16 dicembre 2015
Francesco Amuro, 54 anni. Napoletano, viveva con i genitori in una casa sulle colline di Piano di Sorrento e di continuo accusava il fratello Salvatore, 52 anni, che abitava lì vicino, di essere un «nullafacente»
Francesco Amuro, 54 anni. Napoletano, viveva con i genitori in una casa sulle colline di Piano di Sorrento e di continuo accusava il fratello Salvatore, 52 anni, che abitava lì vicino, di essere un «nullafacente». Glielo disse pure lunedì 7 dicembre e allora quello, afferrata una vanga, gliela suonò sulla testa fino a sfondargli il cranio, poi caricò il cadavere in una carriola e lo scaricò in un fosso. Poi andò a comprare dieci litri di soda caustica e con quelli sciolse la salma. Una sorella dei due il giorno dopo denunciò la scomparsa di Francesco. Salvatore, convocato in caserma, assieme ad altri parenti, dai carabinieri, disse che aveva visto il fratello che si allontanava in auto e che da allora non ne aveva più notizie. Poi, sentendosi il fiato sul collo, prese il passaporto e alcuni effetti personali e scappò via. La figlia denunciò la sua scomparsa e i carabinieri lo trovarono nelle campagne di proprietà della famiglia, dove aveva deciso di nascondersi prima di fuggire definitivamente. Giornata di lunedì 7 dicembre sulle colline di Piano di Sorrento in provincia di Napoli.