Marco Cobianchi, Panorama 26/2/2014, 26 febbraio 2014
IL BALLO DEL CRAC CRAC
E con l’Etruria fanno 16. Sono gli istituti di credito commissariati dalla Banca d’Italia. Non sono molti, ma sono tutti casi preoccupanti perché le ispezioni dell’istituto di vigilanza e della magistratura hanno portato alla luce comportamenti accettabili solo in un film western. Ecco alcune delle storie più recenti e alcune di quelle più eclatanti, tanto per farsi un’idea di come funziona il sistema bancario italiano.
Banca popolare dell’Etruria
L’ 11 febbraio la banca, il cui vicepresidente era il padre del ministro Maria Elena Boschi (si è dimesso poche ore prima del patatrac), è stata commissariata a causa delle perdite: 140 milioni nel 2014 e 400 negli ultimi cinque anni. Nello stesso periodo sarebbero stati spesi 126 milioni per remunerare i consiglieri d’amministrazione e i sindaci. La procura di Roma indaga per ostacolo alla vigilanza, quella di Arezzo sulla gestione degli immobili e la Consob per insider trading: nei giorni precedenti il decreto del governo che impone a dieci Popolari (Etruria compresa) di trasformarsi in Spa, il valore delle azioni della banca è aumentato in borsa in modo anomalo. Ultima tegola: Riccardo Sora, dopo essere stato nominato commissario all’Etruria, è stato indagato dalla procura di Rimini per atti che avrebbe compiuto quando era commissario della locale Cassa di risparmio.
Veneto Banca
Per anni avrebbe concesso ingenti finanziamenti ad alcuni soci perché comprassero azioni dell’istituto. Sono due le procure che indagano: Roma (ostacolo alla vigilanza) e Treviso (aggiotaggio). La Consob, poi, sospetta che la banca abbia venduto azioni proprie ai clienti sopravvalutandone il valore in modo da fare andare a buon fine l’aumento di capitale concluso nel 2014. Non solo: i prestiti ai soci eccellenti avrebbero causato perdite per 192 milioni di euro non contabilizzate e Bankitalia ha rettificato (in peggio) il patrimonio di vigilanza che l’istituto aveva sopravvalutato per ben 346 milioni.
Monte dei Paschi di Siena
Non è mai stata commissariata, nonostante ci sarebbero stati abbondanti estremi per farlo. I vertici attuali provano dal 2012 a rimetterla in moto, ma non ci riescono e, contrariamente a quello che hanno sempre proclamato, Mps avrà come primo socio lo Stato che convertirà i propri crediti (243 milioni di interessi maturati su circa 1 miliardo di capitale ancora da restituire) nel 10 per cento del capitale. Nel 2014 la banca ha chiuso con una perdita di 5,34 miliardi (1,43 miliardi nel 2013).
Cassa di risparmio di Genova
Se Gino Paoli è indagato per presunta evasione fiscale è a causa dell’inchiesta sulla Carige: il suo commercialista è stato intercettato mentre parlava con il cantante di due milioni che sembrano essere stati trasferiti in Svizzera. Per l’ex presidente Giovanni Berneschi e altre nove persone è stato chiesto il rinvio a giudizio perché avrebbero truffato la banca per 46 milioni. In due anni Carige ha perso circa 2,1 miliardi. Indagati anche quattro magistrati per rivelazione di segreti d’ufficio, mentre la Consob sospetta che il bilancio 2012 sia sostanzialmente falso.
Banca delle Marche
È commissariata dal 2013; 37 dirigenti sono indagati per truffa, ostacolo alla vigilanza, appropriazione indebita, false comunicazioni e via di questo passo. Tutto nasce dalla decisione della nuova dirigenza della banca di denunciare i vecchi amministratori per operazioni spericolate con 16 clienti eccellenti ai quali sono stati concessi prestiti senza garanzie. Il patrimonio è al limite legale e nessun socio è disposto a versare i 400 milioni di aumento di capitale di cui avrebbe bisogno. Dalle indagini sarebbe perfino emerso che i clienti che volevano un mutuo dovevano pagare tangenti. In altri casi, sempre pagando, ai clienti sarebbe stata data più liquidità del necessario con la quale comprare strumenti finanziari particolarmente rischiosi emessi dalla banca.
Ubi Banca
Il quinto gruppo bancario italiano ha perso 725 milioni nel 2014 (ma distribuisce ugualmente un dividendo di otto centesimi). L’82enne presidente di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli, e molti altri dirigenti della banca come Emilio Zanetti, Victor Massiah e Andrea Moltrasio, sono finiti nei guai perché l’associazione dei soci di cui Bazoli è leader avrebbe deciso i vertici della banca attraverso patti occulti.
C’è poi un secondo filone: quello per truffa e riciclaggio e riguarda Ubi Leasing che avrebbe pignorato beni di lusso a clienti morosi rivendendoli a prezzo ribassato a clienti molto vicini alla banca.
Bcc Terra d’Otranto
Il presidente Dino Mazzotta e il consiglio d’amministrazione sarebbero stati eletti attraverso atti estorsivi aggravati dal metodo mafioso. A fare pressione sarebbero stati due esponenti del clan Tornese di Monteroni. La banca è sospettata di riciclaggio.
Popolare di Spoleto
Nel gennaio del 2013 la Banca d’Italia la commissaria e pochi mesi dopo la procura indaga 34 persone per reati come mediazione usuraria, bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita, associazione a delinquere e ostacolo alla vigilanza. Nell’aprile 2014 l’istituto è stato acquisito dal Banco Desio.