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 2015  dicembre 07 Lunedì calendario

SE LE BUSTE ARANCIONI RESTANO SENZA FRANCOBOLLO

A Natale verranno spedite solo 150 mila buste arancioni, quelle che contengono la situazione pensionistica e la possibilità di realizzare le simulazioni sui futuri assegni, perché l’Inps non ha avuto dai ministeri competenti l’autorizzazione a superare il vincolo di spesa per le spedizioni postali. Insomma, niente lettere, niente francobolli, niente spedizione, niente simulazione. Eppure la busta arancione è un segno di civiltà e che non venga spedita a casa è un segno di disprezzo verso le informazioni ai cittadini, che sono il sale della democrazia. Questo strumento è stato promesso da molti governi e da molti presidenti dell’Inps, nel corso degli anni, compreso l’ultimo, Tito Boeri, che dopo averne annunciato il varo ora deve abbozzare per ragioni di spesa. Le buste andrebbero infatti spedite a oltre 5 milioni di persone senza Pin: un costo ritenuto eccessivo. La possibilità di calcolare la futura pensione è partita prima della scorsa estate con «La mia pensione»: in questo modo, i dipendenti, gli autonomi e quelli della gestione separata in possesso di Pin hanno potuto fare le prove tecniche di simulazione e il conto della propria pensione. Si tratta di circa 12 milioni di persone. Da settembre l’Inps aveva promesso la spedizione postale per tutti gli altri. Ora la spending review ha fatto la sua vittima: il rispetto dei cittadini. Un brutto segno proprio mentre è appena avvenuta la quotazione in borsa di Poste italiane.