varie, 7 dicembre 2015
LAVORO
«Un attaccante deve lavorare in base alla squadra, se non lavora sta in panchina perché se no perdiamo un giocatore» (Roberto Mancini, allenatore dell’Inter, a proposito delle esclusioni del suo attaccante Mauro Icardi).
STORIA «Credo che il nostro tridente sia il migliore della storia del calcio» (Luis Enrique, allenatore del Barcellona).
MINACCE «Higuain è al suo terzo anno a Napoli, è arrivato il momento anche per lui di vincere qualcosa di importante. Anzi, lo ammazzo se non vince lo scudetto perché è passato troppo tempo dall’ultima volta. Un titolo qui ne vale 10 altrove» (l’ex attaccante del Napoli Careca).
EREDE «Adesso mi confronterò con i pesi massimi, come l’americano Adrian, la prossima settimana nel “Duel in the pool” a Indianapolis. Quest’anno ho lavorato molto nei misti. A questo punto sono soddisfatto, è una medaglia che mi dà fiducia. E riportare questo titolo in Italia mi inorgoglisce, comincio a sentirmi l’erede di Magnini» (il nuotatore Marco Orsi, medaglia d’oro nei 100 stile libero agli Europei).
PRIMAVERA «C’è del malcontento in alcuni e c’era già da prima che io arrivassi. Con malcontento intendo qualcosa che riguardava situazioni specifiche come i rinnovi. Voglio ragazzi sereni e felici, motivati per il Palermo, non mi importa l’età, meglio un ragazzo della Primavera che uno più esperto demotivato» (il neo-allenatore Palermo Davide Ballardini).
ERRORI «Il mio più grande errore? Più che un errore, ho il rammarico di non aver fatto entrare in società due ex giocatori che stimavo molto: Bertini e Boninsegna. Nel 1970, quando ero un giovane imprenditore e loro campioni già affermati, uscivamo a pranzo e volevano sempre pagare loro» (l’ex presidente dell’Inter Ernesto Pellegrini).
CAMERETTA «Ritornare io? Non se ne parla, questa è un’altra F.1. Oltretutto quando tornai dopo la Benetton, il nocciolo della squadra che aveva vinto con Schumacher c’era ancora. Stavolta invece bisogna agire in profondità. Sarà un lavoro duro e io non voglio più avere la cameretta in ufficio e lavorare dalle 6 alle 21» (Flavio Briatore, commentando il ritorno in Formula 1 dal prossimo anno del team Renault).
SOGNI «Ho provato la Gp2 e uno dei miei sogni più antichi è provare in F.1. Un giorno potrei correrci, ma non posso lasciare la MotoGP perché è la mia passione. Ho ancora molto da fare in questo sport» (il campione del mondo di motociclismo Jorge Lorenzo).