Paolo Conti, Corriere della Sera 20/12/2015, 20 dicembre 2015
ADDIO ALL’AGENZIA CHE RACCONTA LE GUERRE DIMENTICATE
Chi segue le guerre dimenticate del mondo e chi vuole sapere cosa stia accadendo nelle regioni delle povertà più remote ha un eccellente strumento di conoscenza: un’agenzia giornalistica unica al mondo, la Misna, la Missionary International Service News Agency. La sede è a Roma ma i corrispondenti sono sparsi nei continenti. Trattandosi di missionari, nessuna agenzia del pianeta può competere con la capillarità delle Misna. D’improvviso gli Istituti Missionari Editori hanno deciso la chiusura per il 31 dicembre, proprio nell’anno del Giubileo della Misericordia e in controtendenza con il gesto di papa Francesco, che ha aperto la prima Porta Santa a Bangui, nel cuore dell’Africa. In una lettera inviata a Bergoglio, l’assemblea dei redattori dell’agenzia fondata nel 1998 dal missionario-giornalista Giulio Albanese sottolineano che con la chiusura «a pagare saranno le giovani Chiese, le periferie, la società civile che invoca una giustizia sociale senza cui non può esserci pace. E l’idolo del denaro spegnerebbe la voce dei poveri». Urge davvero un gesto di «misericordia operativa» per evitare un errore, per la chiesa e per la libera informazione.