varie, 2 dicembre 2015
FEELING
«Quando inizi un cammino solo con un anno di contratto, si sa che le cose possono non andare bene. Fin dal primo giorno non c’è stato feeling al cento per cento alla Samp. Il presidente mi faceva vedere i messaggi dei tifosi che non mi volevano.. E’ stata davvero una partenza in salita» (Walter Zenga).
PRIMADONNA «Anzitutto, nessuna primadonna, nessuno che rovini il lavoro della squadra per un insulto all’arbitro che fa prendere cinque giornate di squalifica. Perché c’è il campione che ha avuto grandi doti dalla natura ma poi non ci mette del suo e non è utile alla squadra. E invece c’è il fuoriclasse, quello che è determinante sul campo e fuori per la vittoria» (Marcello Lippi).
FENOMENO «Il rispetto per chi è più grande è alla base di qualsiasi relazione. E non parlo solo della pallavolo. Qualche “fenomeno” a parole l’ho conosciuto anch’io. È fondamentale l’umiltà sempre. Ho visto tante ragazze che si sentivano fortissime e adesso non giocano nemmeno più» (Cristina Chirichella, 21 anni, centrale della Nazionale e di Novara).
MINI «Non ho tatuaggi: al giorno d’oggi mi sento più originale senza. Non ho orecchini: da ragazzino mi feci un piercing a un sopracciglio, è durato una settimana. Guido una Mini, però prima o poi la macchina per divertirmi la compro» (Leonardo Pavoletti).
FERRARI «La Ferrari? La amo, sono cresciuto come un suo fan. Tanti mi chiedono “quando vieni?” e io la macchina rossa la guardo sempre, oltre a guidarne una da strada. Però le auto migliori di F1 le fa la Mercedes e mi è difficile pensare di non correre più per questo team» (Lewis Hamilton).
TEMPO «Non voglio sprecare il mio tempo a parlare di queste cose con loro perché tanto non viene mai fatto nulla, non parlo con nessuno di loro» (Andy Murray che guida la protesta della squadra di Davis contro la Federazione inglese, accusata di non investire su impianti e giovani).
SPENSIERATO «Sono disposto anche a perdere le prossime 2-3 gare pur di vincere a Rio. L’anno scorso arrivai a Doha spensierato e feci una gara pazzesca. Posso allenarmi bene ma allo stesso tempo perdere delle gare stagionali, però non voglio farmi condizionare da questo. Potrebbe capitare che non faccia un gran tempo in aprile, ma non dovrò demoralizzarmi. È l’anno olimpico e so di potermela giocare» (Gregorio Paltrinieri).