Tiziano Fusella, il venerdì di Repubblica 27/11/2015, 27 novembre 2015
SE PER STRADA C’È UNA SPIA LA CINA LO SEGNALA AL 12339
PECHINO. Ai numeri utili e di emergenza, di recente in Cina se ne aggiunto uno, quello per segnalare una spia. Chiunque abbia notato un atteggiamento sospetto, è invitato a segnalarlo al 12339. E poiché smascherare uno 007 non dev’essere facile, a meno che non sia alle prime armi, pochi giorni dopo è apparso anche l’identikit del «soggetto spia», una lista di otto punti per fugare ogni dubbio. E nel giro di poco, la lista si è fatta virale sui social network più usati in Cina, come WeChat e Weibo, con commenti tra lo stupito e il preoccupato. Ecco l’identikit: persone senza un lavoro chiaro ma con un buon tenore di vita; chiunque fomenti conversazioni su temi controversi al fine di osservare il parere altrui; individui il cui lavoro non corrisponde a quanto riportato nel biglietto da visita o che lavorano in orari inusuali; corrispondenti stranieri; missionari; operatori di Ong e così via.
Un anno fa è stata introdotta una nuova legge sulla sicurezza nazionale – «legge sul controspionaggio» – e da allora la preoccupazione del governo cinese verso le presunte spie è aumentata. A settembre sono stati arrestati due giapponesi sospettati di essersi intrufolati in Cina sotto copertura. Anche una donna d’affari americana, Sandy Phan-Gillis, 55 anni, arrestata a marzo, si è fatta sei mesi di carcere con la stessa accusa. Intanto Pechino sembra aver preso dimestichezza con le «hotline», le linee telefoniche confidenziali. A inizio 2015, quando è entrato in vigore il divieto di fumo nei locali pubblici, un’altra linea è stata creata per segnalare le infrazioni. Ma il meccanismo della linea anti-spia non sta ancora funzionando alla perfezione. Da alcune zone occorre digitare il prefisso della regione nord-orientale dello Jilin, dove si trova il centralino. E quante persone vi lavorano? «Temo sia un segreto» dice una voce a chi ha provato a digitare il misterioso numero.
(tiziano fusella)