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 2015  novembre 18 Mercoledì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - IRRUZIONE DELLA POLIZIA A SAINT DENIS


REPUBBLICA.IT
Parigi, assalto al covo dei terroristi: due jihadisti morti, sette arresti. Il procuratore:

PARIGI - "Otto fermi, sette uomini e una donna. "Tutto lascia pensare" che il commando terrorista "neutralizzato" oggi a Saint
Denis, "volesse passare all’azione". Lo ha detto il procuratore di parigi Francois Molins in una conferenza stampa. Nel blitz, durato un’ora, sono stati sparati 5000 colpi. È questo il bilancio di una giornata di caccia all’uomo. Ma è ancora giallo sulla sorte di Abdelhamid Abaaoud, considerato la mente dell’attentato. Secondo il procuratore non sarebbe tra i fermati. Ma secondo il Washington Post che cita fonti interne all’intelligence dei Paesi europei, sarebbe stato ucciso nel corso del raid della polizia di questa mattina a nord della Capitale francese.
La giornata. Il blitz delle forze speciali francesi è iniziato all’alba, quando si sono sentiti spari e detonazioni nel quartiere di Saint Denis, sobborgo a nord di Parigi, a 800 metri dallo Stade de France, dove venerdì sera tre kamikaze tentarono di entrare e, respinti, si sono fatti esplodere poco lontano. Alle 4.20 le teste di cuoio francesi hanno dato l’assalto a un covo di terroristi, in un appartamento di rue de Courbillon, dove si pensava fosse asserragliato anche Abdelhamid Abaaoud, considerato la mente delle stragi di Parigi.

Durante il blitz sono morti due jihadisti, tra cui una donna kamikaze che si è fatta saltare in aria all’interno dell’appartamento per non essere catturata. Secondo i media francesi si tratta della cugina di Abaaoud. Hasna Aitboulahcen era intercettata su tre fronti. Era oggetto di intercettazioni amministrative dell’intelligence, di intercettazioni giudiziarie di polizia per una vicenda di stupefacenti e di intercettazioni giudiziarie dell’antiterrorismo. La donna, secondo gli investigatori francesi, aveva offerto all’Is "i suoi servizi per compiere degli attentati in francia. Era ossessionata dalla jihad".

Sono le intercettazioni che hanno consentito agli inquirenti di rintracciare dove si trovasse e di arrestare sette sospetti terroristi questa mattina a saint-denis. "Si è partiti, si comincia". Questo il contenuto dell’sms che è stato inviato da un cellulare trovato in un cestino dell’immondizia vicino al teatro Bataclan di Parigi, dopo gli attentati di venerdì scorso. Lo ha detto François Molins, procuratore di Parigi. Non è chiaro chi fosse il destinatario del messaggio.

Gli arresti. Altre tre persone all’interno del covo sono state prese vive e arrestate. A questi si aggiungono quattro fermati, di cui una donna, nelle vicinanze dell’appartamento. La procura di Parigi al momento non rivela l’identità degli arrestati. Uno dei fermati è il padrone dell’appartamento, un trentenne che ha spiegato di aver ospitato su richiesta di un amico "due persone provenienti dal Belgio: mi hanno chiesto un favore, gliel’ho fatto ma non sapevo che si trattasse di terroristi".
Parigi, blitz polizia a St. Denis: spari e strade barricate
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L’edificio assaltato è stato prima evacuato e, successivamente, si sono sentite tre esplosioni. Cinque membri delle forze dell’ordine sono rimasti feriti. Nel blitz è rimasto ucciso anche Diesel, uno dei cani da esplosivo utilizzati dalle forze speciali nelle irruzioni. Al momento "nessun sospetto è in fuga", ha rassicurato il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve. I terroristi arrestati oggi "avrebbero potuto colpire" ha assicurato il ministro. Secondo alcune fonti vicine alle indagini, il nucleo terroristico di St. Denis stava progettando un attacco all’aeroporto di Roissy Charles De Gaulle e al quartiere francese degli affari La Défense.

Il quartiere è militarizzato: i soldati pattugliano la zona e hanno proceduto le operazioni di ’sminamento’ dell’appartamento sospetto, dove potrebbero esserci ordigni esplosivi. Una dozzina di poliziotti ha fatto irruzione nella chiesa nuova di Saint Denis dopo averne sfondato la porta laterale sinistra. Ma le allerte non diminuiscono: Eurostar ha bloccato i check-in (che si effettuano alla Gare du Nord) per i treni che da Parigi vanno a Londra per un allarme bomba.

I fratelli Abdeslam furono interrogati. Due dei fratelli Abdeslam, Brahim e Salah, furono fermati e interrogati dalla polizia in Belgio prima degli attacchi terroristici di venerdì scorso a Parigi, ma "non davano segno di costituire una potenziale minaccia", e così alla fine furono lasciati andare, ha ammesso il portavoce della Procura federale belga, Eric van der Sypt, intervistato dal sito informativo Politico, senza peraltro fornire date di sorta. Brahim, uno dei kamikaze fattisi saltare in aria nella capitale francese, "tentò di raggiungere la Siria, ma riuscì ad arrivare soltanto in Turchia", ha spiegato van der Sypt. "Fu sottoposto a interrogatorio al suo ritorno, e insieme a lui anche il fratello", appunto Salah, attualmente latitante.

Sospeso check-in Eurostar. Il treno Eurostar ad alta velocità che collega Parigi e Londra ha sospeso nel pomeriggio il check-in presso Parigi Gare du Nord per questioni di sicurezza. Dopo alcuni accertamenti, il servizio è ripreso.







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Diesel, il cane poliziotto ucciso a St.Denis. "E’ andato a morire tra le braccia del suo padrone"

Entrato nell’appartamento l’animale è subito stato vittima della furia dei terroristi. Sul web l’hashtag #jesuischien, l’omaggio social e il ricordo della polizia. Un lavoro importante in molti settori della sicurezza, costruito con l’addestramento e il rapporto affettivo
di SABRINA PELLEGRINI
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18 novembre 2015
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Diesel, il cane poliziotto ucciso a St.Denis. "E’ andato a morire tra le braccia del suo padrone"
Diesel, il cane ucciso nel blitz di Saint-Denis
PARIGI - Diesel, una femmina di pastore belga di 7 anni, è rimasta uccisa nel blitz di Saint-Denis contro l’appartamento dei terroristi collegati agli attentati terroristici di Parigi. Lo ha annunciato la polizia francese con un tweet: il cane è entrato nell’appartamento rimanendo vittima dei terroristi asserragliati con le armi in pugno.

Secondo i media locali, l’animale sarebbe stato usato all’inizio dell’assalto per un’azione perlustrativa e sarebbe stato subito investito dall’esplosione provocata dalla donna kamikaze. A quanto raccontano alcuni agenti, Diesel è tornata al fianco del suo padrone per morire tra le sue braccia.

Immediata la reazione dei social network. Su Twitter, in particolare, si sono subito diffusi messaggi di gratitudine con tendenze quali #jesuischien, #RIPDiesel, #prayfordog. Una catena di solidarietà che ha fatto entrare Diesel tra i trending topic.

Il ricordo della polizia. Anche le forze dell’ordine hanno ricordato l’importanza dei cani nelle operazioni di questo tipo: da sempre arruolate nelle azioni di ricerca e di intervento, addestrati e preparati a situazioni di pericolo, le squadre cinofile sono un apporto fondamentale per i corpi militari. Un valore per la comunità tanto che l’Associazione italiana difesa animali e ambiente ha indetto, per venerdì 20 novembre, una giornata simbolica di lutto per ricordare Diesel ma anche tutti gli altri animali uccisi nel compimento del loro dovere a difesa degli umani.

L’iniziativa vuole invitare tutti gli amanti degli animali ad accendere un cero in casa o, simbolicamente, una luce su internet o Facebook.

L’addestramento. Una vera tradizione quella della formazione delle unità cinofile, un percorso di addestramento nel quale i cani vengono preparati a situazioni di pericolo con diverse specializzazioni. Antiesplosivo, prevenzione, tutela, ordine pubblico e polizia giudiziaria, antidroga, ricerca e soccorso pubblico. Le tecniche utilizzate sono varie: oltre all’affetto per il conduttore, a motivare il cane durante l’addestramento è sempre il gioco. Fanno eccezione solo quelli antiesplosivo, per i quali la motivazione principale è il cibo. Il comportamento dell’animale dipende dal cosiddetto "condizionamento operante", ossia la reazione del cane a uno stimolo in attesa di una ricompensa.

La selezione. Il Ministero degli Interni francese prevede una precisa normativa per la selezione e la formazione dei cani poliziotto. Numerose le missioni nelle quali sono impiegati gli animali: dalla lotta contro la criminalità alla ricerca di persone scomparse, dalla cattura degli animali randagi alla ricerca di narcotici, armi o esplosivo fino alla lotta contro il terrorismo. La modalità di accesso è regolata da specifiche condizioni come la selezione su scala nazionale, l’esperienza di almeno un anno e il superamento di prove sportive. I candidati prescelti possono iniziare un percorso di formazione al termine del quale è previsto un diploma e l’entrata in servizio.

Pensione e adozione. Dopo una dura vita di lavoro anche ai cani poliziotto spetta la pensione. Rimossi dal loro incarico, generalmente sono affidati al conduttore con il quale hanno condiviso anni di esperienze. Non sempre, però, il poliziotto ha la possibilità di seguire il suo collega a quattro zampe. Per questo in Italia ad esempio è nata l’idea dell’adozione: gli ex cani poliziotto possono essere adottati sia da privati cittadini che da associazioni ma è necessario che siano persone che abbiano esperienza con cani da guardia o da difesa. Per consentire a chi è interessato di farsi un’idea sull’impegno da prendere, vengono fornite delle schede con i profili psicologici degli animali in attesa di adozione.

"Queste azioni ci confermano ancora una volta che siamo in guerra. Una guerra contro il terrorismo, che il terrorismo stesso ha iniziato". Così il presidente francese Hollande intervenendo all’assemblea dei sindaci francesi. "L’organizzazione jihadista Daesh dispone di un esercito, di risorse finanziarie, petrolifere, occupa un territorio, ha dei complici in Europa e nel nostro stesso paese grazie alla presenza di giovani islamici radicalizzati. Commette massacri e vuole uccidere anche qui da noi, e ha ucciso anche da noi. Nel corso della notte del 13 novembre almeno 129 persone hanno perso la vita"

"Sette persone sono state arrestate. Due sono morte, tra loro una donna, che si è fatta esplodere". Il ministro dell’Interno francese Cazeneuve ha fornito i numeri del blitz a Saint Denis, e si è congratulato con le forze speciali. "Sono intervenuti in modo estremamente coraggioso nel contesto di questa operazione. Hanno aperto il fuoco in condizioni difficili, con cui non si erano mai confrontati fino ad ora"

La voce nel messaggio audio con cui l’Is ha rivendicato gli attentati di Parigi è "molto probabilmente" quella dello jihadista francese Fabien Clain, legato al killer di Tolosa Mohamed Merad e agli organizzatori del mancato attentato contro una chiesa di Villejuif ad aprile 2015. Lo affermano diversi media francesi, citando fonti di polizia

PARIGI - Sarà ricordata come la prima donna kamikaze nel cuore dell’Europa. Hasna Aitboulahcen, 26 anni, si è fatta esplodere durante il blitz della polizia a Saint-Denis. Potrebbe essere la cugina di Abdelhamid Abaaoud, il giovane belga ritenuto la ’mente’ degli attacchi di Parigi e ancora ricercato. La giovane era stata intercettata e per questo gli inquirenti sono riusciti ad individuarla e a condurre l’operazione che ha portato oggi all’arresto di sette persone. Secondo il giornale on line di iTele, non era mai stata in Siria, ma si era offerta per fare degli attentati in Francia.

Il blitz. Erano le 4.15, il sole non è ancora sorto, quando davanti agli agenti delle forze speciali, è comparsa. Capelli lunghi, biondi, e gilet esplosivo. Le è stato intimato con forza di deporre le armi e di tenere bene in alto le mani. Un istante dopo c’è stata l’esplosione, e la donna si fatta saltare in aria. "E’ stata un’esplosione fortissima, molti vetri della strada sono andati in frantumi", ha raccontato un testimone.
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La kamikaze non è riuscita a compiere un vero e proprio attentato a sorpresa, ma il fatto che si sia fatta esplodere ha sorpreso comunque molti. Gli uomini dell’Is ritengono infatti le donne quanto meno inadeguate per l’azione. Nelle fila dei terroristi palestinesi, o di quelli di al Qaida in Iraq o Afghanistan, o ancora tra quelle del Pkk turco, di Boko Haram in Nigeria, oppure in quelle dei ceceni, dove sono famose come ’le vedove nere’ dopo l’assalto nel teatro Dubrovka di Mosca, le attentatrici suicide non sono certo una rarità, ormai da decenni.
Strage di Parigi, le urla poi l’esplosione: la kamikaze del blitz di Saint Denis
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L’altra kamikaze europea. La prima volta che una donna europea si è fatta saltare in aria all’estero risale invece al 2005. Si chiamava Muriel Degauque, era della città belga di Charleroi e aveva 38 anni. Era convertita all’Islam. Degauque azionò la sua cintura esplosiva in Iraq, a Baghdad, riuscendo ad uccidere soltanto se stessa e un soldato americano del convoglio che aveva preso di mira. Non militava tra le fila dell’Is che all’epoca non era ancora nato

Sin dalla sua nascita, lo Stato islamico ha utilizzato le donne soprattutto come ’reclutatrici’, per attirare attraverso il web potenziali combattenti in Occidente, o possibili ’spose’ per i mujaheddin. Difficile dire ora se il caso di Parigi possa segnare un cambio di strategia o indicare una maggiore autonomia da parte di una ’cellula’ europea. Di certo però rende ancora più vasta la minaccia jihadista nel Vecchio Continente, poiché di fatto aumenta il ’serbatoio’ dei possibili attentatori kamikaze.