Rinaldo Frignani, Corriere della Sera 20/12/2015, 20 dicembre 2015
AGGREDITI 600 ARBITRI
Torna la violenza negli stadi, con un aumento di feriti: +22% in serie A, B e Lega Pro, +4,5% in tutti i campionati. «Con largo uso di artifizi pirotecnici all’interno degli impianti», sottolinea il Rapporto 2015 dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale dal quale emerge tuttavia «una contrazione dei casi di turbativa dell’ordine pubblico» fuori dagli stadi e nelle città dove si gioca. In aumento i feriti fra i civili (+18,8%) nei campionati professionistici, ma in un quadro di calo generalizzato (-26,5%), così come quelli fra le forze dell’ordine, con un +14% condizionato dai 39 agenti in ospedale per Roma-Feyenoord. «Il tasso di violenza è sempre troppo elevato per uno sport — spiega il capo della polizia, Alessandro Pansa —. Ci conforta il fatto che in questa prima parte di stagione siano diminuiti incidenti e feriti».
Il direttore dell’Osservatorio Alberto Intini conferma: «Meno 20% di civili feriti, -16% di agenti e -80% di steward. Speriamo che l’inversione di tendenza duri fino a fine campionato». Ma la scorsa stagione ha fatto segnare un aumento degli arresti (53%), ma solo prendendo in considerazione anche gli incontri internazionali perché altrimenti i tifosi in manette sono calati del 5,7%.
Seicento invece le aggressioni agli arbitri (128 in Sicilia), con 181 ricoveri in ospedale. Solo il 12% degli episodi di violenza sono comunque avvenuti negli stadi: Lazio, Brescia, Ascoli e Roma guidano la classifica delle tifoserie coinvolte in incidenti.
In calo i daspo (da 2.472 a 2.238), ma con un aumento nell’ultimo triennio per tifosi di Juventus, Napoli e Roma. Infine l’analisi sui gruppi ultrà. Sono 382 con circa 39 mila supporter: 151 con orientamento politico (40 di estrema destra, 21 di estrema sinistra), con 12 club «misti».