Pietro Acquafredda, Il Giornale d’Italia. Roma, luglio 1924, 15 dicembre 2015
Il Comune di Roma ha annunciato, per l’Anno Santo, un’intensificazione dei lavori stradali, ma questi erano stati già previsti fin dall’anno scorso; è stato promesso un riordinamento della rete e del servizio tramviario, e anche questo rientra nel programma ordinario, specie dopo lo stanziamento deliberato ad hoc di ben 100 milioni
Il Comune di Roma ha annunciato, per l’Anno Santo, un’intensificazione dei lavori stradali, ma questi erano stati già previsti fin dall’anno scorso; è stato promesso un riordinamento della rete e del servizio tramviario, e anche questo rientra nel programma ordinario, specie dopo lo stanziamento deliberato ad hoc di ben 100 milioni. Tra gli altri provvedimenti preannunciati non scorgiamo nulla di eccezionale. Si stanno riverniciando le facciate delle case, si vuol riordinare il servizio di polizia urbana, si darà impulso alle opere di giardinaggio e a tutti, in genere, i servizi pubblici. Ma se domani la guardia municipale regolerà meglio il transito, le strade saranno bene innaffiate e pulite, i trams procederanno regolarmente, le fontane lasceranno zampillare l’acqua e i giardini avranno il loro verde, si potrà andare a proclamare la mole di provvidenze concretate a bella posta per l’Anno Santo? È raccomandabile perciò un maggior senso di discrezione nell’annunciare al pubblico quello che è veramente opera straordinaria, senza così stare ad immiserirci agli occhi di quei forestieri, che hanno sempre a portata di mano la critica facilona e demolitrice. (Anno Santo 1925. Il Giornale d’Italia. Roma, luglio 1924)