Stefania Tamburello, Corriere Economia 22/12/2014, 22 dicembre 2014
ADDIO ALL’EUROTOWER
Sarà un anno di cambiamenti per la Bce. Le decisioni sono state prese nei mesi scorsi ma le novità scatteranno con gennaio. A dire il vero sono già iniziate con il trasferimento degli uffici della Banca dalla sede storica del centro, l’Eurotower, ai nuovi edifici della Grossmarkhalle, la zona dei vecchi mercati generali. Ma se il primo mutamento è solo logistico, seppure significativo dal punto di vista simbolico (potremmo ancora riferirci alla Bce come all’Eurotower?), gli altri sono sostanziali e molto importanti. Innanzitutto la tempistica: le riunioni del consiglio direttivo dedicate alle decisioni di politica monetaria, e seguite dalla conferenza stampa del suo Presidente, non si svolgeranno più come prima a cadenza mensile, bensì si terranno ogni sei settimane. Quanto alle riunioni dedicate agli altri temi, ce ne saranno almeno una al mese. Visto il nuovo calendario il consiglio dei governatori si incontrerà ogni 15 giorni, ma solo una riunione su tre sarà dedicata alla politica monetaria. Accanto a questa diversa cadenza degli incontri, entrerà in vigore un meccanismo di rotazione dei diritto di voto dei governatori delle banche centrali nazionali che partecipano al Consiglio direttivo. Si tratta di un cambiamento deciso nel 2003 in sede di Unione europea in vista dell’adesione di nuovi paesi alla moneta unica e del conseguente aumento dei componenti del Consiglio. Dal 1 gennaio nell’Eurozona entrerà le Lituania, il paese numero 19, e quindi per continuare a deliberare in modo efficace, a turno i governatori, pur partecipando attivamente alle discussioni, non potranno votare. La terza novità è stata fortemente voluta da Mario Draghi ed avvicina la Bce alla Federal reserve Usa. È l’operazione trasparenza che porterà l’Istituto di Francoforte a pubblicare il resoconto scritto delle sue riunioni sin da gennaio.