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 2015  dicembre 22 Martedì calendario

AMORI USCITI SUL FOGLIO DEI FOGLI DEL 21 DICEMBRE 2015


LETTERE Rosita Boschetti, che dirige il museo Casa Pascoli di San Mauro ed è autrice del libro Pascoli innamorato, ha fatto una scoperta: il poeta faceva sesso. Lo si evince dalle lettere che si scriveva col fratello Raffaele, custodite presso il fondo della Normale di Pisa. In alcune di queste missive, spedite da Matera, Pascoli annotava le spese mensili: «65 lire al mese per mangiare, 25 per dormire, 7 alla serva, 2 al casino (necessità), 15 in libri (più che necessità)». Secondo l’autrice, questa scoperta «ribalta completamente il cliché imposto dalla tradizione» sul poeta (Davide Brullo, Libero 13/12).

MONOGAMO Grazie ai genitori, che «erano una bellissima coppia», Renzo Arbore dice di aver sempre inseguito una certa idea di amore: «Ho avuto quattro o cinque amori, tra uno e l’altro non ho disdegnato di conoscere un po’ di ragazze, italiane e straniere. Molte erano loro a conquistarmi ed era divertente il fatto di piacere: quando hai 50 anni e una donna di 30 ti guarda, non è male. Ho avuto anche signore famose, ma la mia qualità è sempre stata la riservatezza, per cui di queste relazioni non si è mai venuto a sapere». Per conquistare usava il sorriso: «Mi tenevo per me i miei dolori, e a chi mi piaceva riservavo sorrisi». In una donna apprezza soprattutto che sappia parlare: «Ho avuto donne bellissime totalmente prive di conversazione. Se le cenette erano faticose perché dovevo parlare sempre io, visto che lei non si interessava di nulla, chiudevo la frequentazione. Ho avuto incontri dolorosissimi in questo senso, e rinunciato ad altri appetitosi». Non ha mai avuto relazioni con le donne con cui ha lavorato e, quando era innamorato, non ha mai tradito: «Sono un uomo monogamo: purtroppo non ho avuto l’opportunità di mettere su famiglia come avrei dovuto fare nell’età in cui si mette su famiglia e si desiderano dei bambini. Nel momento in cui poteva succedere sono stato baciato dal successo ed è stato un successo prepotente che ha distolto il mio tempo e le mie attenzioni dal resto. Ho rimandato le cose che avrei dovuto fare, e la persona con cui farle era Mariangela che un figlio lo voleva. Poi lei è andata in America, io sono rimasto solo a Roma per un anno, e ci siamo distratti». Pensa sempre alla Melato: «Una famiglia con Mariangela è la vera storia mancata della mia vita. Di lei parlo poco perché è una ferita ancora aperta. Era veramente una donna straordinaria che ha insegnato a me la vita, una vita che si era conquistata con la sua classe, la sua nobiltà d’animo e la sua cultura. Tutto quello che sapeva era frutto della sua curiosità. Veniva da una famiglia semplice. Il papà era un ghisa, un vigile urbano di Milano, la mamma una sciura: abbiamo riso per anni che la milanesa stesse con il terun» (Silvia Nucini, Vanity Fair 16/12).

MATRIMONIO Luca Argentero è convinto che il matrimonio sia «un lavoro difficile, non scontato: va alimentato, coltivato, soprattutto se stai con una donna complicata. Quando ci si sposa, si mette sulla carta un “bollino per l’eternità”. Dal punto di vista spirituale è giusto: mi prenderò sempre cura di mia moglie. Ma dal punto di vista pratico, credo che ogni due o tre anni ci vorrebbe un corso di aggiornamento». La cosa più difficile: «Smussare alcuni aspetti del proprio carattere. Myriam (Catania, attrice, sua moglie, ndr), per esempio, fa fatica a fermarsi: in 10 anni non l’ho mai vista per più di mezz’ora seduta sul divano. È adrenalinica, al limite dell’esasperazione. Sta diventando un difetto: si annoia in fretta» (Marina Speich, Grazia 17/12).

SCHERZI A Treviso un commerciante, settore tessile, abbigliamento e calzaturiero, per fare uno scherzo a un amico, dal 1997 gli mandava lettere anonime fingendosi un’amante caldissima. Le litigate tra la vittima e sua moglie non si contavano più. La donna, stanca, era sul punto di lasciarlo e anche i figli non lo volevano più in casa, convinti che la relazione fosse vera. Finché poco tempo fa l’autore dello scherzo lo ha preso sotto braccio chiedendogli: «Allora, questo mese ti è arrivata la cartolina?». L’altro l’ha guardato incredulo: «Ma tu come fai a saperlo?». Quando lo ha visto scoppiare a ridere, ha capito tutto. Così l’ha denunciato e gli ha chiesto mezzo milione di euro di danni (Pierangelo Sapegno, La Stampa 12/12).

CHEMSEX Sempre più diffuso in Gran Bretagna il chemsex, l’utilizzo di droghe durante i rapporti sessuali. Riguarda soprattutto gli uomini gay. Si prendono mefedrone, metanfetamina in cristalli, Ghb, Gbl per resistere a maratone sessuali che durano anche 72 ore. Secondo alcuni dati del 2010, il fenomeno esiste anche in Italia, ma molto meno che altrove: ad aver fatto uso di party drugs nelle quattro settimane precedenti il sondaggio, in Italia, era un uomo gay ogni 26, pari al 3,8% degli intervistati, contro uno su 8 (il 12,5%) in Inghilterra e a fronte di una media europea del 4,7%. La situazione peggiore è nei Paesi Bassi, dove si sale al 16,8%, cioè uno su 6 (Eleonora Degano, Pagina99 5/12).