Gabriele Isman, la Repubblica 28/10/1956, 28 ottobre 1956
NAZIONALE - 02
gennaio 2015
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CRONACA
LA FESTA NELLE PIAZZE / MENO BOTTI E FERITI
Roma, 8 vigili su 10 malati a Capodanno “Pronti a punirli”
GABRIELE ISMAN
ROMA .
Seicentomila persone secondo il sindaco Marino tra il Circo Massimo e i Fori imperiali, ma stavolta contano più i forfait: nella capitale 835 dei mille vigili chiamati a lavorare nella notte di San Silvestro non si sono presentati. È il Campidoglio a rivelarlo con una nota in cui spiega che «non ci sono stati intoppi per la mobilità e per la sicurezza ». Invece ci sono state attese fino a 30 minuti sulla linea A della metro perché su 24 autisti che dovevano essere in servizio ce ne erano soltanto sette.
Eppure davvero la serata non ha avuto intoppi, anche grazie ai 470 vigili urbani che erano in strada: 120 di loro grazie alla reperibilità, con straordinario. Secondo il piano originale su 1000 chiamati, avrebbero dovuto lavorare in 700. D’altra parte è andata bene non soltanto a Roma dove il bilancio dei danni fisici segna zero: in tutto il Paese nessun morto e 251 feriti, il 30 per cento in meno rispetto a un anno prima. Il 2015 si è quindi aperto con l’ira del comandante dei 6.500 caschi bianchi capitolini Raffaele Clemente, che nelle ultime settimane ha avviato le misure per la Trasparenza (con 822 trasferimenti tra i vigili nella città) e proposto una riforma del Corpo che diminuisce (da 19 a 6) e ridisegna i gruppi territoriali. Tutto questo mentre in città il conflitto tra sindacati e Campidoglio è forte per il salario accessorio, i soldi in busta paga addizionali rispetto allo stipendio. «Credo che tutta la vertenzialità sia collegata. La prima cosa che farò domattina — diceva ieri Clemente — sarà avviare un’indagine a tappeto e le risultanze andranno in Procura, in Prefettura, alla commissione nazionale sugli scioperi e a quella del Campidoglio per la disciplina. L’episodio è gravissimo, una diserzione numerica assolutamente ingiustificata. È un’aggressione». Il 30 dicembre il prefetto della Capitale Giuseppe Pecoraro aveva invitato i sindacati dei caschi bianchi a rinunciare all’assemblea indetta dalle 21 del 31 alle 3 del 1 gennaio. E tre giorni prima lo stesso invito era arrivato dalla commissione sugli scioperi. Per il Campidoglio parla il vicesindaco Luigi Nieri: «Il dato delle assenze è talmente rilevante da essere inequivocabile e inaccettabile. Poteva essere molto grave per la città». In tempi normali la media standard delle assenze per malattia invernale nel Corpo è del 7 per cento. Per Stefano Lulli, segretario dell’Ospol, quel 83,5 per cento è «un dato normale per il freddo e per il periodo». E Stefano Giannini, segretario del Sulpl, attacca Clemente «che per coprire gli eventi è stato costretto a sguarnire tutta Roma per due intere giornate, come successe per la partita Roma-Milan e come accadrà di nuovo alla Befana e al derby».
Lo scontro non è finito, ma Clemente non si dice preoccupato per la stracittadina: «Faremo tutto il necessario». Parla al futuro anche Guido Improta, assessore alla Mobilità, sui forfait dei macchinisti Atac: «Nessun alibi, il disservizio è colpa di addetti che non hanno a cuore le sorti dell’azienda».
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