Paolo Gozzi, La Gazzetta dello Sport 18/12/2014, 18 dicembre 2014
IL NUOVO MAX BIAGGI
Massimiliano Biaggi oggi è un uomo felice. A due anni dall’ultima gara sta scoprendo che il demone della velocità non è tutto, che c’è vita anche lontano dalle tensioni della pista. Due bambini, una splendida moglie, l’agio di un ex pilota da sei titoli Mondiali, uno dei più forti di quest’epoca. Max, il Corsaro, però non si è ancora fermato ai box. Ogni tanto si rimette in gioco e continua a vincere: da collaudatore Aprilia MotoGP, come commentatore tv su Italia1, perfino nelle gare show davanti ai campioni di oggi. Il fisico è tirato come ai bei tempi, ma la testa è cambiata: Biaggi non è più in lotta con il mondo, adesso è un ragazzo che sorride. E se la gode.
Biaggi, vincere a 43 anni è ancora più bello?
«Correre e vincere è sempre piacevole, soprattutto quando non gareggi da tempo. Al SicDay mi sono divertito molto. Come mi ero divertito in estate girando due volte al Mugello con l’Aprilia MotoGP. Il cronometro mi è ancora amico».
Mica male battere Andrea Dovizioso, 28 anni, pilota ufficiale Ducati in MotoGP...
«A Latina era una gara per beneficenza, il risultato non era importante, contava esserci. E sono molto contento che Andrea e tanti altri abbiamo aderito. Comunque sì, a 43 anni le corse mi divertono ancora».
Per molti piloti ritirarsi è un dramma. Per lei non sembra.
«Ho raggiunto un grande equilibrio sia dentro che fuori. Questo per me era un obbiettivo fondamentale e sono felice di esserci “quasi riuscito”. Anche per questo mi occupo di chi è stato meno fortunato di me nella vita. Ho messo all’asta la tuta utilizzata al SicDay, il ricavato andrà alla fondazione Andrea Tudisco che offre ospitalità e assistenza ai bambini con gravi patologie e alle loro famiglie, quando sono costretti a trasferirsi a Roma per essere curati negli ospedali specializzati».
Com’è la giornata tipo di Max, oggi?
«Le mie priorità ora sono cambiate. Mi concedo qualcosa di più e la famiglia è al primo posto. L’altro ieri era il compleanno di Leon, quattro anni: sono andato a vedere la recita a scuola e poi abbiamo festeggiato con la casa invasa da trenta piccoli amici».
Leon avrebbe già l’età per la minimoto...
«Da papà spero tanto che faccia altro nella vita, ci sono tanti sport: golf, sci nuoto...».
Biaggi ha vinto anche al microfono: dopo due anni di SBK su Italia1 seguirà Guido Meda a Sky?
«Guido è il migliore nel suo campo. Quando ero pilota c’erano state delle incomprensioni, invece anche umanamente è stata una scoperta. Sky sponsorizza il team di Valentino Rossi, mi ci vedreste come commentatore? (sorride, ndr )».
Già, Valentino: invochiamo il decimo Mondiale ma a 36 anni può davvero battere Marquez e Lorenzo?
«Può succedere. Non è mai troppo tardi, in fondo c’è già stato un certo Biaggi che a 41 anni suonati ha vinto il Mondiale Superbike».
Parliamo di Max: il capo delle corse Piaggio, Romano Albesiano, ha fatto capire che lei proverà in anteprima la MotoGP 2016.
«Ogni tanto ne discutiamo ma nulla è deciso. Se dovessi accettare è per pura passione per il mondo del motociclismo».
Intanto l’Aprilia correrà con la RS-GP15 derivata dalla Superbike. Lei l’ha provata al Mugello: Marco Melandri e Alvaro Bautista ce la possono fare?
«Non è una vera MotoGP, è un ibrido che potrebbe fare benino. Aprilia farà il salto di qualità con la moto nuova, nel 2016».
La Ducati avrà la nuova GP15, può battere Honda e Yamaha?
«Il regolamento gli dà una grossa mano, non solo in MotoGP ma anche in Superbike. Direi che per la Ducati è Natale più volte l’anno».
Aprilia in Superbike ha vinto 7 titoli in 5 anni ma Sylvain Guintoli è andato alla Honda. L’erede Leon Haslam è all’altezza?
«Me lo auguro, anche se non capisco, e sono uno dei tanti, il nuovo regolamento che penalizzerà la quattro cilindri in modo molto pesante».
Parliamo di calcio: la sua Roma è da scudetto?
«Da Lupacchiotto dico che se la può giocare fino alla fine con la Juve. Batterla è un’altra cosa. Ma ci speriamo, è ovvio».
Sarebbe davvero bello rivedere Biaggi correre una gara vera, Superbike o MotoGP. Sogni?
«Impossibile: nel 2015 saranno ormai tre anni che ho smesso con le corse».
Cosa vorrebbe trovare sotto l’albero?
«Meno politica marcia nel nostro mondo, soprattutto in Tv. Buon Natale a tutti!».