5 dicembre 2015
Una neonata. Figlia di una diciassettenne residente nell’Alta Padovana, che l’aveva concepita col fidanzatino diciottenne
Una neonata. Figlia di una diciassettenne residente nell’Alta Padovana, che l’aveva concepita col fidanzatino diciottenne. Il 18 novembre scorso la ragazza, mentre i genitori dormivano, andò in bagno, si procurò il parto con un farmaco anti ulcera che le aveva procurato il fidanzato a Milano e subito dopo prese un coltello da cucina e infilò la lama più volte nella pancia e nella testa della piccola tra i cinque e i sette mesi. Poi chiuse la bambina in una busta di plastica, ripulì tutto, come nulla fosse andò a dormire e il giorno dopo, col fidanzato, seppellì il cadaverino in un campo. Smascherata il giorno dopo da un’emorragia che la costrinse ad andare in ospedale, arrestata mercoledì 2 dicembre per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Mercoledì 18 novembre nell’Alta Padovana.