VARIE 5/12/2015, 5 dicembre 2015
APPUNTI PER GAZZETTA - ARRIVA IL GIUBILEO
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Per l’inaugurazione del Giubileo, martedì 8 dicembre dalle 19 alcuni scatti d’autore saranno proiettati sulla facciata e sulla cupola della basilica di San Pietro, in uno spettacolo di luce intitolato «Fiat lux: illuminare la nostra casa comune». È ispirato, ha detto il cardinale Fisichella, «all’enciclica di papa Francesco Laudato si’ e vuole proporre la bellezza del creato». La proiezione è realizzata grazie al World bank group, alla Vulcan production del cofondatore di Microsoft Paul Allen, alla fondazione Li Ka-shing e a Okeanos
Le prove delle proiezioni per lo spettacolo di luci intitolato «Fiat lux: illuminare la nostra casa comune» in occasione dell’inaugurazione del Giubileo, martedì 8 dicembre dalle 19 (foto Jpeg)
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mancano solo i Rolling Stones e...... un pò di Erba, quella buona , Vaticana ......... ;)
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Lettore_11514334 5 dicembre 2015 | 20:22
tu "vedi" con gli occhi della "fede" che purtroppo spesso annebia la mente. Ma con tutte quelle candele la cupola è proprio un incubo. Comunque.....a ognuno piace ciò che piace.
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zarlino 5 dicembre 2015 | 20:14
Che scoattata! (come si direbbe a Roma)
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lettore1955 5 dicembre 2015 | 19:43
Non capisco certe critiche: è bellissima e basta. E questo Papa non distruggerà la Chiesa Cattolica, anzi! A questo ci pensano alcuni Cardinali, ma Gesù non permetterà loro!
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elvetics 5 dicembre 2015 | 19:41
E l’albero fungo era bello? Dalla "capitale suprema" del design ci si aspettava di meglio....
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Risposta a: Lettore_2843619 Vedi la discussione >
PEPPE INCARDONA 5 dicembre 2015 | 19:40
Orribile, chi l’ha pensata Fuksas o Boeri?
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elvetics 5 dicembre 2015 | 19:39
No quella è stato il vostro Expo tutto un magna magna.
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emergency 5 dicembre 2015 | 19:36
Lo spettacolo innanzi tutto!
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Lanerossi 5 dicembre 2015 | 18:47
Concordo: la più bella del mondo.
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Lanerossi 5 dicembre 2015 | 18:46
Spettacolare!
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Lettore_5570450 5 dicembre 2015 | 18:38
Accendono le luci per festeggiare ancora un anno senza pagare l’IMU! E poi predicano che altri devono fare....blablablabla.
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Lettore_5401684 5 dicembre 2015 | 17:43
che tristezza sembrano le candele accese per la veglia di un morto
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Valpovr 5 dicembre 2015 | 17:08
e poi non mi si venga a dire che il giubileo non è una sagra
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Lettore_11514334 5 dicembre 2015 | 17:05
ma nell’attesa, vediamo giungere la vecchia e nuova musulmanità.
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paolarosa5 5 dicembre 2015 | 17:05
La brutta notizia è che il Papa sta cercando di distruggere la Chiesa cattolica; la buona notizia è che Gesù non glielo permetterà
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L’8 dicembre, il giorno dell’apertura del Giubileo, divieto assoluto di sorvolo sul centro di Roma e sopra le principali basiliche delle città dalle 6 alle 22. Lo ha stabilito l’Enac nell’ambito delle misure di sicurezza predisposte per l’avvio dell’Anno Santo.
Confermata la presenza del capo dello Stato alla celebrazione in cui il Papa aprirà la Porta Santa in piazza San Pietro alle 9:30 di martedì e del papa Emerito Benedetto XVI che ha accettato l’invito di Bergoglio. Sergio Mattarella sarà accompagnato dalla figlia Laura e da una delegazione con a capo il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, che rappresenta il Governo, e comprendente tra gli altri il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il commissario straordinario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca e il prefetto di Roma Franco Gabrielli.
Si definiscono così ulteriormente le misure di sicurezza messe a punto per l’avvio dell’Anno Santo. Il prefetto Franco Gabrielli ha firmato un’ordinanza che vieta per tutta la giornata dell’8 dicembre, a aprtire dalle 24 del giorno prima, il trasporto di carburanti, Gpl e metano in tutta Roma, compreso il Grande raccordo anulare, l’8 dicembre. Mentre a partire da domenica 6 dicembre fino alle 18 di mercoledì 9, restrizioni sui trasporti di armi e esplosivi, nonché di "attività suscettibili di essere strumentalizzate per eludere il dispositivo di sicurezza". Tra queste, anche le "riprese cinematografiche e televisive che comportino l’utilizzo di armi ad uso scenico e di mezzi ed equipaggiamenti fac-simili a quelli in uso alle forze di polizia e alle forze armate". Lo stop alle suddette riprese cine-tv sarà in vigore per le intere giornate del
7 e dell’8 dicembre.
"Si tratta di misure - osserva la prefettura - già attuate in occasione di altri ’grandi eventi’, destinate a costituire un altro tassello dell’articolato piano anti-terrorismo che le Forze di polizia e il contingente delle Forze Armate dell’operazione ’Strade Sicure’ stanno attuando, con il coordinamento del Questore di Roma, per garantire la sicurezza dell’importante giornata di apertura dell’Anno Santo".
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CITTA’ DEL VATICANO - Giubileo. Si parte. A Bangui, capitale del Centrafrica, Paese più disastrato del Continente, piena periferia del mondo, la Porta Santa è stata aperta. Ora tocca a Roma, e tutto è pronto in Vaticano per la cerimonia con cui martedì 8 dicembre Papa Francesco spingerà con le sue mani la Porta della Basilica di San Pietro.
Un evento tanto discusso, finora, e che sicuramente ha anche altri volti rispetto a quelli già presentati. Iniziarlo a Bangui, ha detto il Pontefice, è stato un segno di pace e di speranza. Il vescovo di Roma lo ha fatto nel suo stile, imprimendo all’Anno Santo 2015 un marchio tipicamente bergogliano. Portarlo ora avanti, fino a novembre del 2016, vorrà dire conoscere anche altro. Ad esempio sarà un evento pieno di colori e di gioia. Segno di questo saranno proprio le immagini ultra definite e le inquadrature studiate per la diretta televisiva che il Centro televisivo vaticano (CTV) fornirà in mondovisione con una tecnologia di ultima generazione, per dare allo spettatore l’impressione di essere dentro l’avvenimento, quasi accompagnando fisicamente Papa Francesco nell’apertura della Porta.
Poi ci saranno i luoghi più suggestivi toccati dal principale cammino di fede del Giubileo. Dalla Basilica di San Giovanni in Laterano alla Basilica di San Pietro, passando per via dei SS. Quattro, Colosseo e Carcere Mamertino. Il Cammino Papale è uno dei quattro iter che condurranno i pellegrini alla scoperta dei luoghi più significativi della cristianità, un percorso di fede che - sulla sua strada - incontrerà alcune magnificenza storiche e artistiche di Roma, alcune poco conosciute.
I tanti volti del Giubileo nel segno di Francesco
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Ma naturalmente non si dovrà prescindere dall’aspetto più intimamente spirituale. Ha spiegato lo stesso Jorge Bergoglio nella sua ultima intervista, trovando il tempo di concederla persino dopo il viaggio in Africa, al settimanale cattolico "Credere": "Ho sentito - ha detto - che c’è come un desiderio del Signore di mostrare agli uomini la sua misericordia. Mi sono reso conto che occorreva fare qualcosa e continuare questa tradizione". Ecco così che Francesco spiega perché ha voluto mettere in risalto il tema della Misericordia per l’Anno Santo che sta per cominciare. "Il mondo di oggi ha bisogno di misericordia, ha bisogno di compassione, ovvero di patire con. Siamo abituati alle cattive notizie, alle notizie crudeli e alle atrocità più grandi che offendono il nome e la vita di Dio. Il mondo ha bisogno di scoprire che Dio è Padre, che c’è misericordia, che la crudeltà non è la strada, che la condanna non è la strada, perché la Chiesa stessa a volte segue una linea dura, cade nella tentazione di seguire una linea dura, nella tentazione di sottolineare solo le norme morali, ma quanta gente resta fuori". E continua: "È l’anno del perdono, l’anno della riconciliazione. Da un lato vediamo il traffico di armi, la produzione di armi che uccidono, l’assassinio d’innocenti nei modi più crudeli possibili, lo sfruttamento di persone, minori, bambini: si sta attuando, mi si permetta il termine, un sacrilegio contro l’umanità, perché l’uomo è sacro, è l’immagine del Dio vivo. Ecco, il Padre dice: ’Fermatevi e venite a me’. Questo è quello che io vedo nel mondo".
Giubileo, il Papa apre la Porta Santa nella Repubblica Centrafricana
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Sarà un grande impegno per Francesco. Lo si capisce già. Ma poi sarà anche il Giubileo delle sorprese. In fondo questo si è capito quando monsignor Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la nuova evangelizzazione, al quale spetta il compito di organizzatore vaticano dell’Anno Santo, ha detto alla recente presentazione di un libro sull’argomento: "Il tema della misericordia è l’architrave che sorregge tutto il magistero di Papa Francesco ma per lui misericordia non è una parola, è un gesto concreto. E il Pontefice durante il Giubileo farà dei segni, un venerdì al mese, che ripercorreranno le opere di misericordia. Il primo gesto sarà l’apertura della Porta della Carità all’ostello Luigi di Liegro. Questo è per il venerdì di dicembre. Ma ogni mese ci sarà un segno. E anche i vescovi nelle loro diocesi dovranno riconoscere le esigenze concrete e dare le risposte".
Infine sarà anche l’occasione per ripercorrere i Giubilei del Novecento sotto un profilo storico, non meno interessante di altri aspetti. Dal primo Pontefice del secolo, Leone XIII, toccando il pontificato di Pio XI con l’Anno Santo del 1925 e quello del 1933, fino alle tragiche pagine del fascismo e della guerra mondiale, con Pio XII, il Papa della Roma occupata che, nel 1950, a guerra finita, indice un "Giubilaeum maximum". Ma il Novecento è anche il secolo del Concilio Ecumenico Vaticano II, che segna una svolta profonda nella storia della Chiesa e nei rapporti sia interni che esterni al mondo cristiano. E’ il Concilio fortemente voluto da Giovanni XXIII, il Papa che molti avrebbero immaginato figura di transito e che invece si rivela un gigante e un profondo innovatore. Giovanni XXIII non riesce a portare a compimento i lavori del suo Concilio: muore il 3 giugno 1963. Paolo VI, il suo successore, completerà la sua opera nello spirito di ecumenismo destinato a diventare l’impronta del nostro tempo. Non è un caso, allora, che siano proprio queste due figure di Pontefici, Giovanni XXIII e Paolo VI, quelle a cui Francesco si ispira e si richiama. E questo Papa ha indetto il nuovo Giubileo nel cinquantesimo anniversario del Concilio Vaticano II.
Alle soglie dunque del grande evento le parole di Bergoglio, il suo invito alla tenerezza e alla condivisione si saldano naturalmente con la lezione di quel primo Concilio della modernità. E rinnovano simbolicamente nella memoria di molti la carezza che Giovanni XXIII mandò ai bambini dalla sua finestra, sotto la luna romana, la sera dell’11 ottobre 1962.
PAPA Francesco ha promulgato un anno santo di "misericordia" il giorno del secondo anniversario del suo pontificato. Il trentesimo Giubileo cristiano si aprirà dunque l’8 dicembre, cinquant’anni dopo quello indetto da Paolo VI a chiusura del Concilio Vaticano II. È il nono da poco più di un secolo.
Da Bonifacio VIII a Giovanni Paolo II, come è cambiato il rito del perdono globale
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Il ritmo di cinquant’anni si ispira all’Antico Testamento. La legge di Mosè aveva prescritto al popolo ebraico di dichiarare "il cinquantesimo anno" un anno di "Giubileo", durante il quale "ognuno tornerà in possesso del suo" (Levitico, 25, 10-13). Era un anno particolarissimo, in cui si restituivano terre agli antichi proprietari, si rimettevano i debiti e si lasciava riposare la terra.
Per più di un millennio il cristianesimo restò insensibile al concetto di giubileo, forse anche perché vigeva allora una visione del tempo non scadenzata come oggi da secoli e ancor meno da periodi più brevi. Non a caso il primo Giubileo cristiano fu promulgato nel 1300, da Bonifacio VIII (1294-1303), proprio in corrispondenza del passaggio di un secolo. Per papa Caetani i futuri giubilei cristiani non avrebbero dovuto riprendere il ritmo dell’Antico Testamento, ma essere promulgati ogni cento anni. Ad ogni passaggio di un secolo dunque, come fu per il suo.
Da Bonifacio VIII a Giovanni Paolo II, come è cambiato il rito del perdono globale
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Presso i fedeli che si erano recati alla basilica di San Pietro in Vaticano il primo gennaio 1300 era corsa voce che il papa avrebbe indetto un’indulgenza plenaria che avrebbe "lavato la macchia di ogni peccato". Ma erano soltanto dicerie. Attese popolari si manifestarono anche il 17 gennaio, giorno in cui si portava in processione l’icona della Veronica recante l’immagine di Cristo che si venerava nella basilica di San Pietro in Vaticano. Bonifacio VIII, sorpreso dal fervore popolare, fece svolgere delle ricerche in archivio per sapere se un giubileo fosse stato celebrato altre volte, ma non si trovò nulla. Finalmente, il 22 febbraio 1300, festa della Cattedra di San Pietro, il Papa salì sull’ambone di marmo situato nella navata centrale della basilica e promulgò la bolla del Giubileo che fece depositare sull’altare maggiore della basilica. Il papa permise di poter ricevere le indulgenze anche retrospettivamente, dalla festa di Natale dell’anno precedente. I romani dovevano visitare le basiliche di San Pietro e di San Paolo una volta al giorno. Si trattava di un impegno gravoso che il Papa dovette alleggerire il Giovedì Santo davanti "ad una moltitudine di fedeli "riunita sulla piazza del Laterano. Il Giubileo di Bonifacio VIII costituiva una novità storica, che conferiva alla città di Roma una nuova centralità, a soli nove anni dalla grande sconfitta di Acri (1291) che segnava un punto di arresto alle Crociate. Per l’Europa cristiana, con il Giubileo del 1300, Roma prendeva il posto di Gerusalemme.
Da Bonifacio VIII a Giovanni Paolo II, come è cambiato il rito del perdono globale
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Il secondo Giubileo (1350) rispettò il ritmo dei cinquant’anni, ma anche questa volta l’idea non venne dal Papa. Clemente VI (1342-1352) fu convinto dai romani, aiutati da Petrarca che risiedeva allora alla corte papale di Avignone. Il ritmo di cinquant’anni conoscerà una sola interruzione, nel 1850 a causa delle turbolenze della Repubblica romana. Il papa era assente da Roma e vi fu portato dai Francesi soltanto il 12 aprile.
Già nel 1475 si tenne il primo giubileo con un ritmo di 25 anni. Il giubileo di Sisto IV (1471-1484) fu importante per la storia di Roma, ormai uscita definitivamente dalla crisi del Grande Scisma di Occidente durante il quale invece furono indetti due giubilei che non furono mai celebrati, uno nel 1390, il secondo nel 1423.
Da Bonifacio VIII a Giovanni Paolo II, come è cambiato il rito del perdono globale
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Con il Giubileo nel 1423 - ossia 33 anni dopo quello del 1390 - il primo papa romano dopo il lungo ’esilio’ avignonese scelse di celebrare un numero che ricorda gli anni di Cristo. L’idea di celebrare un giubileo con un ritmo di 33 anni non andò però perduta. Anzi fu ripresa, con successo, ben due volte. Nel 1933 da Pio X (che aveva già celebrato un giubileo nel 1925) e cinquant’anni dopo da Giovanni Paolo II, nel 1983. Sono comunque giubilei che vennero ad intercalarsi nel ritmo dei venticinque anni che fu osservato dal 1475 in poi con pochissime eccezioni.
Da Bonifacio VIII a Giovanni Paolo II, come è cambiato il rito del perdono globale
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Il Giubileo del 1950, durante il quale Pio XII promulgò il dogma dell’Assunzione di Maria, lasciò il segno nella storia dei giubilei, perché costituì la prima grande occasione di mobilità per i fedeli cattolici in Europa, dopo la Seconda Guerra mondiale. Ma già per il primo giubileo cristiano, del 1300, Dante era stato impressionato da quell’"essercito molto" di pellegrini che sul ponte di Castel Sant’Angelo, durante il Giubileo, si incrociavano andando o tornando da San Pietro. Straordinarie furono le folle di pellegrini per l’ultimo Giubileo, indetto da Giovanni Paolo II per l’anno 2000. Celebrato anche in Terra Santa, fu un evento mediatico impressionante.
Da Bonifacio VIII a Giovanni Paolo II, come è cambiato il rito del perdono globale
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L’apertura della porta santa a San Pietro, il 24 dicembre 1999, fu vista in mondovisione. Così il giorno dopo, quando il papa aprì la porta santa di San Giovanni in Laterano, e il 1° gennaio 2000 quella di Santa Maria Maggiore.
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A: ANTEPRIMA - Il calendario ufficiale del Giubileo va dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016, date di apertura e chiusura della Porta Santa in San Pietro. Ma una delle novità più dirompenti è l’anteprima nella Repubblica Centrafricana: nella cattedrale di Bangui il Papa ha aperto la prima Porta Santa del Giubileo dieci giorni prima di quella del Vaticano
B: BIGLIETTI - Per la prima volta, i pellegrini che vogliono passare sotto la Porta Santa di San Pietro devono avere un biglietto con la prenotazione, che è gratis e serve a regolare gli accessi all’inizio del percorso protetto di via della Conciliazione. È possibile ottenerlo su internet, ma anche a Roma all’Ufficio di Castel Sant’Angelo e nei punti di accoglienza dell’Opera romana pellegrinaggi. I biglietti gratuiti servono anche per le celebrazioni straordinarie del calendario vaticano e per le udienze giubilari del sabato. Per le udienze generali del mercoledì resta in vigore la procedura gestita dalla Prefettura della Casa pontificia
C: CARCERATI - Papa Francesco li cita nella lettera che concede l’indulgenza e dice: “Ogni volta che passeranno per la porta della loro cella, rivolgendo il pensiero e la preghiera al Padre, possa questo gesto significare per loro il passaggio della Porta Santa”. Il 6 novembre 2016 è previsto in San Pietro il Giubileo dedicato proprio ai detenuti. Bergoglio ha pure ricordato che “il Giubileo ha sempre costituito l’opportunità di una grande amnistia”
D: DIOCESI - Pur restando luogo focale, Roma non è l’unico posto nel quale vivere pienamente il Giubileo: per permettere a tutti di vivere l’Anno Santo, Francesco ha voluto, per la prima volta nella storia, una Porta Santa nella cattedrale di ogni diocesi del mondo e ha dato facoltà ai vescovi di indicare altri santuari o chiese particolari che potranno attrezzarsi per il Giubileo con un calendario locale.
E: EVANGELIZZAZIONE - È il Pontificio consiglio per la Nuova Evangelizzazione l’organismo vaticano al quale è affidata l’organizzazione del Giubileo. La struttura, presieduta dall’arcivescovo Rino Fisichella, è stata creata nel 2010 da Benedetto XVI per affrontare la sfida della secolarizzazione. Per l’Anno Santo si è messa all’opera una task force composta da una ventina tra religiosi e laici.
F: FRANCESCO - Il motto episcopale di Bergoglio “Miserando atque eligendo” (cioè lo guardò con misericordia e lo scelse) rivela quanto il Giubileo sia legato al carisma del papa argentino. L’annuncio dell’Anno Santo straordinario lo ha dato a sorpresa il 13 marzo 2015, nel secondo anniversario della sua elezione al soglio di Pietro, con un preavviso di appena 270 giorni
Papa: "Perché un Giubileo? E’ il tempo di curare le ferite"
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G: GIUBILEO (STRAORDINARIO) - Dal 1300, anno in cui fu creato da papa Bonifacio VIII, l’appuntamento giubilare universale ricorre ogni 25 o 50 anni. Quello indetto da Francesco è invece il terzo Giubileo straordinario dall’inizio del Novecento: nel 1933 Pio XI proclamò l’Anno Santo per i 19 secoli dalla morte di Gesù, evento al quale anche Giovanni Paolo II collegò l’appuntamento straordinario di cinquant’anni dopo. Altri Giubilei furono indetti nei secoli con valenza locale o con riferimento ad eventi particolari: Paolo VI, ad esempio, ne volle uno della durata di cinque mesi nel 1966, dopo la chiusura del Concilio Vaticano II
H: HOTEL (E NON SOLO) - Sono 167mila i posti letto ufficiali messi a disposizione dalle strutture ricettive della città di Roma. Ce n’è però un 25 per cento in più che viene offerto in nero. Il prefetto Franco Gabrielli ha rivolto un appello a denunciare gli abusivi anche per ragioni di sicurezza: chi pernotta in queste strutture non viene registrato
I: INDULGENZA - È l’espressione con la quale la Chiesa indica “la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati” e si può ottenere anche per i defunti. Papa Francesco ha disposto che per questo Giubileo venga concesso a chi lo chieda "con sincero pentimento" il perdono anche per i peccati più gravi, compreso l’aborto, che per la Chiesa equivale al rifiuto della vita. La condizione classica per ottenere l’indulgenza è il pellegrinaggio ad una Porta Santa con la confessione e la comunione, la recita del “Credo” e la preghiera per le intenzioni del Papa. Ma Bergoglio ha sottolineato che per ottenere “perdono completo ed esaustivo” è necessario compiere gesti di carità verso i forestieri e i bisognosi.
L: LINGUE - Sono sette quelle in cui è tradotto il sito ufficiale del Giubileo: www.im.va. Oltre all’italiano, sono previste le versioni in inglese, spagnolo, francese, portoghese, polacco, tedesco
M: MISERICORDIA - È il tema scelto dal Papa per l’Anno Santo. Bergoglio ha voluto che si predisponessero i "missionari della misericordia" da inviare tra la gente nei luoghi della quotidianità per agevolare l’accesso all’indulgenza. Si tratta di sacerdoti volontari o vescovi emeriti che abbiano fatto richiesta al Pontificio Consiglio Nuova Evangelizzazione e abbiano ricevuto il placet
Il Papa annuncia Giubileo straordinario: "Sarà un anno santo della Misericordia"
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O: OSTENSIONE (di PADRE PIO) - È uno degli eventi più popolari del Giubileo: le spoglie di Padre Pio, il santo di Pietralcina, vengono traslate da San Giovanni Rotondo ed esposte in Vaticano dall’8 al 14 febbraio per la ricorrenza del Mercoledì delle Ceneri, giorno nel quale papa Francesco conferirà il mandato di confessori giubilari ai missionari della misericordia. Insieme a Padre Pio, nella basilica di San Pietro sarà portato il corpo di san Leopoldo Mandic, un altro cappuccino: Bergoglio li ha scelti come simboli del sacramento della confessione
P: PORTE SANTE - Sono gli emblemi del Giubileo, attraversarle significa entrare simbolicamente nel perdono di Dio ed è con questo gesto che si conclude il percorso per ottenere l’indulgenza. Le quattro Porte storiche sono legate alle Basiliche pontificie romane: oltre a San Pietro, ci sono San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura, Santa Maria Maggiore. Papa Francesco ha introdotto la novità delle Porte Sante diocesane. E altre si troveranno lontani da luoghi di culto: Bergoglio ha deciso di inaugurare quella dell’ostello per i poveri della Caritas di Roma, mentre a Lampedusa il cardinale Montenegro aprirà la "porta santa" per i migranti, in corrispondenza del luogo in cui avvenne la strage in mare
Giubileo, tolti i sigilli in Vaticano: recuperata la chiave della Porta Santa
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R: RAGAZZI - dal 25 al 31 luglio a Cracovia c’è la Giornata mondiale della gioventù, e nei giorni finali arriva in Polonia anche Francesco. L’appuntamento era stato fissato prima ancora dell’elezione di Bergoglio e cade ora nel calendario “allargato” degli eventi giubilari decentrati. A Roma, invece, è previsto dal 23 al 25 aprile il Giubileo dei ragazzi dai 13 ai 16 anni
S: SICUREZZA - disposti una “no fly zone” su tutta Roma e duemila rinforzi tra militari e personale delle forze dell’ordine. Il primo Giubileo ai tempi dell’Is vede potenziare i metal detector e i controlli su oltre mille obiettivi sensibili, compresi i mezzi di trasporto. Sono invece 860 i nuovi operatori sanitari, con 100 nuove in più, 10 punti medici avanzati, nuove aree per l’elisoccorso e 400 volontari per il primo soccorso
T: TERESA DI CALCUTTA - È uno dei personaggi simbolo del Giubileo. Il 5 settembre c’è un appuntamento dedicato agli operatori e volontari della misericordia, ispirato al suo carisma. E il giorno prima, festa liturgica che celebra la memoria della suora dei poveri, c’è la sua canonizzazione
U: UDIENZE - Oltre all’appuntamento del mercoledì, con l’udienza generale del Papa in piazza San Pietro o nell’Aula Paolo VI che si ripete ogni settimana, ad eccezione di una breve sosta estiva, per l’Anno Santo Francesco ha voluto inserire una serie di dodici udienze straordinarie giubilari che si terranno di sabato.
V: VOLONTARI - sono fedeli volontari con almeno 18 anni che arrivano da tutto il mondo per alternarsi nell’assistenza dei pellegrini a Roma. Non hanno compenso, ma dal Vaticano ottengono vitto, alloggio e assicurazione. Per il Giubileo del 2000 ne arrivarono circa settantamila
W: WOJTYLA - È stato il protagonista dell’ultimo Giubileo quello del 2000 che ha vissuto quando già i segni della malattia lo stavano piegando. Memorabili la folla oceanica e il suo abbraccio ai giovani in occasione del raduno di agosto a Tor Vergata, al quale parteciparono oltre due milioni di ragazzi da tutto il mondo, ma anche il mea culpa per le colpe della Chiesa pronunciato nella Giornata del perdono e il suo viaggio in Terra Santa con la preghiera al Muro del pianto
Z: ZAINO - È uno dei simboli dei pellegrini che si mettono in cammino verso la Porta Santa. A Roma sono stati predisposti 4 percorsi pedonali per raggiungere San Pietro, con una serie di tappe nelle quali è prevista una “assistenza spirituale”. Rigenerata la storica via Francigena che attraversa l’Europa da Canterbury al Vaticano, altri cammini sono organizzati da Assisi
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Protagonisti:
papa Francesco
Jorge Mario Bergoglio
karol wojtyla
madre teresa di calcutta
Padre Pio
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03 dicembre 2015
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Martedì 8 dicembre 2015
Solennità dell’Immacolata Concezione
Apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, ore 9.30, Piazza San Pietro.
Domenica 13 dicembre 2015
III domenica di Avvento
Apertura della Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano, ore 9.30, e da parte del Cardinale Legato di quella della Basilica di San Paolo fuori le Mura, ore 17.00. Ogni Vescovo apre la Porta Santa della propria Cattedrale.
Domenica 27 dicembre 2015
Festa della Sacra Famiglia
Giubileo della Famiglia, ore 10.00, Basilica di San Pietro.
Venerdì 1 gennaio 2016
Giornata mondiale per la pace
Apertura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria Maggiore, ore 17.00.
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Guida interattiva muoversi a Roma
Prenotazioni e accoglienza le informazioni per i pellegrini
di KATIA RICCARDI
Informazioni e assistenza il Giubileo da volontari
di PIERA MATTEUCCI
Così il prefetto di Roma Franco Gabrielli ha voluto lanciare due raccomandazioni ai pellegrini in vista della giornata di inaugurazione del Giubileo. "Meno bagagli ci saranno, più veloci saranno i controlli per garantire sicurezza e tempistiche corrette", ha detto Gabrielli spiegando che l’accesso a Piazza San Pietro sarà autorizzato dalle 7:30 dell’8 dicembre, mentre l’inizio delle cerimonie è previsto per le 9:30. "Noi non ci possiamo permettere che la piazza non si riempia e che non sia in condizioni di assoluta sicurezza" ha aggiunto il prefetto. "Le migliori risorse che il Comune ha a disposizione sono tutte impegnate su questo fronte - ha detto invece il commissario di Roma Capitale Francesco Paolo Tronca - Questa è una prova che dobbiamo assolutamente superare. E la supereremo"
LASTAMPA.IT
Meno tre al countdown per il Giubileo e a Roma le misure di sicurezza si fanno sempre più precise e stringenti. Specie per l’8 dicembre, giorno d’apertura della Porta Santa, tra «no fly zone» e divieti per il trasporto di merci e materiali potenzialmente pericolosi. Il prefetto Franco Gabrielli ha vietato per martedì di trasportare carburanti, Gpl e metano dentro il Grande raccordo anulare (Gra), mentre da domani e fino mercoledì 9 saranno interdette armi, munizioni, esplosivi, sostanze esplodenti e gas tossici. Off limits anche l’accensione di fuochi d’artificio.
Come previsto, inoltre, per l’8 dicembre l’Ente nazionale aviazione civile (Enac) ha disposto il divieto assoluto di sorvolo tra le 7 e le 19, anche per ultraleggeri e droni, in una area circolare con un raggio di circa 10 km dal centro della città. Un provvedimento che rientra nel piano sicurezza e che riguarderà il centro della capitale e lo spazio aereo sopra le principali basiliche. Per tutta la durata del Giubileo l’Enac ha previsto variazioni dei piani di volo. Anche in considerazione di eventi o esigenze particolari, lo spazio aereo su alcune zone di Roma potrebbe subire limitazioni. Sono esclusi dal divieto i voli commerciali di linea e charter che devono atterrare o decollare dagli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, i voli di Stato e quelli di emergenza.
E non è tutto. Il 7 e l’8 dicembre, lunedì e martedì, non sarà possibile fare riprese televisive e cinematografiche che comportino l’utilizzo di armi ad uso scenico e di mezzi ed equipaggiamenti fac-simili a quelli in uso alle forze di polizia e alle forze armate. Si tratta di misure già attuate in occasione di altri grandi eventi per facilitare il compito della sicurezza e non creare malintesi od offrire occasioni di mimetizzarsi a eventuali malintenzionati o terroristi. «Per la sicurezza del Giubileo riproporremo con alcune modalità diverse il modello Expo - ha detto il ministro della Difesa Roberta Pinotti -: controlli alle fermate del treno, della metropolitana, in tutti gli accessi a Roma, attraverso un rapporto molto stretto tra tutti i corpi dello Stato».
Palazzo Chigi intanto è pronto ad usare il pugno duro contro gli scioperi durante il Giubileo. Dopo la giornata di caos nella mobilità capitolina, determinata dalla sovrapposizione di un provvedimento di targhe alterne e una mobilitazione di autisti Atac, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti non ha usato mezzi termini: «Il Governo è determinato ad attivare tutti gli strumenti previsti dalla normativa, compreso quello della precettazione, per evitare il ripetersi di fatti come quelli di ieri e tutelare il diritto alla mobilità dei cittadini romani».
Giorni fa è stato firmato un protocollo tra ministero dei Trasporti e Cgil, Cisl e Uil per una moratoria sulle agitazioni in 30 date, quelle considerate più delicate durante il Giubileo. Ieri a proclamare lo sciopero che ha portato allo stop delle metropolitane, è stato CambiaMenti, un’organizzazione nuova nella compagine sindacale di Roma. «È inaccettabile che una minoranza possa mettere la capitale d’Italia nella situazione che i cittadini romani hanno vissuto ieri», ha detto il sottosegretario. Il piano mobilità del Campidoglio, che si attende a brevissimo, dovrebbe prevedere il potenziamento delle linee che conducono nella zona di San Pietro nelle giornate calde dell’anno giubilare.
A Roma, intanto, è corsa contro il tempo affinché la città sia pronta all’accoglienza delle migliaia di pellegrini in arrivo tra il 7 e l’8 dicembre. Oggi sono stati ulteriormente intensificati gli interventi di manutenzione straordinaria delle strade: potature e abbattimenti «preventivi» di alberi malati sul lungotevere e in diverse zone della città. A seguire direttamente le operazioni il sub-commissario capitolino Camillo De Milato. «In previsione di un imponente afflusso di pellegrini a Roma per il Giubileo straordinario della Misericordia c’è massima attenzione e il Comune farà la sua parte a testa alta con l’impiego di tutte le risorse necessarie per far celebrare questo evento nel miglior modo possibile. - ha garantito il commissario Francesco Paolo Tronca - Quello che ci aspetta è complesso ma Roma capitale farà il possibile e ce la faremo. Sono certo che questo Giubileo sarà un grande successo proprio come per l’Expo».
L’8 dicembre, a quanto si apprende, verrà chiusa completamente al traffico via della Conciliazione a partire da via Traspontina verso la Basilica. In un rione a ridosso del Vaticano, Borgo, sta per cambiare anche il sistema di raccolta rifiuti: tutti i cassonetti stradali presenti nell’area saranno rimossi e sostituiti con postazioni per il conferimento delle cinque frazioni della raccolta differenziata presidiate da operatori ecologici dell’azienda. Stamane a San Pietro ha aperto i battenti anche il Press Point, punto di riferimento dei media che intendono interfacciarsi con le istituzioni italiane: potrà ospitare oltre 100 giornalisti, che vorranno seguire il grande evento.