Fausto Nicastro, il Fatto Quotidiano 21/12/2014, 21 dicembre 2014
NON SOLO FICTION: LA MAFIA VERA BATTE CASSA SUL SET
Dalla fiction alla realtà. Chiedere il pizzo sui set cinematografici è pratica consolidata. Questa volta è capitato a Nardò, in provincia di Lecce, durante le riprese di Sei mai stata sulla luna? del regista Paolo Genovese. Per avere il permesso di girare, la casa di produzione avrebbe dovuto sganciare 50mila euro. Il 15 settembre Luca My, con precedenti per associazione di stampo mafioso, e Pierluigi Calignano, decidono di far visita alla troupe e non certo per chiedere gli autografi a Raul Bova, Sergio Rubini e Neri Marcorè, protagonisti della pellicola. Cinque giorni dopo intimano al location manager con fare minaccioso di portarli da “quello che comanda”. Il dirigente riesce a convincerli di ripassare l’indomani e avverte la polizia. I due non si accontentano e girato l’angolo si fanno ingolosire alla vista dei camion della produzione. Ne forzano uno e portano via alcune apparecchiature cinematografiche per un totale di circa settemila euro. Poi si scagliano sull’altro, sfondano il parabrezza e appongono la propria sgangherata firma con lo spray: “Pacate 50mila o ciao”. I due sono stati scoperti grazie a una telecamera di sorveglianza. Non è la prima volta che i set cinematografici vengono presi di mira dagli estortori. Un caso beffardo è quello capitato alla troupe della serie Mediaset Squadra Antimafia. Nonostante la casa di produzione della fiction abbia negato di esserne vittima, poco meno di un mese fa sono stati condannati i boss del mandamento di Porta Nuova di Palermo che avevano tentato di controllare il servizio trasporti e ristorazione per la troupe. Un altro caso della realtà che bussa alle porte della fiction è quello che riguarda il set della villa del boss Pietro Savastano della serie Gomorra. La produzione ha negato le pressioni ma a luglio il boss di Torre Annunziata Francesco Gallo, il padre Raffaele, e la madre Annunziata De Simone sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare. Durante le riprese, la casa era stata sequestrata ma il clan imponeva lo stesso il pagamento dell’affitto anche se non più dovuto. Nel 2012, invece, un’operazione che ha portato all’arresto di 41 persone a Palermo, ha svelato le estorsioni per il film Il segreto dell’acqua con Riccardo Scamarcio. A imporre mezzi e comparse erano i figli di Enzo Castagna, tuttofare del cinema, ritratto nel film Enzo, domani a Palermo! di Ciprì e Maresco.
Fausto Nicastro, il Fatto Quotidiano 21/12/2014