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 2015  novembre 29 Domenica calendario

1. CHAOUQUI: ’’FU BALDA A DARE I DOCUMENTI DELLA COSEA AI GIORNALISTI. A LA COMMISSIONE VATICANA ERA PIENA DI CORDATE, MA NON PER ME E LUI. TRA UN MESE SAREMO SOLO UN RICORDO’’


Post di Francesca Chaouqui su Facebook





monsignor vallejo balda 9
monsignor vallejo balda 9

Ho appena letto lo splendido articolo apparso oggi sul Tempo a firma di Roberto Roberto Arditti in cui egli esprime un parere chiaro sulla commissione di cui ho fatto parte e suggerisce al Pontefice di chiedere la pubblicazione dei bilanci on-line.

Cercherò di chiarire un paio di punti.



monsignor vallejo balda 8
monsignor vallejo balda 8

La commissione di Bergoglio nacque in sostanza già morta a prescindere dalla sua utilità e modalità di lavoro: essa era un corpo estraneo da annientare in quanto era stata nominata dal Pontefice senza il filtro o il controllo della Segreteria di Stato sui suoi membri. Macchia non sanabile.



La commissione di fatto in una prima fase si limitò a conferire incarichi a ditte esterne per una ricognizione dello stato delle finanze. Poi fu necessario che la commissione facesse, sulla base di quanto raccolto, delle proposte operative su come cambiare: The clean State si chiamava il progetto. Un esercizio di strategia governativa per realizzare la trasparenza.

monsignor vallejo balda 7
monsignor vallejo balda 7

Questo progetto decretó di fatto la distruzione della commissione.



Immaginate se in Italia 8 cittadini potessero ridisegnare La banca d’Italia, le regole bancarie, la CONSOB, il ministero dell’economia, tutte le partecipate.

I membri si divisero in cordate di potere e per tutti il concetto di fedeltà al Papa sembrava a mio avviso essere diventato un lontano ricordo: era iniziata la corsa all’oro.

Per tutti tranne che per tre membri: chi scrive, Jean Videlaine, Balda.

In un mese la commissione venne chiusa, i dissidenti esclusi dalle nuove strutture, il Papa inondato di chirografi pronti da firmare da una parte, dall’altra io e Balda a cercare di impedire che il bene finisse in male e il male in peggio.



FRANCESCA CHAOUQUI E VALLEJO BALDA
FRANCESCA CHAOUQUI E VALLEJO BALDA

Da un punto di vista giornalistico i due libri sono pubblicazioni importanti ma, per fortuna sono solo una percentuale piccola di quella che fu la storia purtroppo. Non É per mancanza di trasparenza che quelle carte non avrebbero dovuto finire nelle mani del mondo ma per evitare che le debolezze di una parte di Vaticano, distruggessero l’immagine della Chiesa intera.

nuzzi e fittipaldi sul banco degli imputati in vaticano accanto a francesca chaouqui e vallejo balda
nuzzi e fittipaldi sul banco degli imputati in vaticano accanto a francesca chaouqui e vallejo balda

Fra i progetti più belli del Clean State, ce n’era uno mio: la pubblicazione e la presentazione in un paese Africano del consolidato di tutti gli enti economici dal 2016.

Progetto approvato dalla commissione e mai poi realizzato ( non finora almeno).



La commissione non fu un errore, lo furono gli animi fragili di chi la componeva. Il mio in Primis. Ricorderó sempre il dolore di quei mesi, e il furore che mi faceva credere che a 30 anni avrei pulito da sola 2 secoli di follie. La debolezza di Balda che aveva creato un movimento reale di cambiamento e ha dovuto vedersi escluso dalla sua stessa creatura. Tutto era cambiato affinché tutto rimasse identico ma con in sella nuovi volti e nuove cordate. Altro che consolidato.

VALLEJO BALDA CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO
VALLEJO BALDA CON PAPA FRANCESCO BERGOGLIO

Tutto qui. Balda consegnó l’archivio di COSEA ai giornalisti come si fa con un figlio al patibolo, avendo lui come il maggiordomo visto in Gianluigi "l’ultima spiaggia per smuovere le coscienze". Tutto sbagliato.



Ma i due libri ad una cosa porteranno: sarà il mondo a chiedere a Francesco di cambiare aria con più forza ancora. Sarà il mondo a legittimarlo quando la curia cercherà di fermarlo. Noi saremo solo un ricordo fra 1 mese, con il nostro processo e i messaggini da taverna falsificati. Ma la Chiesa di Francesco sarà più bella e più forte di prima.

E alla fine è questo che conta.