varie, 7 dicembre 2015
NOTTE «Le finali in notturna alle Olimpiadi di Rio non saranno un gran problema, io a Carpi ho già nuotato alle 23 e andavo molto forte, ho fatto allenamenti sostenuti che alle 4 del pomeriggio non facevo, poi certo mi alzavo più tardi la mattina…» (il nuotatore Gregorio Paltrinieri)
NOTTE «Le finali in notturna alle Olimpiadi di Rio non saranno un gran problema, io a Carpi ho già nuotato alle 23 e andavo molto forte, ho fatto allenamenti sostenuti che alle 4 del pomeriggio non facevo, poi certo mi alzavo più tardi la mattina…» (il nuotatore Gregorio Paltrinieri). MACELLO «Ero un macello: facevo tardi la sera, arrivavo svaccato al campo e mio padre, giustamente, si arrabbiava. Inoltre stavo coi miei: mi sentivo controllato e diventavo matto. Da febbraio vivo da solo ad Ancona. E ho capito che fare la vita da atleta è fondamentale» (Gianmarco Tamberi, saltatore in alto, allenato dal padre Marco, finalista a Mosca ’80 nella stessa disciplina). CINEMA «De Laurentiis capisce di calcio quanto io di cinema» (Roberto Donadoni, allenatore del Bologna con un passato al Napoli). SPESE «L’Inter ha speso più di noi, almeno da quando è arrivato Mancini. Il Milan ha speso 80 milioni e incassato 20, l’Inter ha speso 100 e incassato di più. Però avevano comprato anche a gennaio» (Sinisa Mihajlovic, allenatore del Milan). SOLDI «Mi sono sempre ritenuto una persona normale e mi hanno sempre dato molto fastidio quelli che, perché si trovano con molti soldi, cambiano. Ho sempre detto a me stesso che non sarei stato così» (Danilo Gallinari, giocatore di basket, ala dei Denver Nuggets). RITORNI «Oggi sono bello rilassato, mi godo questo periodo dopo aver lasciato la guida della nazionale russa. Tornare alla Roma? Mai dire mai. Al Milan? Sono troppo amico del presidente e in questo momento direi assolutamente di no» (Fabio Capello). RIMPIANTI/1 «Pensandoci bene, un rimpianto ce l’ho: non aver giocato in coppia con Totti. Eravamo considerati in alternativa. Peccato che la Roma non mi abbia dato fiducia. Sarei rimasto lì per tanti anni, ma non giocavo mai: poi cosa avrei raccontato ai nipotini...?» (Marco Borriello, attaccante del Carpi). RIMPIANTI/2 «Come tutti i bambini della mia età avrei voluto giocare a pallone ma mia madre mi iscrisse alla San Paolo di Roma. Ma non ho rimpianti. Prenda il ritiro. Ho molti amici in serie A. Mi raccontano degli orari obbligati, del tutti a letto alle dieci di sera, delle regole marziali. In Nba i ritiri non esistono e autoregolarti è una tua precisa responsabilità. Se vuoi essere professionista, ti controlli» (Andrea Bargnani, giocatore di basket, ala dei Brooklyn Nets).