varie, 14 dicembre 2015
IGNORANTE
«Il rugby mi piace ignorante. Mi piace il rugby di contatto fisico, la partita dura nella quale la mischia si guadagna metro su metro» (il rugbista italo-argentino Martín Castrogiovanni).
ATTORE «Da ragazzino non ero affatto certo che avrei corso sulle bici. Volevo fare l’attore, seguii anche alcuni corsi di recitazione teatrale» (il ciclista campione del mondo Peter Sagan).
BASSI «In Argentina essere bassi è considerato un pregio, non un difetto. Ogni squadra schiera almeno un paio di piccoletti e gli allenatori non li snobbano, anzi cercano di valorizzare le loro potenzialità. Devo ricordarvi di gente come Maradona e Messi?» (il fantasista dell’Atalanta Maxi Moralez).
MIGLIORE «Tutti i tecnici e le altre squadre della Premier League sono distanti molte miglia da quello che sta facendo Ranieri con il Leicester. Merita il premio di miglior allenatore della prima parte della stagione» (Josè Mourinho).
SOLDI «La differenza tra la Premier e la Serie A? I soldi. Qui li hanno, da noi meno. E i soldi portano i giocatori migliori e altri soldi. Poi qui quando parlano di progetto sanno quel che dicono, da noi cacciano gli allenatori...» (Claudio Ranieri, allenatore del Leicester).
SERENO «Galliani ha ragione a dire che nessuno deve sentirsi tranquillo, anche se a me piace più la parola sereno. Tutti dobbiamo essere combattivi, io e la dirigenza, perché ognuno ha le sue responsabilità» (l’allenatore del Milan Sinisa Mihajlovic).
RILASSATO «Di natura sono abbastanza rilassato. Adesso ho meno motivi di stress, però l’anno scorso la sfida è stata enorme: se sei staccato di due o tre vittorie, ogni problema apre una ferita. Ma in genere sono un tipo tranquillo: viaggi, messaggi, email, ragazze… Sì, ho tante cose di una persona normale» (il pilota di Formula 1 Lewis Hamilton).
AMBIENTE «L’ambiente è complesso e per questo non ho mai voluto allenare a Roma e Napoli: mi hanno fatto una corte spietata per anni e mia moglie è anche romana, ma non sono mai andato. Meglio la “fredda” Torino» (l’allenatore Giovanni Trapattoni).
LUCE «La luce mi si è spenta dentro progressivamente, senza un clic preciso. Al tennis per quindici anni ho dato tutta me stessa. Ho il gomito dolorante, la spalla distrutta, il polso operato. Però non ho rimpianti: rifarei ogni cosa» (la tennista Flavia Pennetta a proposito del suo ritiro).