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 2015  novembre 20 Venerdì calendario

MAGLIE

«Mi metto nei panni di Mihajlovic e immagino quale sia il suo stato d’animo. Vorrebbe rivedere in gara gli atteggiamenti e i riscontri degli allenamenti. Il problema è che talvolta i giocatori non riescono a dare quello che hanno mostrato durante la settimana. Ci sono maglie, come quella del Milan, che pesano più di altre, ma è questo il passaggio che rende grande un calciatore: saper rendere al massimo senza lasciarsi condizionare dal nome della squadra che rappresenta» (Fabio Capello).

MINUTI «A gennaio non cederò nessuno. Soriano ha una clausola di 15 milioni, se De Laurentiis l’avesse voluto davvero lo avrebbe preso ad agosto pagandolo meno, e i documenti non sarebbero arrivati quattro minuti dopo le 23» (Massimo Ferrero).

PIGRIZIA «Giudico dall’esterno, ma ad esempio a El Shaarawy mi pare non abbia fatto bene giocare con Balotelli. Vede, la pigrizia non è svegliarsi alle 10 quando puoi, ma non venire in anticipo all’allenamento, non fare qualcosa in più per te stesso» (il capitano del Sassuolo Francesco Magnanelli).

BANALI «Quando mi rimproverano per qualcosa che gli altri ritengono abbia sbagliato, ma che io sono convinto di aver fatto giusta, mi scatta l’orgoglio. Un dribbling, una giocata difficile... Se l’ho provata vuol dire che ci stava. Ce ne sono già troppi di giocatori banali» (Federico Bernardeschi).

IDIOTA «Sarei un idiota se non avessi imparato tanto da queste esperienze. La prima lezione è che il calcio italiano è più difficile di quello che si pensa dall’esterno. Ho messo tutto me stesso in questa avventura. A Roma ho respirato l’organizzazione di un grande club di livello europeo, a Bologna ho ricevuto l’abbraccio di una comunità che mi ha trattato come fossi di famiglia» (Joe Tacopina, ora presidente del Venezia).

MALEDUCATI «La cosa che più mi dispiace è l’accanimento aggressivo e maleducato della gente nei confronti di piloti che non stimano. Tutti faticano e meritano rispetto, anche chi sbaglia» (Marco Melandri sul caso Rossi-Marquez).

COMPAGNI «Ho un grande rispetto per Vettel, ma è difficile stabilire quanto sia realmente forte. Nei team per cui ha corso è stato contrapposto a Mark Webber, un pilota non certo al suo livello, e a Kimi Raikkonen che non è più quello di un tempo. Vettel non ha mai avuto un compagno di squadra come Fernando Alonso. Io non solo l’ho avuto, ma l’ho pure battuto» (Lewis Hamilton).