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 2014  dicembre 21 Domenica calendario

STELLE (CADENTI) DI NATALE

Da questa sera e nei primi giorni della settimana sino a mercoledì, se il cielo si manterrà pulito dalle nuvole, lo spettacolo delle stelle cadenti potrebbe farci sognare come nelle notti calde d’agosto quando le «Lacrime di San Lorenzo» allietano le notti delle vacanze. E intanto è in arrivo pure una cometa, la Lovejoy C/2014 Q2, che però non illuminerà il Natale ma soprattutto i primi giorni dell’anno che sta per iniziare.
Guardando, dunque, verso est sopra l’orizzonte, assieme alle stelle della costellazione dei Gemelli dovremmo scoprire una pioggia di meteore, le Geminidi. Quest’anno l’attesa si è fatta più accesa perché in realtà erano previste intorno al 14 dicembre ma nel cielo non sono apparse così numerose. Il ritardo potrebbe essere normale essendo legato al momento nel quale la Terra attraversa una nube di polveri lasciate da un corpo celeste, solitamente una cometa. In questo caso all’origine ci sarebbe la nuvola polverosa scaturita dall’asteroide Fetonte.
Scoperto dal satellite Iras della Nasa nel 1983, è un corpo astrale di circa cinque chilometri di diametro che viaggia tra la fascia degli asteroidi tra Marte e Giove e oltre l’orbita di Mercurio. In questa fase, ben riscaldato dal Sole, dalla sua superficie si perderebbero piccole particelle capaci di formare una nube. Alcuni astronomi però immaginano che Fetonte sia un pezzo distaccato dall’asteroide Pallade e che dalla traumatica separazione siano scaturiti i piccoli frammenti.
Comunque sia, le particolarissime nubi sono soggette alle azioni cosmiche, ad esempio il vento solare, in grado di provocare spostamenti e quindi un ritardo negli appuntamenti con la Terra. Le previsioni sono ottimistiche e si parla di circa 120 meteore ogni ora con un tuffo nell’atmosfera alla velocità di 36 chilometri al secondo.
Verso la fine dell’anno potremmo poi inseguire la cometa Lovejoy C/2014 Q2, ora visibile nell’emisfero australe. Ma arrivata nel nostro cielo diventerà più luminosa essendo maggiormente colpita dai raggi solari infoltendo chioma e coda. Le speranze di osservarla a occhio nudo verso Sud, tra i piedi della costellazione della Lepre, si proiettano nella prima settimana del nuovo anno quando si troverà in prossimità del Sole, il 7 gennaio.
Lovejoy 2014 per il momento sembra promettere bene (sperando non si frantumi come Ison l’anno scorso) e quindi diventare la stella dei Re Magi verso l’Epifania. La sua scoperta è recente e risale al 17 agosto scorso ad opera dell’astrofilo australiano di Brisbane, Terry Lovejoy. Il passaggio del nuovo astro con la coda è eccezionale perché, provenendo dai confini del sistema solare, si avvicina a noi solo ogni 10 mila anni. Ora appare con sfumature verdastre legate alla presenza di molecole ionizzate di gas cianogeno e carbonio biatomico. Ma i colori possono cambiare e renderla ancor più visibile ai nostri occhi. È quello che vorremmo, sperando sia di buon auspicio per il nuovo anno.