varie, 23 novembre 2015
MEMORIA
«La gente ha cattiva memoria. Dicevano che ero più maleducato di Connors, oggi mi adorano. La verità è che in campo rompevo gli schemi, ero fuori dal coro, mi prendevo libertà. E a qualcuno non piaceva. Però ero anche intenso, aggressivo, mai noioso» (John McEnroe).
NUMERI «Ho smesso di studiare a 7 anni, perché ho investito tutto sul calcio. E poi soldi per andare a scuola non ce n’erano. A Verona Sogliano mi ha fatto studiare, io mi concentravo solo sui numeri perché voglio saper leggere i contratti. Ma erano più le volte che non andavo. Un giorno mi ha beccato e mi ha tolto 200 euro dallo stipendio...» (il centrocampista del Bologna Godfred Donsah).
MURI «Ho imparato giocando da bambino sotto casa. C’era un muro che funzionava da barriera. Per me Nakamura del Celtic è il più bravo al mondo. In Italia i migliori sono Pjanic e Alonso» (Josip Ilicic, specialista dei calci piazzati).
BOLLITO «Beh, sto dimostrando di non essere bollito come sembrava dopo le sconfitte con la Grecia. Mi pare che la situazione non sia migliorata dopo la mia partenza» (Claudio Ranieri).
RIPULIRE «Non si rinnova un contratto per quattro anni per metterlo in discussione alle prime difficoltà. C’è fiducia ed è una fiducia che poggia su basi concrete. Sono sempre convinto che possiamo arrivare tra le prime quattro. Sono contento dei miei giocatori. Non penso che sia necessario ripulire lo spogliatoio. Non ho bisogno di chiedere rinforzi a gennaio» (José Mourinho e la crisi del suo Chelsea).
ALFA «Sono introverso e orgoglioso come mio padre, la persona chiave della mia vita: io e lui siamo così uguali, due alfa nella stessa famiglia, che a volte preferiamo parlarci tramite altre persone, per non rischiare di scontrarci» (Riccardo Saponara).
ROBOT «È il destino di tutti i tecnici che hanno James in rosa: se vinci è merito suo, se perdi è colpa tua. LeBron non ha solo un elevatissimo quoziente intellettivo per il basket, è uno studioso del gioco. È come se avesse in testa un computer: legge in anticipo cosa sta per accadere. Ne ho visti pochissimi con quelle capacità. E poi è un’enciclopedia: conosce tutti gli avversari, le loro tendenze, il modo di muoversi» (David Blatt, coach dei Cleveland).
ANIMA «Sto sull’anima a qualcuno? Probabilmente sì, è normale: basta solo che tutto rimanga nell’alveo della battaglia sul campo» (Marco Belinelli).