Sara Faillaci, Vanity Fair 17/12/2014, 17 dicembre 2014
LORENZO FRAGOLA, MI DISPIACE, SONO SPOSATO
Il mondo di Lorenzo Fragola, tutto quello che ancora non si sa di lui e che ha dovuto lasciare fuori dal loft il giorno in cui è entrato a far parte del cast di X Factor 8, si materializza il giorno dopo la finale del talent. Ha il volto della madre, giovane e bella, che lo abbraccia; del padre, ispettore capo di polizia a Catania, che lo accompagna come una guardia del corpo sul nostro set fotografico. Soprattutto ha il volto di Federica, la fidanzata, che ha 19 anni come lui e l’espressione di chi ha molto chiaro dove sta andando.
Fidanzata e padre, con il sostegno morale di qualche amico di famiglia, lo scortano in un corteo silenzioso mentre muove i primi passi da vincitore di un’edizione di X Factor che, per Sky Uno, è da primato: una media di 1 milione e 200 mila spettatori e, la sera della finale, un record di 1 milione e 300 mila, 4.100 tweet al minuto, 7,7 milioni di voti per i 4 concorrenti rimasti in gara. Il suo inedito, The Reason Why, di cui è anche autore, è diventato disco d’oro in una settimana, con milioni di visualizzazioni su YouTube, mentre il 12 dicembre è uscito il suo primo Ep.
Lorenzo sa che la sua vita non sarà più la stessa e lo sanno anche i suoi familiari che, riservati e un po’ diffidenti, lo guardano a vista. Quello che ancora non sa, quando lo incontro, è che sarà tra i big del prossimo Festival di Sanremo. Gli è ben chiaro, comunque, che lo attende un anno nel frullatore. C’è il disco da preparare (contratto con Sony del valore di 300 mila euro, premio per la vittoria nel talent), ci sono ospitate e impegni da rispettare. Come ha raccontato a Vanity Fair Chiara Galiazzo, trionfatrice a X Factor 6, esperienze e soddisfazioni rischiano di andare in pari con fatica e stress, perché nessuno fa sconti a chi ha successo, specialmente nell’era dei social network.
Lorenzo ha 19 anni (la stessa età di Michele Bravi, vincitore dell’anno scorso) ma sembra più grande. Si capiva già osservandolo in Tv dallo sguardo, diretto, consapevole; dal vivo ha modi posati («Ho festeggiato ma non ho bevuto, detesto perdere il controllo»), naturalezza e professionalità da star. Fragola è un ragazzo cresciuto in fretta e, leggendo questa intervista, forse capirete perché.
Ma che effetto fa svegliarsi vincitore di X Factor?
«Sono pessimista di natura, non mi sono mai creato illusioni, quindi è una bellissima sorpresa».
L’anno scorso ai primi casting del talent fu scartato. Come se lo spiega?
«Me l’hanno spiegato le persone che mi hanno giudicato, e che erano le stesse: non ero pronto, tenevo ancora troppo dentro le emozioni. Quel giorno, a Napoli, tremavo. Mi accompagnò mio padre, ma non ricordo nemmeno i brani che portai».
Mai provato a entrare in altri talent?
«No. Mi piace X Factor perché non è solo canto, si guarda alla performance completa. Le esibizioni sono opere d’arte, tutte improntate alla bellezza».
Eppure lei si è esibito quasi sempre senza scenografie particolari, al contrario dell’altro finalista, Madh.
«Tommassini mi ha consigliato di avere pochi elementi in scena: troppi avrebbero rischiato di spostare l’attenzione».
Come ha iniziato a fare musica?
«Mio padre suona il pianoforte, la musica è una passione che mi ha trasmesso. Ho iniziato a prendere lezioni a scuola in quinta elementare, alle medie cantavo in un coro. Un’insegnante, vedendo che mi piaceva comporre, mi ha consigliato di seguire l’orecchio e l’improvvisazione. Così ho iniziato a scrivere».
Quanti anni aveva?
«Ero al liceo. Ma non mi sono mai esibito in serate, preferivo chiudermi in casa a scrivere, era una passione che tenevo per me. Mi sono sbloccato al quarto anno, quando ho collaborato a un musical della scuola, Shakespeare In Love. Era mio l’inedito che chiudeva lo spettacolo».
Non era The Reason Why, il pezzo che ha portato a X Factor?
«No, quello l’ho scritto in prima liceo, durante una vacanza al mare. Ma da allora è cambiato parecchio, ho continuato a lavorarci, come del resto con tutte le mie altre canzoni che mi porterò sempre dietro».
La sua famiglia ha sostenuto questa sua vocazione?
«Sì, e credono che una passione, se ci metti impegno, possa diventare un lavoro. Mi hanno sempre dato amore, anche se si sono separati quando avevo solo 3 anni».
Ne ha sofferto?
«Neppure mi ricordo quando stavamo tutti insieme. Ho vissuto con mia madre, anche se mio padre è sempre stato presente nella mia vita, e mio fratello, che ha due anni meno di me. Le scuole le ho fatte in un paesino di mare vicino Catania».
Con sua madre sembrate molto uniti.
«C’è un rapporto molto bello, ci diamo forza a vicenda. Se mio fratello era quello che aveva più bisogno della sua protezione, io ero quello che si preoccupava per lei. Non ho mai fatto troppo tardi, perché non volevo che stesse in pensiero».
Non si è mai risposata?
«Ora ha un compagno, ma per gran parte della nostra vita è stata sola».
Ha sofferto per il fatto che suo padre, invece, si sia risposato e rifatto una vita?
«Non si è risposato: ha avuto un figlio, che ha due anni. Ora che c’è, come non potrei essere contento?».
Diceva che, prima di X Factor, non se la sentiva di esibirsi. La sua era timidezza?
«Non sono un timido, semplicemente non mi sentivo pronto. Per salire sul palco bisogna essere sicuri di quello che si fa. Tutto quel lavoro di preparazione, chiuso in casa, mi ha fatto acquistare fiducia in me stesso».
Di che cosa parlano i suoi testi?
«D’amore. Ma soprattutto di me: delle mie sensazioni, dei miei sogni».
Lei l’amore l’ha già trovato, a quanto pare. Con Federica fa sul serio?
«Spero. Voglio dire, mi auguro di non dover dire, tra qualche anno, “mi sono sbagliato”».
Da quanto tempo state insieme?
«Eravamo compagni al liceo. Io ero innamorato pazzo di lei dal primo giorno, ma non ero ricambiato. Federica è molto timida, credo mi reputasse troppo diverso da lei. Finita la maturità, siamo andati a fare un viaggio tutti insieme a Lipari, e lì, pum, è successo il miracolo».
Come ha fatto a convincerla?
«In realtà lei aveva iniziato a mandarmi qualche segnale ma io, da pessimista, non volevo illudermi. Invece poi è successo. Ci siamo messi insieme e subito dopo abbiamo fatto i test per entrare all’università: io sono stato preso al Dams di Bologna, lei a Modena alla facoltà di Biotecnologie. Siamo andati a vivere insieme».
Dove?
«Tre giorni a Modena da lei, tre a Bologna da me».
L’ha sostenuta nella scelta di provare a entrare a X Factor?
«Sì. Federica, al contrario di me, è ottimista, ci ha sempre creduto. Ma mi ha anche messo in guardia su quello che avrei affrontato. È una ragazza che ha la testa sulle spalle».
Non è gelosa del successo che ha con le ragazze, le famose «fragoline»?
«Eravamo gelosi all’inizio, da buoni siciliani, quando eravamo fidanzati».
Perché, adesso che cosa siete?
«Mi considero sposato, viviamo insieme. Le paranoie c’erano i primi mesi della nostra storia. Se fosse gelosa adesso, Federica non potrebbe vivere. Ho trovato, per fortuna, una persona che sapeva che cosa mi sarei trovato davanti andando in Tv e che prende tutto con le pinze, sa a che cosa dare importanza e a che cosa no».
È vero che nei due mesi del programma non vi siete sentiti?
«Ci hanno tolto il cellulare. Ci vedevamo raramente, per mezz’ora, e sempre davanti alle telecamere. In questi casi, però, è quasi meglio non sentirsi. Metta caso che mi avesse detto al telefono che non gli ero piaciuto in qualche esibizione: non ci avrei dormito la notte».
Federica non era gelosa che passasse così tanto tempo con altre ragazze? Alcune concorrenti erano molto carine.
«Ma erano tutte more. A me piacciono le bionde vere».
Non ha paura che, fidanzandosi così giovane, perda l’occasione di fare esperienze?
«Perderò esperienze, ma ne sto facendo una che altri non hanno».
È fedele?
«Non ho mai tradito. Neanche, in amicizia, la cosa a cui tengo di più. Sono fortunato perché ho tre amici con cui ho fatto tutte le scuole, dalle elementari alla maturità, ma non sono mancate le delusioni. Con un amico, in particolare, che a un certo punto, senza spiegazioni, ha iniziato a evitarmi e a frequentare un altro gruppo, benché io continuassi a cercarlo. Una botta. Gli sono talmente affezionato, però, che con il tempo l’ ho perdonato».
Delusioni d’amore, invece?
«L’amore, quello vero, io l’ho conosciuto solo con Federica. Ma a tutti è capitato di non essere ricambiati. Ricordo che alle medie mi piaceva una più grande che non mi filava per niente».
Primo flirt a che età?
«Quattordici anni. Conquistarla è stata dura. Lei era altissima, stonavamo insieme, ho dovuto puntare sulla simpatia».
A scuola era bravo?
«Ero il classico caso “può fare di più”, ma se mi piaceva una materia si vedeva. Per esempio, la letteratura. Al liceo scientifico avevo un’insegnante molto giovane, la Professoressa Solaro, che si vedeva quanto amava il suo lavoro. È lei che mi ha fatto appassionare alla lettura: amo Dante e la Divina commedia. Mi piace anche la poesia moderna, soprattutto Ungaretti, Pasolini. E poi gli stranieri, Shakespeare più di tutti».
È stato lei a scegliere di andare al Dams?
«Sì, me ne avevano parlato ragazzi più grandi. Ho sempre pensato che studiare le materie artistiche mi sarebbe servito per la musica, perché quello ho sempre avuto in testa. Se anche non dovessi avere più tempo per dare esami, continuerò a studiare per me».
Pensa di andare a Sanremo?
«Sarebbe pazzesco, un sogno. Ma non è ancora successo niente».
La preoccupa il fatto che pochi, tra i vincitori passati di X Factor, abbiano mantenuto le aspettative?
«Le aspettative se le creano gli altri. La mia è quella di fare un buon lavoro, un disco che mi soddisfi. Se poi sarà apprezzato anche degli altri, meglio. Ma, prima di tutto, devo essere contento io».
Due giorni dopo questa intervista, Carlo Conti annuncia in Tv i big del 65° Festival di Sanremo: tra loro c’è anche Fragola, con il brano Siamo uguali. «Entrato a far parte della rosa solo la notte scorsa», dice Conti, «e a pieno titolo, visto che in poco tempo ha vinto un disco d’oro».
Raggiungiamo Lorenzo al telefono, quando è già a Catania per trascorrere qualche giorno di riposo a casa.
Se l’aspettava?
«Non osavo sperarci. Sono lusingato, emozionato e anche un po’ frastornato. Sta succedendo tutto molto in fretta, ma ce la metterò tutta per onorare la possibilità che mi è stata data».
Anche la canzone che porterà al Festival è scritta da lei?
«Sì. Un motivo di orgoglio in più».