocato dai carabinieri, è crollato dopo neppure un’ ora di interrogatorio. Tra i due presunti assassini i patti erano chiari: silenzio ad oltranza. Ma in giornata Obert aveva appreso dai giornali della storia tra Gabriele e un’ altra insegnate, una maestra elementare del fratellino, ed è stato accecato dalla gelosia. Ha così reagito d’ istinto, per vendetta: «È stato Gabriele».



Il difensore del giovane, l’ avvocato Pierfranco Bertolino, ribatte: «Queste dichiarazioni sono ancora tutte da provare». Cauti i carabinieri del nucleo investigativo e il procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando che a Gabriele Defilippi e Roberto Obert (posti in stato di fermo) contestano il concorso in omicidio. Lo stesso reato di cui dovrà rispondere Caterina Abbattista, l’ enigmatica madre di Gabriele, fermata in serata dai carabinieri di Ivrea. Da quel che si è appreso, la donna, che sapeva del delitto, avrebbe occultato e distrutto alcune prove a carico del figlio.



gloria rosboch
gloria rosboch

Quello di Obert è un nome emerso solo dopo il lavoro certosino effettuato dai carabinieri su centinaia di tabulati telefonici: «Siamo arrivati a lui incrociando dati e numeri», ha confermato il colonnello Arturo Guarino, comandante provinciale dell’ Arma.

Dopo i telefoni sono stati i filmati di alcune telecamere di sorveglianza a svelare gli incontri tra i due.



«Giustizia è stata fatta, ma nessuno ci restituirà più la nostra Gloria. Siamo prostrati dal dolore e preghiamo per lei, sentivamo che oggi sarebbe accaduto qualcosa», è stato il commento dei due anziani e provati genitori dell’ insegnate di francese.







2.«COSÌ ABBIAMO STRANGOLATO LA PROF»

Marco Bardesono per il ’’Corriere della Sera’’



Gloria è uscita di casa alle tre meno un quarto. Fiduciosa che quell’ appuntamento con Gabriele avrebbe potuto mettere a posto tutto, quella brutta storia dei 187 mila euro prestati e non più riavuti e soprattutto il tradimento di una vita sognata e andata presto delusa. Gabriele, il suo ex studente, era lì in auto ad aspettarla davanti alla scuola media di Castellamonte, ma non da solo. Accanto a lui, quel pomeriggio del 13 gennaio, c’ era anche Roberto, l’ amico a cui era più legato, 53 anni, 31 più di lui. Lei forse si è fidata a salire, forse è stata costretta. Hanno percorso una quindicina di chilometri, fino a una discarica abbandonata a San Ponso, tra Torino e Ivrea.



gloria rosboch
gloria rosboch

«Qui l’ abbiamo uccisa. L’ ha strangolata Gabriele, a mani nude». È stato proprio Roberto il primo a crollare ieri, quando a sorpresa è stato convocato dai carabinieri. I militari del Nucleo investigativo di Torino e il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, che ha coordinato personalmente l’ inchiesta, già da tempo avevano intuito che Obert poteva essere la pedina chiave. Non l’ avevano mai interrogato, ma avevano capito che poteva essere la breccia per risolvere il caso.



gabriele defilippi
gabriele defilippi

Ieri la svolta. Obert è stato chiamato in caserma e di fronte agli uomini in divisa ha iniziato a fare le prime ammissioni. «Sì, la professoressa Rosboch l’ abbiamo ammazzata noi». E poi i particolari: «Abbiamo tirato fuori il corpo dall’ auto e l’ abbiamo trascinato per una ventina di metri».



Subito dopo, i militari e il procuratore sono andati nella radura che aveva indicato, ai piedi di una collina e di un bosco, un posto isolato che forse Obert conosceva bene, perché abita a pochi chilometri da lì. «L’ abbiamo buttata in un pozzo, la potete trovate lì», ha indicato con precisione. E lì è stata trovata la professoressa Rosboch, in una vasca, coperta da due metri d’ acqua gelida. Ben visibili, al primo esame del medico legale, i lividi sul collo, i segni dello strangolamento. Esattamente come aveva detto Roberto, l’ amico fidato di Gabriele, il primo a cedere, a condannarlo e ad auto-condannarsi.



I due sono stati interrogati di nuovo in serata, fino a notte. Le ricostruzioni non coincidono perfettamente, alcuni dettagli devono ancora essere chiariti. Come l’ esatto ruolo della madre di Gabriele, Caterina Abbattista, fermata anche lei. Tutti e tre per concorso in omicidio. Quello di Castellamonte non è più purtroppo un mistero. Resta da capire chi ha preso la decisione di trasformarla in tragedia.







3.IL RITRATTO - AMBIZIONI, BUGIE E TRAVESTIMENTI DA DONNA LE MILLE IDENTITÀ DELL’ EX STUDENTE SEDUTTORE

Riccardo Bruno per il ’’Corriere della Sera’’



Gabriele con i baffetti maliziosi e lo sguardo da seduttore. Gabriele con il viso pulito e i capelli castani impomatati. Gabriele con i capelli biondi e arruffati. Gabriele vestito da donna e lo sguardo languido.

gabriele defilippi gloria rosboch
gabriele defilippi gloria rosboch

Gabriele dai mille volti, come si mostra lui stesso sui social network. E dai mille nomi inventati: Gabriel Alexander Accardi, Gabo Andersen, Gabriele Kennedy...



È facile dire adesso che la sua vita, a Castellamonte, paese del Canavese noto per le ceramiche e le stufe, a un passo da Torino eppure lontano dalla città, gli stava stretta. A 22 anni, un diploma e non ancora un lavoro, immaginava un’ esistenza più glamour. Da artista irriverente oppure da uomo d’ affari di successo, broker di fiducia di importanti imprenditori stranieri, come quel fantomatico Robert Shura che avrebbe scelto proprio lui per i suoi investimenti in Costa Azzurra.



gabriele defilippi
gabriele defilippi

Questo Gabriele aveva raccontato a Gloria Rosboch, che era stata sua insegnante per poco tempo alle medie e che aveva rivisto due anni fa. E anche Gloria, docente di 49 anni ancora precaria, un’ esistenza racchiusa in un paio di chilometri, la villetta in periferia dove abitava con i genitori, la scuola a 10 minuti a piedi, la spesa in centro a un chilometro, sognava per sé un futuro diverso. E Gabriele sembrava apparso all’ improvviso come un angelo della provvidenza.

Gabriele ha mille identità e mille risorse per piacere.



Un’ altra professoressa, una trentina d’ anni, era caduta nella sua rete poco tempo fa, attratta da dolci parole e progetti inesistenti. Qualche anno fa su uno dei tanti diari tenuti su Internet, Gabriele si presentava così: «La mia storia è lunga e tortuosa, a volte noiosa e a volte interessante. Le esperienze hanno fatto di me un essere fuori schema. Fuori schema? Esattamente».



E parlando di sé in terza persona: «Gabriele è un essere fuori schema, fuori ruolo, fuori controllo, fuori da tutto... Ero il tipico ragazzino che ha sempre detestato essere "uno dei tanti" e ho sempre cercato di diversificarmi il più possibile da ogni frontiera di conformismo».

i genitori di gloria rosboch
i genitori di gloria rosboch



Gloria, la sua ex prof, benestante ma povera di relazioni, che due anni fa si era trovata a inizio anno scolastico senza il posto, era un obiettivo fin troppo facile. «Ciao tesoro» la salutava lui via mail. E forse per Gloria era la prima volta che un uomo, anche se di 27 anni più giovane, usava un’ espressione così affettuosa nei suoi confronti. E ancora, la pressava lui: «Una persona da sola non può farcela... Posso trarre solo beneficio e felicità dal noi».



Il «noi» prende forma in quell’ avventura ad Antibes, l’ affare in Costa Azzurra, e Gloria e Gabriele che andranno a vivere insieme. Un miraggio così lucente da spingere una irreprensibile professoressa di provincia a ritirare dalla banca 187 mila euro in banconote da 500 euro e consegnarli senza tentennamenti a quel ragazzo vanitoso e sicuro di sé.

All’ ingresso di Castellamonte, sotto i portici del vecchio ospedale, c’ è un murales con i volti di Falcone e Rita Levi Montalcini. L’ hanno disegnato i ragazzi della scuola del paese, e c’ era anche Gabriele che poi ha ripreso tutto diventando per i giornali locali il «regista» di quell’ operazione, vanto di associazioni e amministratori.

le mille facce di gabriele defilippi
le mille facce di gabriele defilippi



Dopo la scomparsa di Gloria, in paese molti hanno negato di conoscerlo, semmai di averlo visto di sfuggita e che di sicuro è un tipo strano, un ragazzo dai mille volti. E Gabriele a quanto pare aveva davvero una doppia personalità. Il ragazzo di cui pensavi di poterti fidare, in realtà era un’ assassino.