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 2015  novembre 26 Giovedì calendario

GENITORI «I

primi a corrompere i giovani calciatori sono le loro famiglie che insistono perché facciano carriera. I genitori stressano e guastano, soprattutto quelli che vogliono realizzarsi tramite i figli. A forza di spingere, fanno inciampare. E resta che il calcio non è un ambiente bellissimo, ma inquinato come il resto» (Daniele De Rossi).

ZIO «Non seguo molto quello che fa, ormai. E’ abbastanza grande da non aver bisogno che controlli ogni suo movimento. Fa preparazione atletica, palestra, e poi ogni giorno due ore e mezza di tennis con me» (Toni Nadal, lo zio-coach di Rafa Nadal).

MOGLIE/1 «Mia moglie e i miei figli sono il mio sistema di supporto, la parte costante della mia vita. Non importa come gioco in campo, loro sono sempre lì. Penso che per mia moglie sia davvero dura: io sono spesso in giro per le partite, e quando sono a casa passo tanto tempo in palestra ad allenarmi, quindi è lei ad occuparsi della famiglia. Ma è grazie a lei se posso giocare ad alto livello ogni partita» (Steph Curry).

MOGLIE/2 «Ho una moglie e tre figli meravigliosi. Ci siamo trasferiti definitivamente a Caserta dove mia moglie Laura Maddaloni, ex azzurra del judo, gestisce con me il Tatanka Club, la palestra di famiglia. Lei tiene un corso di difesa personale femminile che è il nostro fiore all’occhiello» (Clemente Russo).

DONNA «Non dovrebbe esserci una ragione perché un coach donna non possa allenare un uomo. Infatti non ho chiesto ad Amelie di allenarmi perché donna, ma perché da tennista aveva tanto talento, è una bella persona e un gran coach» (Andy Murray).

CATTIVERIE «Diciamo che l’ambiente non faceva più per me. Non parlo del Milan, ma di tutto quello che gira intorno al calcio a Milano. Sono rimasto male leggendo certe cose perché io so quanto ho lavorato per riprendermi dagli infortuni. Non è bello sentire certe cattiverie, certe voci destabilizzano una persona anche se cerca di resistere» (Stephan El Shaarawy).

SPALLE «Non capisco perché a bordo vasca ci sia gente che mi vede passare 10 volte e non dice nulla, salvo poi insinuare subdolamente su Twitter e su Facebook, parlo anche di qualche allenatore anche se non voglio fare di ogni erba un fascio. Ma perché non mi si dicono in faccia certe cose? Ma ho le spalle larghe ormai e me ne frego abbastanza» (Federica Pellegrini).