Tommaso Lorenzini, Libero 20/12/2014, 20 dicembre 2014
LA STERZATA DI FRENTZEN: DAI 300 ALL’ORA AI CORTEI IN CARRO FUNEBRE
Se è vero che i piloti di Formula 1 con la morte giocano ogni volta sul filo dei 300 all’ora, oggi Heinz Harald Frentzen con la Nera Signora ci lavora a passo di marcia. Funebre. Via il casco, su il cappello con visiera; via la tuta, ecco giacca e cravatta; cosce, sederi e ombrelline, manco a parlarne, adesso le giornate dell’ex pilota di F1 dal 1994 al 2003 (tre vittorie e il titolo di vice-campione nel 1997) scorrono al volante del carro funebre di famiglia. Non è finito in rovina, l’ex collega di Schumi (quello a cui Michael soffiò la fidanzata Corinna grazie a un giro in scooter dopo una gara a Le Mans nel ’91: della serie sul “mezzo giusto” c’è sempre salito l’altro...), semplicemente il pragmatismo tutto tedesco l’ha fatto finire alla guida del Mercedes Classe E dell’azienda di Monchengladbach gestita dalla sorella Nadine-Nicole dopo la scomparsa del padre Harald. In realtà, Frentzen se la passa ancora bene, corre nel campionato tedesco GT Masters, ma un intervento al ginocchio sinistro (lo stesso infortunato nell’incidente del 1999 con la Jordan in Canada) lo costringerà a saltare la stagione 2015 e quindi ha trovato un diversivo: «Il ginocchio è ancora gonfio e delicato e devo stare attento. Dunque per ora mi riposo e aiuto Nadine». Magari ripensando anche alla giovinezza, visto che quando era ancora un pilota in erba, Heinz rubava il carro funebre del papà per caricarci il kart dentro o attaccare la macchina al gancio e andare in pista a correre. Quando se ne accorse, il padre lo mise a lavorare al cimitero.