Notizie tratte da: Uwe-Karsten Heye, «I Benjamin. Una famiglia tedesca», Sellerio Editore Palermo, pagine 336, 18 euro, 21 dicembre 2015
LIBRO IN GOCCE NUMERO 87 (I
Benjamin. Una famiglia tedesca)
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I BENJAMIN, TEDESCHI VITTIME DEI NAZISTI –
Anagrafe. Emil e Pauline Benjamin, origini ebraiche, famiglia tedesca altoborghese con origini nell’antica nobiltà prussiana, tre figli: Walter, Georg e la sorella Dora.
Poveri. «In questo quartiere di persone abbienti restai rinchiuso, senza sospettare la presenza di altri. I poveri – per i bambini ricchi della mia età - esistevano solo come mendicanti» (Walter Benjamin).
Dora. Dora aveva tredici anni quando scoppiò la Prima guerra mondiale.
Georg. Georg si arruolò come soldato e visse la follia della guerra di posizione e dei gas. Tornato dal fronte, cominciò a studiare medicina e divenne medico scolastico e pediatra a Wedding. Aderì prima al Partito socialdemocratico indipendente tedesco (USPD), un gruppo fuoriuscito dal Partito socialdemocratico tedesco, e poi al Partito Comunista (KPD). Per il KPD fu eletto rappresentante nel consiglio di quartiere a Wedding. Ebreo, medico e comunista.
Walter. Walter, molto miope fin da piccolo. Sposò nel 1917 Dora Sophie Pollak, nata Kellner, da cui nel 1918 ebbe un figlio, Stefan. Il matrimonio durò tredici anni. Scrittore, critico letterario
e filosofo.
Disoccupati. Disoccupati nel 1930:
sei milioni.
Compatriota. Nel programma del Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi nel 1920 si legge: «Cittadino può essere solo chi è Volksgenosse (compatriota). Volksgenosse può essere soltanto chi ha sangue tedesco, indipendentemente dalla sua confessione religiosa. Un ebreo perciò non può essere Volksgenosse».
Hilde. Hilde Lange, alta un metro e sessanta, esile, soprannominata l’indiana per il suo colorito scuro e i capelli neri, comunista e avvocato, sposò Georg il
27 febbraio 1926.
Comunisti. Nel 1933 migliaia di comunisti e socialdemocratici vengono arrestati dopo l’incendio del Reichstag e portati in un campo di concentramento. Schutzhaft, la carcerazione preventiva applicata contro gli oppositori del regime senza processo né ricorso. Tra questi c’è
anche Georg.
Sonnenburg. Il “campo di rieducazione” di Sonnenburg è il primo campo di concentramento nazista, istituito nel 1933. Non è ermeticamente isolato. Le SS ne sono responsabili. Nel 1934 torna a essere un carcere e vi vengono imprigionati soprattutto stranieri provenienti da tutta Europa. Non esiste un registro dei nomi. Nella notte tra il 30 e il 31 gennaio 1945 le SS qui uccidono tutti i prigionieri.
Mauthausen. Mauthausen, il «campo di concentramento per i traditori del popolo», in origine disponeva di cinque baracche in ogni fila e 25 in tutto il Lager. In ciascuna erano ammassate fino a mille persone. La numero nove era quella degli ebrei. In sette anni vi furono rinchiusi 200mila prigionieri. Ne morirono 130mila, di cui 25mila ebrei.
Walter/2. Il 26 settembre 1940 Walter Benjamin, 48 anni, si suicida a Portbou sulla Costa Brava, in Spagna, mentre cerca di fuggire dall’arresto
della Gestapo.
Georg/2. Il 26 agosto 1942 alla 1.30 di notte Georg Benjamin muore sul filo spinato percorso dalla corrente ad alta tensione del campo di Mauthausen.
Dora/2. Dora, arrestata alla fine del 1942 e portata nel campo di Charmilles mentre cercava di scappare in Svizzera. La uccise un cancro quattro anni dopo.
Hilde/2. Hilde Benjamin, moglie di Georg, che finito il nazismo diventa vicepresidente della Corte suprema della Ddr e poi nel 1953 ministro della Giustizia della Germania Est. Responsabile della persecuzione penale dei criminali nazisti.
Definizioni. “Hilde la Sanguinaria”, la “russa” o la “Ghigliottina rossa” (così sulla stampa della Germania Ovest).
Giorgio Dell’Arti, Il Sole 24 Ore 21/12/2015