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 2014  dicembre 21 Domenica calendario

IL 6 AL SUPERENALOTTO, PIÙ RARO DI UN ASTEROIDE

La fortuna bacia — quasi sempre — una volta sola. E non è un modo di dire. Nelle 59 occasioni in cui, tra il 2002 e il 2014, gli italiani hanno centrato il fatidico 6 al Superenalotto, solo in tre casi a indovinare la combinazione giusta, e a dividersi il bottino, sono stati in due. E solamente in uno addirittura in cinque, tutti in città diverse: Minerbio, Rovigo, Mondovì, Montesilvano e Forte dei Marmi.
Lì il 31 gennaio 2009 se lo ricordano ancora bene: la torta da spartirsi sfiorava gli 8 milioni di euro. Anche se, c’è da dire, una sola vincita non significa di necessità un solo e unico vincitore: anzi, nel 2010 — annata d’oro segnata dal montepremi record di quasi 178 milioni, il più alto di sempre — a sbancare la cassa fu un sistemone da 70 quote, scaricato pronto dalla Bacheca Sisal. Costo per singola quota: 24 euro. Somma incassata pro quota: circa 2 milioni e mezzo. Il premio valeva il viaggio in ricevitoria. Perché con la sestina fortunata si vince in pochi, ma si vince bene: il 6 paga in media circa 31 milioni di euro (contro i 16 euro medi di chi centra un 3 — circa 70 mila vincite per estrazione — e i 400 euro di un 4: le cifre dell’importo medio raccontano una storia senza confronti). Anni più ricchi in fatto di jackpot, 2008 e 2009 rispettivamente con record di oltre 100 e di 147 milioni, ma il picco, imbattuto, resta quello del 2010.
Prima di allora, è esistito un tempo in cui indovinare sei cifre esatte non significava ritrovarsi milionari. Ma da quel 3 dicembre 1997 in cui il Superenalotto entrò con forza nelle nostre vite bastò aspettare un mese e mezzo per la prima sestina centrata: 17 gennaio 1998. Una velocità che non doveva illuderci: tra 2002 e 2014 — i 13 anni messi a fuoco nella visualizzazione — i 6 sono stati in media 0,04, i 5 più uno 0,2 e i 5 secchi solo 18.
In pratica, le probabilità di centrare la sestina sono una su 622 e rotti milioni. Le estrazioni sono tre alla settimana: martedì, giovedì e sabato. Vincere? «Certo, certissimo, anzi probabile», direbbe Ennio Flaiano. Uno studio del Cnr, il Consiglio nazionale delle ricerche, ha stimato in una su 40 mila le probabilità che nel 2036 un asteroide colpisca la Terra. Precisamente, l’asteroide 99942 Apophis. Numeri da giocarsi al lotto.